Invalsi 2024, leggeri miglioramenti ma ancora lontani dai dati pre-Covid

Circa 2,5 milioni di studenti italiani hanno partecipato alle prove Invalsi, con segnali di miglioramento in italiano e inglese, ma gravi difficoltà in matematica al Sud

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 11 Luglio 2024 19:00

Nel 2024, circa un milione di bambini della scuola primaria (seconda e quinta classe), circa 570.000 alunni della scuola media e oltre un milione di studenti della scuola superiore hanno partecipato alle prove Invalsi.

I risultati del Rapporto Invalsi 2024, mostrano segnali positivi, con un aumento delle performance soprattutto nella lingua italiana e inglese. Dopo un periodo di difficoltà dovuto alla pandemia, gli studenti che hanno affrontato l’esame finale delle scuole superiori stanno cominciando a recuperare terreno.

L’analisi dei dati Invalsi 2024 mostra un quadro complesso e sfaccettato del sistema educativo italiano. Se da un lato si registrano progressi, dall’altro permangono gravi disuguaglianze nelle scuole medie e elementari, con evidenti lacune in matematica al Sud.

I dati sui risultati Invalsi nel 2024

Alla fine del ciclo di studi superiori, con l’esame di maturità, si osserva un miglioramento in italiano, con una percentuale di studenti sufficienti che passa dal 51% al 56%. Anche in matematica c’è un lieve aumento, dal 50% al 52%.

Nonostante questi progressi, i livelli pre-Covid, che erano rispettivamente del 64% e del 61%, sono ancora lontani. Gli studenti eccellenti aumentano però dal 13,3% al 15,1%, ma anche qui siamo sotto il 18,3% del 2019.

Un dato positivo riguarda la riduzione della dispersione implicita, cioè gli studenti con scarse competenze in italiano, matematica e inglese, che scendono dall’8,7% al 6,6%, superando anche i livelli pre-Covid.

La dispersione esplicita, ovvero gli studenti che abbandonano gli studi, è anch’essa in calo, passando dal 25% del 2001 al 10,5% del 2023. Questo miglioramento costante suggerisce che l’Italia potrebbe raggiungere l’obiettivo del 9% fissato dalla Commissione Europea per il 2030.

Progressi in inglese

L’inglese merita una menzione particolare, poiché si registra un generale miglioramento a tutti i livelli scolastici. Alle elementari, il 95% degli alunni di quinta raggiunge il livello A1 in lettura, mentre l’86% in ascolto. Alle medie, solo il 68% degli studenti raggiunge il livello A2.

Anche se in quinta superiore solo il 45% dei diplomati ottiene il livello minimo atteso, si osserva comunque un costante progresso nelle competenze linguistiche.

Scuole medie: una situazione preoccupante

Contrariamente a quanto osservato nelle scuole superiori, gli studenti delle scuole medie mostrano un preoccupante calo delle performance, in particolare in matematica. In alcune regioni del Sud Italia, oltre il 60% degli alunni di terza media non riesce a raggiungere la sufficienza in questa materia.

Questo fenomeno è attribuito alle disuguaglianze nella qualità dell’insegnamento, che variano non solo tra diverse scuole, ma anche all’interno delle stesse istituzioni scolastiche. L’unica nota positiva riguarda l’inglese che vede un lieve miglioramento nelle competenze, sebbene i livelli di partenza fossero molto bassi.

Problemi di iniquità nell’istruzione

Il rapporto evidenzia ancora un marcato divario tra le scuole delle regioni meridionali e quelle settentrionali, in particolare per quanto riguarda la matematica e le prove di ascolto in inglese. Nella macro-area Sud e Isole, la percentuale di studenti che non raggiunge il livello A1 in inglese è circa doppia rispetto alla media nazionale e più che doppia rispetto al Nord.

Il Rapporto Invalsi 2024 evidenzia una situazione critica per quanto riguarda l’apprendimento della matematica nel Sud Italia. Solo il 44% degli studenti quindicenni delle regioni meridionali raggiunge il livello sufficiente in questa materia. Le differenze territoriali sono evidenti, con un divario significativo tra le regioni del Nord e quelle del Sud, che si amplia ulteriormente nelle prove di ascolto in inglese.

Si spera che cambierà qualche cosa da settembre, dove tra le nuove misure non si potrà più utilizzare lo smartphone in classe.