Con la sua polemica sulla pizza “low cost”, era finito nel mirino di centinaia di migliaia di utenti sui social. Ora Flavio Briatore getta altra benzina sul fuoco e inaugura un nuovo capitolo di quello che è stato già ribattezzato “pizza-gate”. Dopo le perplessità espresse su chi vende pizze a prezzi popolari, l’imprenditore fa un annuncio a dir poco a sorpresa che coinvolge la capitale della pietanza simbolo dell’Italia: Napoli.
L’annuncio di Briatore dopo la polemica
Dopo la polemica a distanza sulla pizza low cost con uno dei mastri pizzaioli più apprezzati a livello mondiale, Gino Sorbillo, Flavio Briatore annuncia di voler aprire una pizzeria tutta sua a Napoli.
“Cerco una location, appena la trovo aprirò un Crazy Pizza a Napoli, città che amo”, afferma in diretta alla Zanzara di Giuseppe Cruciani e David Parenzo. L’imprenditore si era poi riappacificato con Sorbillo, che assieme ad altri pizzaioli aveva organizzato nel cuore della città partenopea un’autentica festa del cibo con tranci gratis per tutti e sberleffi a “mister Billionaire”.
Briatore rilancia e punge i pizzaioli napoletani
Ma Briatore è sempre Briatore, e non riesce a evitare la tempesta per troppo tempo. Una strategia di marketing anche questa, senza dubbio. “La pizza napoletana non mi piace, ha troppo contorno e lievito. A Salerno la fanno diversa, più sottile. Ormai la pizza è un prodotto mondiale, con Napoli non ha nulla a che fare”, dichiara. Gli dei della pizza non stanno certo a guardare e ci tengono a sottolineare che non temono la concorrenza di un “forestiero” abituato ad altri contesti: “Lui la pizza la fa col Pata Negra, e non col prosciutto di Parma. Serve dire altro?”.
“Sulla pizza napoletana non accettiamo lezioni da chi non ha nessun titolo per farne. Ancora una volta Flavio Briatore interviene a sproposito non sapendo minimamente di cosa parla”, replica il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania Francesco, Emilio Borrelli.
La contro-proposta dei pizzaioli di Napoli a Briatore
Dopo la manifestazione nelle strade napoletane al grido di “la pizza è un bene di tutti”, Gino Sorbillo ha rincarato la dose ai microfoni di RTL 102.5.
“Se Briatore vuole, potremmo fare una serata a quattro mani da lui. Veniamo io e la mia squadra di pizzaioli per offrire e far conoscere anche ai suoi clienti abituati a pizze gourmet anche la tipica pizza napoletana. Quello è un sano confronto. Gli ho lasciato il numero di telefono, ma ancora non mi ha risposto”.
I primati della pizza
La pizza è stata riconosciuta dall’Ue con marchio STG (Specialità Tradizionale Garantita) e inserita dal 2017 nella lista Unesco dei Patrimoni mondiali dell’Umanità per quanto riguarda la tradizione del pizzaiolo napoletano. Napoli ne è diventata la città simbolo fin dal giugno 1889, quando leggenda narra che la pietanza sia nata ispirandosi alla regina Margherita di Savoia.
Il successo del piatto è innegabile e impareggiabile. Un dato su tutti: è il più fotografato al mondo, con oltre 58 milioni di foto pubblicate su Instagram.