La Nato dall’Italia avverte Putin: “Quando entreremo in guerra, e cosa faremo”

Mentre in Ucraina si è consumato l'orrore di Bucha, dall'Italia la Nato manda un avvertimento forte e chiaro a Putin

Pubblicato: 4 Aprile 2022 15:40

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Mentre in Ucraina si è consumato l’orrore di Bucha, dall’Italia la Nato manda un avvertimento forte e chiaro a Putin. E lo fa da uno dei salotti televisivi più influenti che abbiamo, il programma “Che Tempo Che Fa” condotto da Fabio Fazio, dove è intervenuto ospite il segretario generale Jens Stoltenberg.

Il presidente Putin ha compiuto un grande, grande errore: ha sottovalutato la forza delle forze armate ucraine, il coraggio degli ucraini e soprattutto la leadership politica ucraina” ha tuonato il numero uno della Nato. Quella che lui pensava fosse un’operazione militare semplice e rapida si è trasformata ora in una guerra vera e propria, “dove non è stato in grado di raggiungere il suo obiettivo, vale a dire il controllo dell’Ucraina” dice.

Le truppe russe di stanno ritirando?

Parole fortissime, cariche di significato, che indicano bene cosa sta accadendo adesso in Ucraina. Ma quello a cui si sta assistendo in questi giorni, spiega Stoltenberg, non è un ritiro ma un riposizionamento delle forze.

La Nato si aspetta ora una concentrazione dei combattimenti a est e a sud e quindi, “ci dispiace, ma probabilmente vedremo più sofferenze e più attacchi” prevede. Questo sottolinea ancora di più l’importanza che Putin, sempre più solo ed emarginato dai suoi stessi generali, ponga fine a questa “guerra insensata e arresti le brutalità che di fatto ci sono ai confini dell’alleanza Nato” prosegue.

“Ci sono atrocità che vengono perpetrate contro i civili, civili che – come abbiamo visto – sono diventati obiettivi. Tutto ciò è estremamente grave, brutale – ha scandito – E’ molto importante riuscire a mettere tutti i fatti sul tavolo. Vedo positivamente l’intervento della Corte Penale Internazionale che ha aperto un’indagine su quelli che sono potenziali crimini di guerra contro gli ucraini. E’ importante che chi è responsabile venga di fatto condannato. Dobbiamo raccogliere prove e sostenere il lavoro della Corte Penale Internazionale”.

Cosa farà la Nato

L’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato completamente la situazione della sicurezza in Europa e quindi c’è bisogno di aggiustamenti più a lungo termine della Nato, continua il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, che si attende la settimana prossima di indagare i cambiamenti a più lungo termine, dal punto di vista della difesa e della sicurezza: mercoledì prossimo si terrà a Bruxelles la riunione dei ministri degli Esteri della Nato infatti.

Su un punto Stoltenberg è chiarissimo: c’è una “corresponsabilità” da parte della Nato che è proteggere e difendere tutti gli alleati e impedire qualsiasi attacco armato contro qualsiasi Paese membro. “Facciamo questo e aumentiamo la presenza anche nella parte est“.

L’Italia è parte di questo e sta aumentando il suo contributo nella nostra presenza a livello dell’est, tanto che vede molto positivamente la decisione di aumentare il bilancio della Difesa al 2% del Pil.

Per non perderti le ultime notizie e ricevere i nostri migliori contenuti,
iscriviti gratuitamente al canale Telegram di QuiFinanza: basta cliccare qui.

Quando la Nato potrebbe entrare in guerra

L’Alleanza manda un messaggio chiarissimo a Mosca: un attacco a un alleato scatenerà la reazione da parte di tutti gli alleati. Tutti per uno e uno per tutti. “Questa è una corresponsabilità della Nato. Facendo questo preveniamo la guerra e preserviamo la pace, è il nostro obiettivo principale”.

L’attacco a un Paese Nato scatenerebbe la risposta della Nato stessa, mentre sulla minaccia nucleare, che al momento preoccupa in modo particolare, “diamo attrezzature per la protezione che possono essere impiegate per proteggere nostre forze e abbiamo chiarito che forniremo attrezzature protettive e per la rilevazione di sostanze chimiche”.

Guerra nucleare, armamenti e sanzioni

Qualsiasi uso di armamenti di distruzione di massa, compresi quelli nucleari, viene definito “assolutamente inaccettabile” e cambierebbe completamente la natura di questo conflitto, ha poi avvertito. “La Russia deve capire che una guerra nucleare non può avvenire, non può essere vinta e non può essere combattuta. Quindi la retorica nucleare della Russia è inutile e pericolosa”.

Per questo è fondamentale continuare ad esercitare pressioni sulla Russia dal punto di vista delle sanzioni economiche per far cessare la guerra, sostenere gli ucraini, “aumentare la presenza Nato nella zona est e dimostrare a Mosca che proteggeremo ogni centimetro del territorio”.

La Nato ribadisce anche la sua posizione a favore del controllo degli armamenti, per cui ci sono diversi accordi anche con la Russia, stipulati proprio per ridurre il numero di testate nucleari così come di armamenti convenzionali,” ma questo è bilanciato e deve essere anche verificabile” spiega ancora Stoltenberg, aggiungendo che “c’è una grossa differenza fra una riduzione unilaterale degli armamenti e invece una situazione equilibrata, verificabile del controllo”.

La Nato è a favore di una riduzione bilanciata degli armamenti da entrambe le parti, ma un disarmo unilaterale, mentre la Russia, la Cina e la Corea del Nord non lo fanno, genererebbe un mondo più pericoloso.