Una manifestazione di agricoltori a Bruxelles ha sfondato il blocco della polizia, per arrivare fino alla sede del Consiglio dell’Unione europea, dove è in corso la riunione dei ministri dell’Agricoltura per decidere sulle nuove misure da applicare al settore.
Avanzando all’interno della città con i trattori, i manifestanti hanno appiccato diversi incendi bruciando copertoni. La polizia belga è intervenuta spegnendo i roghi con gli idranti. Scambi di lanci di oggetti contro la polizia e di lacrimogeni contro gli agricoltori quando la tensione è salita, prima che il blocco fosse sfondato.
I trattori sfondano il blocco della polizia a Bruxelles
Nella mattinata di lunedì 26 febbraio un gruppo di agricoltori ha manifestato con i propri trattori per le strade di Bruxelles, mentre all’Europa Building si sta svolgendo al riunione dei ministri dell’agricoltura dell’Unione europea. Inizialmente la polizia belga aveva disposto un perimetro attorno all’edificio per impedire alla manifestazione di arrivare davanti alla sede del Consiglio dell’Ue, in rue Froissart.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ‘ANSA’ però, il trattori avrebbero sfondato il blocco della polizia in rue de Pascal, prima a piedi e poi direttamente con i mezzi agricoli, per raggiungere una strada che era stata interdetta alla protesta, Chaussee d’Etterbeek. La polizia sta ora tentando di contenere la manifestazione con il lancio di lacrimogeni a pochi metri dall’edificio dove si stanno riunendo i ministri dell’Agricoltura europei.
Fin dalla prima mattina però la manifestazione era degenerata. Gli agricoltori hanno quasi immediatamente cominciato ad appiccare roghi a copertoni in varie parti della città, incendi prontamente spenti dalla polizia con gli idranti. Diversi anche i cassonetti dati alle fiamme e i lanci di petardi in direzione della polizia. Alcuni manifestanti si stanno dirigendo in Place de Luxemburg, che si trova davanti alla sede del Parlamento europeo.
Cosa deciderà il Consiglio dell’Unione europea sull’agricoltura
Nella giornata del 26 febbraio si riunirà, tra le proteste degli agricoltori, il Consiglio dell’Unione europea di Agricoltura e Pesca. Si tratta dell’organo che riunisce tutti i ministri dell’Agricoltura e di materie simili dei Paesi europei. L’ordine del giorno della riunione riporta “Risposte rapide e strutturali alla situazione di crisi che colpisce il settore agricolo“. Sono molti però i temi che saranno affrontati, alcuni portati anche dalla delegazione italiana.
La presidenza fornirà informazioni sulla conferenza ministeriale riguardo alla biosicurezza e alla vaccinazione per la prevenzione e l’eradicazione delle malattia animali, che si è tenuta a gennaio. Proprio in queste settimane l’Italia sta affrontando un’emergenza relativa a questo tema, con la diffusione della peste suina africana in diverse province, da nord a sud. Il ministero dell’Agricoltura italiano ha invece portato il tema della Politica agricola europea e della sovranità alimentare come ordine del giorno.
Le proteste dei trattori degli scorsi mesi hanno spinto la Commissione europea a rivedere alcune iniziative nell’ambito del green deal europeo che riguardavano l’agricoltura, promettendo norme meno stringenti per il settore. L’agricoltura e l’allevamento producono in Europa circa il 20% delle emissioni di anidride carbonica e altri gas serra che causano il riscaldamento globale e contribuiscono a circa l’1% del prodotto interno lordo.