A fine aprile una bottiglia di vino è stata venduta per 67.375 euro. Una cifra che ha visto infrangersi il record italiano per una singolo esemplare da 75 cl battuto all’asta. Si tratta di un Musigny Domaine Leroy del 2008. Un pezzo assolutamente pregiato, che andrà ad arricchire una già ricca cantina, aggiudicato dalla casa d’aste fiorentina Pandolfini.
Bottiglia di vino venduta in Italia a cifra record: il prezzo da primato
La cifra sborsata per assaporare questo vino d’eccezione non si avvicina però al brindisi da record fatto dall’acquirente della preziosa Mathusalem di Romanée Conti del 1985. L’acquisto risale al 2021 e la spesa, decisamente esorbitante, era stata lo scorso anno di oltre 900mila euro.
La rarissima bottiglia da sei litri era custodita dalla Avu di Sorengo, vicino Lugano, società specializzata nella vendita di vini lusso per le persone più ricche del mondo. Ma tra i primati registrati nell’universo dell’eccellenza vinicola alcuni sono decisamente ancora più particolari.
Il vino più antico del pianeta, ad esempio, ha 8mila anni ed è stato trovato a Gora, in Georgia, in vasi di terracotta del neolitico nei quali gli archeologi hanno rilevato le tracce di componenti chimiche inequivocabilmente riferibili al vino.
La fila di bottiglie più lunga del mondo, 132,28 metri, è negli Stati Uniti, in Ohio, mentre il ristorante con la lista dei vini più lunga è di Chiggeri in Lussemburgo, con 1.746 etichette, ma la maggior collezione di etichette è quella dell’appassionata greca Sophia Vaharis-Tsouvelekakis che ha raccolto 17.758 pezzi conservati a partire dal 1986.
Record italiano è invece quello della botte più grande, costruita dalla ditta Garbellotto di Conegliano Veneto e contenente 42.909 litri.
Altro primato da guinnes è la più grande degustazione, avvenuta il 15 settembre 2006 nella Plaza de Toros di Aranda de Duero con 5.095 persone.
Bottiglia di vino venduta in Italia a cifra record: l’asta da primato
La bottiglia faceva parte di un’asta da 573 lotti di vini francesi e italiani che si è tenuta il 27 e il 28 aprile per un incasso complessivo di 1.485.785 euro, il 218% rispetto al valore stimate.
“Una vendita eccezionale che conferma ancora di più la tenuta del settore in questo momento di instabilità globale, e che premia la ricerca costante dei migliori prodotti in circolazione”, ha commentato il capo dipartimento di Pandolfini Francesco Tanzi.
Tra le migliori aggiudicazioni di bottiglie italiane, una magnum di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 venduta a 9.188 euro e una bottiglia di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno del 1945 aggiudicata a 1.225 euro.
Per quanto riguarda lo Champagne è stata aggiudicata a 4.288 euro una bottiglia di Dom Perignon cuvée P3 annata 1985.
Dodici di alcuni dei migliori Château di Bordeaux come Lafite Rothschild annata 2000 sono stati battuti a 18.375 mentre altre dodici bottiglie di Château Margaux del 2000 sono andate a 11.270 euro.
Tra le singole bottiglie di maggior valore un Pétrus 1998 è stata venduto a 6.125 euro, un Chevalier-Montrachet Leroy Domaine d’Auvenay del 2004 a 22.662 euro e un Bonnes Mares Leroy Domaine d’Auvenay del 1999 aggiudicato a 11.025 euro.
Una bottiglia di Romanée Conti annata 1990 è stata venduta invece per una cifra di 25.725 euro, mentre una bottiglia del 2004, una 2000 e una del 2001 sono state aggiudicate ognuna a 21.438 euro.