Pesce e succhi di frutta sequestrati dai Nas, operazione per 3 milioni di euro

I Carabinieri di Catania hanno sequestrato 3 milioni di euro tra pesce surgelato e succhi di frutta conservati in modo errato da una piattaforma logistica

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

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Il Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri di Catania ha scoperto una piattaforma logistica di surgelati che conservava in maniera scorretta oltre 110.000 chili di pesce surgelato e 900.000 chili di succhi di frutta. I prodotti non presentavano l’etichetta che certificasse la loro origine e provenienza.

In tutto la merce vale 3 milioni di euro. Tutto il pesce è stato interamente sequestrato, mentre sui succhi di frutta, le autorità stanno svolgendo le analisi necessarie per capire se siano pericolosi per la salute. L’azienda è stata sospesa per carenze igienico-sanitarie e di sicurezza sul lavoro.

L’operazione dei Nas a Catania

Durante alcuni controlli eseguiti in provincia di Catania, i Carabinieri dei Nas hanno scoperto una piattaforma logistica che stoccava tonnellate di pesce e succhi di frutta in maniera scorretta in un magazzino. In particolare, il pesce avrebbe dovuto essere surgelato, ma era conservato a una temperatura non adatta alla sua conservazione.

Sequestro a Catania, 110 tonnellate di pesce
ANSA
I controlli dei Nas

I succhi di frutta invece, che non necessitavano di essere surgelati, non presentavano però nessuna etichetta che, come prevede la legge, ne testimoniasse:

  • provenienza;
  • natura;
  • qualità.

L’operazione è stata eseguita dai Nas in collaborazione con personale dell’Asp di Catania dei dipartimenti Prevenzione veterinaria e Igiene pubblica e dello Spresal.

Pesce sequestrato, verifiche in corso sui succhi

I prodotti conservati in maniera scorretta o etichettati irregolarmente, varrebbero in totale circa 3 milioni di euro. Si tratta in tutto di:

  • 110 tonnellate di pesce surgelato;
  • 900 tonnellate di succo di agrumi.

Sul primo carico, che non era correttamente surgelato e, quindi, poteva presentare rischi per la salute in caso di ingestione, i Carabinieri hanno posto il sequestro. I succhi di agrumi invece erano semplicemente etichettati in maniera sbagliata e, quindi, le autorità hanno disposto che fossero ulteriormente analizzati per capire se fossero effettivamente pericolosi.

Il titolare dell’azienda deferito all’autorità giudiziaria

La conservazione approssimativa dei prodotti non era però l’unico problema della piattaforma logistica che i Nas hanno ispezionato. Sono infatti state rilevate, come riportato dall’agenzia di stampa Ansa, anche irregolarità nelle pratiche di sicurezza sul lavoro. I Carabinieri avrebbero riscontrato anche gravi carenze igienico-sanitarie.

Sequestro a Catania, 110 tonnellate di pesce
ANSA
I controlli dei Nas

Al termine degli accertamenti dei Nas, la piattaforma è stata sospesa. Lo rimarrà fino a che tutte le irregolarità riscontrate, incluse quelle di sicurezza e quelle igieniche, non saranno completamente ripristinate a norma di legge. Il titolare della società proprietaria della piattaforma è stato deferito all’autorità giudiziaria.

I sequestri di cibo in Italia

Il sequestro di Catania è molto significativo soprattutto per la quantità e il valore delle merci bloccate. Secondo i dati dell’Icqrf (Ispettorato centrale della qualità e repressione frodi dei prodotti alimentari), nel 2024 sono stati sequestrati 13 milioni di chili di prodotti alimentari. L’operazione di Catania, in totale, ha bloccato più di un milione di chili.

Il valore intero di tutte le merci sequestrate nel 2024 equivale a 22 milioni di euro, mentre quello di Catania, da solo, ha visto il blocco di 3 milioni di euro in merci.