Gli eccessi di Davos tra escort, droga e festini durante il World Economic Forum

Tra feste ed eccessi, Davos continua a essere il palcoscenico di lusso e scandali che rischiano di mettere in ombra i temi cruciali del Forum Economico Mondiale

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 20 Gennaio 2025 12:19

Il World Economic Forum di Davos, che annualmente attrae politici, imprenditori e leader globali, è da sempre un’occasione di dibattito e confronto sulle sfide economiche mondiali. Tuttavia, dietro le luci e le parole di esperti e visionari, si nasconde un altro lato di Davos, fatto di eccessi, lusso e scandali.

Ogni anno, infatti, accanto agli incontri istituzionali e alle discussioni su temi cruciali come il cambiamento climatico, la digitalizzazione e la sostenibilità, emergono storie che parlano di festini esclusivi, consumo di sostanze stupefacenti e comportamenti discutibili.

Le ultime inchieste su feste ed eccessi a Davos

Le ultime inchieste sulle feste e gli eccessi di Davos risalgono a qualche anno fa ma, mentre è in corso il World Economic Forum 2025 dell’evento (dal 20 al 24 gennaio), oggi continuano ad attirare l’attenzione per diversi motivi.

Le indagini sui festini, i comportamenti misogini e l’uso di escort durante il Forum Economico Mondiale sono emerse a partire dal 2022, grazie alle inchieste giornalistiche del Times e di Channel 4. Le questioni etiche sollevate da queste rivelazioni, tuttavia, continuano a essere un tema importante.

L’evento è infatti dedicato alla promozione dei valori di inclusività, sostenibilità e cooperazione globale ma le testimonianze e le prove raccolte hanno rivelato comportamenti sessisti, episodi di discriminazione e un ambiente di lavoro tossico all’interno dell’organizzazione.

Si sollevano interrogativi sulla reale attuazione di questi principi. Le dinamiche emerse, come le accuse di molestie e mobbing nei confronti del personale, continuano a minare la credibilità dell’evento.

Il lato nascosto di Davos: funghetti e prostituzione

Per molti il World Economic Forum è un’occasione unica per fare networking, discutere di affari e stringere alleanze strategiche. Ma per alcuni, a quanto pare, è anche il momento ideale per concedersi vizi e stravaganze, con i ristoranti di lusso, gli hotel a cinque stelle e gli appartamenti esclusivi che diventano il palcoscenico di eventi privati con consumo di alcol e droghe, spesso all’ordine del giorno.

L’uso di sostanze psichedeliche, come i funghi allucinogeni, è stato riportato più volte come una pratica diffusa in questi party.

Inoltre, a fianco di questi festini e del consumo di sostanze, non mancano le storie di escort di lusso e intrattenitori ingaggiati per prendere parte a queste serate private, lontane dalla politica e dalla diplomazia e riservati a una cerchia ristretta di partecipanti, tra cui ceo, magnati delle telecomunicazioni, finanzieri e personaggi di spicco.

Oltre al contrasto tra i temi trattati ufficialmente a Davos e il comportamento di alcuni dei suoi partecipanti, il lato nascosto di Davos solleva interrogativi su come vengono effettivamente utilizzate le risorse e l’influenza dei partecipanti.

Qual è ora il futuro di Davos?

Nonostante i continui scandali e le rivelazioni sugli eccessi, il World Economic Forum di Davos continua a essere uno degli eventi più importanti a livello globale, un luogo dove si tracciano le linee guida per le politiche economiche e sociali mondiali.

Le critiche su alcuni comportamenti non accennano a diminuire. La domanda su quanto i miliardari che controllano la ricchezza mondiale siano pronti a fare sacrifici reali per il cambiamento resta più che mai aperta.

Mentre i festini, le escort e le droghe continuano a fare parte del backstage di Davos, la speranza di un cambiamento radicato rimane una sfida. In un mondo che si fa sempre più attento alla sostenibilità e alla giustizia sociale, sarà interessante vedere se il Forum di Davos riuscirà a rimanere un evento di reale impatto o se, come accade spesso, rimarrà solo un’altra vetrina di buoni propositi.