Perché Larry Ellison è e sarà sempre più ricco di Elon Musk

Larry Ellison supera Elon Musk nella classifica dei più ricchi grazie a Oracle: ricavi record, accordi sull’IA e patrimoni a confronto

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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È nata la nuova sfida tra super ricchi, infatti mai come in questo momento storico il titolo di più ricco del mondo non è più così scontato. Dopo mesi di dominio da parte di Elon Musk, fondatore di Tesla e SpaceX e proprietario del social network X, a settembre 2025 la vetta è stata raggiunta da Larry Ellison, co-fondatore di Oracle. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, il patrimonio di Ellison ha toccato quota 393 miliardi di dollari dopo un aumento record di 101 miliardi in un solo giorno, superando i 385 miliardi di Musk.

Questo risultato, anche se durato poco, segna un passaggio simbolico nella competizione tra i giganti della tecnologia e della finanza globale. Un balzo così rapido è stato reso possibile da un incremento del 40% del valore delle azioni Oracle a Wall Street.

L’azienda ha annunciato risultati trimestrali molto positivi e previsioni aggressive nel settore del cloud computing e dell’intelligenza artificiale, trainando la crescita del suo fondatore. Anche se Elon Musk è tornato in vetta poco dopo, la partita resta aperta e mette in evidenza come i mercati e le strategie aziendali influenzino in tempo reale le classifiche dei miliardari.

Chi è Larry Ellison

Ellison, all’anagrafe Lawrence Joseph Ellison, è nato il 17 agosto 1944 nel Bronx a New York. La sua infanzia non è stata semplice: cresciuto a Chicago da genitori adottivi, ha avuto un rapporto difficile con il padre adottivo, che lo definiva un buono a nulla. Dopo aver abbandonato due volte l’università, iniziò a lavorare nel settore tecnologico.

Fu ad Ampex che ebbe il primo contatto con i database, collaborando a un progetto commissionato dalla Cia chiamato proprio Oracle.

Nel 1977 fondò con Bob Miner e Ed Oates la Software Development Laboratories, che nel 1982 divenne Oracle Systems Corporation. Con un investimento iniziale di appena 1.200 dollari, l’azienda si è trasformata in una delle principali multinazionali del software.

Oracle debuttò in Borsa nel 1986 e, nonostante momenti difficili, come i licenziamenti del 1990 legati a una strategia commerciale troppo aggressiva, riuscì a consolidarsi come attore centrale nel mercato dei database e dei servizi alle imprese.

Ellison è stato amministratore delegato fino al 2014 e oggi è presidente esecutivo e direttore tecnico di Oracle. Oltre al suo ruolo aziendale, è noto per le passioni personali: la vela (con la vittoria della America’s Cup nel 2013), il tennis (è proprietario del torneo di Indian Wells) e l’aviazione.

Nel 2012 ha acquistato il 98% dell’isola hawaiana di Lanai, trasformandola in un laboratorio di sostenibilità. La sua vita privata è stata altrettanto movimentata, con sei matrimoni e relazioni che hanno spesso attirato l’attenzione dei media.

I ricavi di Oracle

Oracle è oggi uno dei protagonisti del mercato tecnologico globale, con particolare forza nel settore del cloud computing e delle infrastrutture digitali per l’intelligenza artificiale.

I risultati diffusi a settembre 2025 hanno registrato ricavi trimestrali di 14,9 miliardi di dollari, in crescita del 12% rispetto all’anno precedente. L’azienda ha inoltre un backlog di ordini da 455 miliardi di dollari, grazie a quattro contratti multimiliardari per infrastrutture cloud.

Secondo l’amministratore delegato Safra Catz, le prospettive restano molto positive:

I ricavi di Oracle Cloud Infrastructure raggiungeranno i 144 miliardi di dollari entro il 2030, con una crescita del 77% solo quest’anno fiscale.

Le previsioni aggressive hanno rafforzato la fiducia degli investitori spingendo la capitalizzazione di mercato dell’azienda vicino ai 1.000 miliardi di dollari.

Un ruolo importante in questo successo è legato all’accordo con OpenAI, che ha scelto Oracle come partner strategico per la gestione delle sue infrastrutture. Questa collaborazione conferma la centralità della società nei settori più innovativi legati all’IA e ai big data, rendendola un punto di riferimento per aziende come Nvidia e altri leader tecnologici.

Il patrimonio di Ellison e Musk: il confronto

Il patrimonio personale di Larry Ellison è strettamente legato all’andamento di Oracle, di cui possiede circa il 40% delle azioni. L’impennata dei titoli del 10 settembre 2025 ha fatto crescere la sua fortuna di oltre 100 miliardi in meno di 24 ore, portandolo temporaneamente al primo posto tra i miliardari del mondo con 393 miliardi di dollari.

Anche se il giorno successivo Elon Musk è tornato in vetta, l’episodio segna un punto di svolta. Musk, da parte sua, ha visto calare il valore di Tesla del 14% dall’inizio dell’anno, a causa del rallentamento della domanda di veicoli elettrici e delle polemiche legate al suo rapporto con il presidente Donald Trump.

Nonostante questo, il consiglio di amministrazione di Tesla ha proposto per lui un pacchetto di compensi da 1.000 miliardi di dollari, legato a obiettivi come una capitalizzazione di 8.500 miliardi e la produzione di 20 milioni di veicoli all’anno.

Se tali traguardi venissero raggiunti, Musk potrebbe consolidare nuovamente la sua leadership.Secondo Forbes, Musk è stato il primo nella storia della classifica a superare i 400 miliardi di dollari di patrimonio, toccando quota 428 miliardi.

Nell’ultimo anno la sua fortuna è cresciuta di 184 miliardi, grazie soprattutto al rialzo del titolo Tesla e alle valutazioni di SpaceX e xAI. Ellison, nello stesso periodo, ha visto crescere la sua ricchezza di 101 miliardi, mentre Mark Zuckerberg di Meta ha raggiunto 253 miliardi, completando il podio dei miliardari.

La rivalità tra Musk ed Ellison riflette il peso crescente delle grandi aziende tecnologiche e il ruolo cruciale delle scelte strategiche in settori come l’intelligenza artificiale, il cloud computing e la mobilità elettrica. Per entrambi, le oscillazioni dei mercati possono determinare in poche ore la perdita o la conquista del primato nella classifica degli uomini più ricchi del pianeta.