Morto a 87 anni il barone Jacob Rothschild, erede della dinastia di banchieri e petrolieri

È morto a 87 anni Jacob Rothschild, IV barone Rothschild, erede di una delle dinastie che hanno segnato la storia della finanza

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

È morto Jacob Rothschild, celebre esponente della famiglia di banchieri di origine ebrea aschenazita, che conta vari rami in diversi Paesi. L’87enne IV barone Rothschild era un membro indipendente della Camera dei Lord britannica, nonché un finanziere, imprenditore, petroliere e filantropo. La sua sepoltura avverrà in privato secondo il rito ebraico.

Chi era Jacob Rothschild

Nathaniel Charles Jacob Rothschild era il figlio di Victor, III barone Rothschild, e di una donna cristiana anglicana che per convolare a nozze dovette convertirsi all’ebraismo. In anni giovanili aveva espresso interesse per l’arte e gli studi umanistici, ma si piegò alla regola di famiglia secondo la quale ciascun Rothschild doveva dare il suo contributo al patrimonio della casata. Dopo gli studi all’università di Oxford, approfondì la conoscenza dell’alta finanza presso la NM Rothschild & Sons, la banca d’affari di famiglia. Infine nel 1980 fondò la sua società, la J Rothschild Assurance Group, in tandem con sir Mark Weinberg. Fondò inoltre il Rothschild Investment Trust, poi semplicemente RTI in seguito ad alcuni profondi contrasti familiari, quando un cugino gli chiese di togliere il nome dei Rothschild dall’azienda.

Fra i numerosi incarichi ricoperti, anche quello di vicepresidente del gruppo televisivo Sky e di presidente del comitato dei garanti della National Gallery. Si adoperò in numerose attività filantropiche, destinando ingenti somme ai bisognosi e al mondo della cultura. A fine 2019 Jacob Rothschild andò in pensione e si dedicò a tempo pieno alle sue attività benefiche. Si batté attivamente anche contro gli stereotipi e l’antisemitismo.

Il petrolio e gli affari con l’oligarca nemico di Putin

Jacob Rothschild nel 2003 spostò la sua attenzione sugli investimenti petroliferi per provare a mettere in custodia il patrimonio dell’oligarca russo Mikhail Khodorkovsky, oppositore di Vladimir Putin. L’operazione non riuscì: Khodorkovsky venne arrestato e il gruppo Yukos venne di fatto messo sotto controllo dallo Stato russo.

Nel 2013 la sua società Genie Energy ottenne dal governo di Israele il diritto esclusivo di sfruttamento di un giacimento di greggio nel Golan siriano occupato.

Il patrimonio di Jacob Rothschild

Difficile quantificare con esattezza gli averi di Jacob Rothschild, considerate tutte le sue partecipazioni. In una delle sue ultime rilevazioni, il Bloomberg Billionaires Index stimava il suo patrimonio in oltre 1 miliardo di dollari. Una fortuna favolosa, sebbene non abbastanza per rientrare nelle ultime classifiche delle persone più ricche del mondo.

Il cordoglio dei figli

“Nostro padre Jacob è stata una figura eminente per tante persone – hanno scritto i quattro figli in una nota – come finanziere stimato, campione delle arti e della cultura, servitore devoto della cosa pubblica, sostenitore appassionato di attività di beneficenza in Israele e per la cultura ebraica, ambientalista entusiasta, amico, padre e nonno amatissimo”.

Jacob Rothschild e la teoria del complotto

Da anni il nome di Jacob Rothschild, insieme a quello dei suoi congiunti, circola sui social e nel sottobosco del web: secondo i complottisti, il magnate sarebbe stato uno dei più accesi fautori di un fantomatico nuovo ordine mondiale volto alla decimazione della popolazione dei cinque continenti. Insieme a lui avrebbero complottato anche altri nomi di peso dell’imprenditoria e della finanza, come Bill Gates e la famiglia Rockefeller.