Meteo, pioggia e grandine su almeno 4 regioni: le zone a rischio

Una massa di bassa pressione proveniente dall’Est Europa investirà la penisola portando temporali e rovesci anche di forte intensità: situazione in evoluzione

Pubblicato: 21 Settembre 2022 18:53

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Consultando i manuali di scienze della terra e astrologia che vengono dati in dotazione alle scuole medie piuttosto che nei licei, è possibile leggere la definizione accademica di equinozio di autunno: si tratta del punto che giunge all’interno del moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole nel momento in cui quest’ultimo si trova in posizione perpendicolare rispetto all’asse terrestre, nel luogo astronomico cosiddetto Zenit. Questo comporta che i suoi raggi raggiungano il nostro pianeta per un numero di ore pari a quelle notturne, rendendo equivalente la durata del giorno e del buio. Qual è il giorno dell’anno in cui questo accade? Per gli scienziati nel 2022 l’equinozio di autunno scatterà poco dopo le ore 3 nella notte di venerdì 23 settembre.

Eppure, la situazione climatica ad oggi presente in Italia sembra fotografare un quadro diverso rispetto a quello descritto degli esperti: infatti l’autunno pare essere arrivato con diverse giornate d’anticipo sul nostro Paese, portando ad un cambiamento meteorologico di notevole portata. Da Nord a Sud, le colonnine di mercurio dei termometri hanno registrato un brusco calo delle temperature, con le minime che sono scese di oltre 10 gradi in diverse regioni settentrionali e nel Centro Italia, specialmente nelle prime ore del mattino.

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Ma il cambio di stagione anticipato non ha costretto solamente i cittadini ad armarsi di sciarpe, berretti e giacche a vento. L’arrivo dell’autunno infatti ha portato in dote anche una violenta ondata di maltempo, che negli ultimi giorni ha preso di mira il versante orientale della penisola. L’effetto delle fortissime piogge che hanno interessato le Marche dalla mattinata di giovedì 15 settembre purtroppo è giunto all’attenzione di tutta Italia: diverse persone sono morte a causa dell’esondazione del fiume Misa, che ha ingigantito la propria portata d’acqua fino a strabordare per effetto delle cosiddette piogge autorigeneranti.

Sono migliaia i volontari della Protezione civile giunti da ogni parte d’Italia per soccorrere decine di feriti e migliaia di sfollati. Una situazione drammatica, che le istituzioni locali non si aspettavano di dover affrontare e che affonda le proprie radici anche nella quanto mai controversa gestione del territorio di Senigallia a livello geologico ed infrastrutturale, anche se va riconosciuto che la forza del maltempo è stata impetuosa, scaraventando al suolo in poche ore il quantitativo di pioggia che mediamente scende nell’arco di sei mesi.

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Nel frattempo le previsioni degli esperti segnalano la circolazione di una massa di bassa pressione proveniente dall’Est Europa che raggiungerà le regioni meridionali ed insulari del nostro Paese già nell’arco delle prossime ore. Con l’occasione si potrebbero sviluppare grandi ammassi di nuvole che porteranno temporali di media intensità sui territori della Sardegna, della Sicilia e sulle aree costiere di Calabria e Campania.

Se la giornata di giovedì 22 settembre dovrebbe essere risparmiata dalla perturbazione, nel fine settimana invece le Regioni interessate dovranno fare i conti con notevoli quantità di pioggia che cadranno a terra in maniera improvvisa, anche se i rovesci dovrebbero avere una durata contenuta. Possibile anche la formazione di grandine, soprattutto sui rilievi appenninici calabresi.