Il turismo in Italia contribuisce al 10,8% del Pil, aumenti in vista con il Giubileo

In Italia ben il 10,8% del Pil è arrivato dal turismo nel 2024: i dati Enit e le speranze in vista del Giubileo

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 10 Febbraio 2025 13:16

Il turismo in Italia si conferma un settore in grado di contribuire in maniera consistente al Pil del Paese e garantire un discreto tasso occupazionale per i lavoratori. A conferma di quanto detto ci sono i dati e i trend sul 2024 forniti dall’Enit, Agenzia nazionale del turismo, nel corso del più importante evento nostrano del settore, il Bit 2025. Entrando più nello specifico dei dati, il turismo da solo ha generato il 10,8% del Pil italiano e fornito un contributo occupazionale del 13%. Dati già buoni, ma che secondo le previsioni saranno destinati a salire da qui ai prossimi anni: entro il 2034 la percentuale sul Prodotto interno lordo sarà del 12,6%, quella occupazionale del 15,7%. A crescere, nel corso dell’ultimo anno, anche le presenze di turisti stranieri in Italia, con l’impatto positivo che ha influenzato l’intero indotto, dai trasporti alle strutture ricettive.

Il successo 2024 del turismo in Italia

I dati sul turismo italiano nel 2024 confermano la centralità del settore per l’economia nostrana. A fronte, come detto, di un peso sul Pil del 10,8% e di un contributo all’occupazione nazionale del 13%, c’è da registrare una grande attrattività del Paese nei confronti di visitatori internazionali.

Da gennaio a novembre 2024, più nello specifico, il totale di turisti stranieri ha superato le 235 milioni presenze, segnando un +3,7% rispetto allo stesso arco temporale dello scorso anno. Il motivo principale del viaggio resta la vacanza, con la spesa destinata che equivale oggi a 28,7 miliardi di euro (65% del totale), più 8,5% rispetto al 2023. Seguono:

  • i viaggi di lavoro, 13,7%;
  • le visite a parenti e amici, 12,7%;
  • i viaggi studio, 3%;
  • le visite finalizzate allo shopping e agli acquisti, 1,8%.

Gli ottimi dati del turismo italiano 2024 si beano anche di prospettive future di crescita importanti. Secondo le stime di Enit, infatti, entro il 2034 l’incidenza del settore sul Pil salirà al 12,6% e il contributo occupazionale al 15,7%.

L’impatto positivo sugli aeroporti italiani

Lo scenario di successo descritto ha prodotto effetti benefici a cascata su praticamente tutti i settori interessati dal turismo. C’è da segnalare soprattutto la grande crescita per gli aeroporti italiani che, nel 2024, hanno registrato un totale di 218,4 milioni di passeggeri, ovvero l’11% in più rispetto al 2023. Questi sono così divisi:

  • passeggeri internazionali, 145,8 milioni (99 milioni Ue) cioè un +13,8% sul 2023 e una quota parte del 66,7% sul totale;
  • passeggeri nazionali, 72 milioni, +5,8% rispetto al 2023.

Nella classifica interna degli aeroporti italiani più gettonati a farla da padroni sono Roma Fiumicino e di Milano Malpensa, che nel 2024 hanno accolto rispettivamente il 22,4% (più 20,7% sul 2023) e il 13,2% (più 10,9%), seguiti da Bergamo con l’8% dei passeggeri totali (più 8,6%).

Nel 2025 si punta al Giubileo per accrescere i dati

“Siamo orgogliosi di come sia andato il 2024 – ha detto Ivana Jelinic, Ad di Enit – I flussi turistici confermano che l’Italia ha un potenziale immenso e che possiamo crescere ancora molto”. E ancora: “I primi segnali del 2025 sono incoraggianti, puntiamo a migliorarci guardando sempre a nuovi mercati e possibilità sinergiche con l’unico obiettivo di portare sviluppo e occupazione in Italia”. Molte speranze, naturalmente, sono riservate ai grandi eventi che vedranno l’Italia protagonista nel corso dell’anno, su tutti il Giubileo.

“Abbiamo iniziato a pregustare l’effetto Giubileo già nell’ultima parte del 2024 – ha aggiunto Ivana Jelinic – questo evento rappresenterà il fil rouge del 2025. Come Enit siamo consapevoli che questa manifestazione, con la sua portata internazionale, è un’imperdibile occasione di visibilità turistica non solo per la Capitale ma per tutto il territorio”.