Protesta dei Trattori, in centinaia bloccano in centro di Roma

Ondata di proteste agricole: i trattori bloccano Roma, mentre altri movimenti manifestano in Italia e in Europa

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Alessandro Mariani

Giornalista

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Pubblicato: 20 Febbraio 2024 21:04

Una nuova ondata di proteste degli agricoltori ha invaso le strade della Capitale, portando il traffico alla paralisi, con alcuni trattori che hanno bloccato via Nomentana. Verso le 15 di martedì, mentre il corteo proveniente da diverse direzioni si avviava verso Monterotondo, alcuni veicoli agricoli hanno preso la decisione di bloccare la strada.

Centinaia di trattori bloccano il traffico e chiedono incontro con il Ministro dell’Agricoltura

Sono più di cento i trattori che hanno interrotto la circolazione su via Nomentana, rendendo complicata la situazione anche su via del Casale di San Basilio. Sul posto, le forze dell’ordine locali si sono mobilitate per gestire il traffico. “Abbiamo bloccato il traffico perché vogliamo delle risposte. Il ministro dell’Agricoltura ci riceva”, ha detto Salvatore Fais, uno dei leader degli agricoltori in piazza oggi a Roma, chiedendo un incontro con il ministro Francesco Lollobrigida.

Il numero degli agricoltori che hanno preso parte alla manifestazione è notevole. “Siamo più di 500 provenienti da ogni regione”, ha Fais insieme a Roberto Rosati, due delle figure di spicco del movimento. “Ora torneremo al presidio e ci daremo un nome unitario, chiederemo di essere ricevuti al ministro dell’agricoltura e di avere un rapporto diretto nelle decisioni importanti con un tavolo tecnico permanente”, ha aggiunto Rosati, indicando la volontà del gruppo di stabilire un dialogo diretto con il Ministero dell’Agricoltura Lollobrigida attraverso la costituzione di un tavolo tecnico permanente. Le richieste degli agricoltori sono chiare: “Dobbiamo affrontare immediatamente diverse questioni, a cominciare dal prezzo equo dei nostri prodotti”. I manifestanti hanno esposto striscioni con slogan come “Ci battiamo per salvare l’agricoltura” e “Non siamo schiavi dell’Europa”. Anche due trattori hanno fatto il loro ingresso nel centro di Roma. “I cittadini hanno risposto al nostro appello”, ha affermato Rosati, “e lungo il nostro percorso abbiamo visto molti tricolori sventolare in segno di sostegno”.

A Senigallia oltre 40 trattori in marcia per politiche agricole equilibrate

Parallelamente, in altre parti del Paese, le proteste agricole hanno trovato eco. A Senigallia, in provincia di Ancona, oltre 40 mezzi agricoli hanno attraversato lentamente le vie della città, accompagnati da imprenditori e lavoratori del settore senza distinzione di appartenenza sindacale o politica. L’unica bandiera presente è stata quella italiana, a sottolineare l’importanza delle politiche agricole per il futuro delle imprese e dell’economia nazionale legata al settore alimentare e ai prodotti di qualità.

Le normative europee sono al centro delle proteste, con particolare riferimento alla Politica Agricola Comune (PAC), considerata “totalmente errata, basata su ideologie ambientaliste e eccessivamente rigida” dagli agricoltori marchigiani. Elisa Fulgenzi, imprenditrice e portavoce del movimento nella regione, ha criticato le regole che sembrano penalizzare le imprese agricole, soprattutto in termini di programmazione delle coltivazioni e di concorrenza sleale con prodotti importati a basso costo e qualità inferiore.

Proteste in Europa: gli agricoltori greci invadono Atene, tensioni anche in Spagna

Intanto, migliaia di agricoltori greci hanno invaso il centro di Atene con oltre 130 trattori, esprimendo il loro malcontento verso i costi di produzione elevati e chiedendo una revisione della  Politica Agricola Comune dell’Unione Europea. Queste proteste rappresentano il culmine di una serie di manifestazioni organizzate nelle scorse settimane in tutta la Grecia.

Tensioni sono anche emerse durante le proteste degli agricoltori in Spagna, con episodi di scontro con le forze dell’ordine segnalati in diverse città. Le autorità spagnole hanno espresso il loro rispetto per le manifestazioni, auspicando che queste si svolgano pacificamente, evitando scontri che potrebbero danneggiare entrambe le parti.