Assicurazione auto, arriva la rivoluzione: si pagherà solo in base al consumo

Prendono sempre più piede le RC auto "Pay for use" che permettono di pagare una tariffa personalizzata, in proporzione a quanti chilometri si percorrono

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pagare l’RC per un’auto o una moto che utilizziamo un paio di volte a settimana, o anche di meno, può risultare uno spreco di soldi. Grazie anche al sempre maggiore sviluppo dei mezzi di mobilità urbana non inquinanti, in molti hanno cominciato a muoversi in città con monopattini elettrici, scooter e bici a noleggio, lasciando il proprio veicolo fermo a casa. Per questo le compagnie hanno iniziato a offrire da qualche tempo delle assicurazioni “Pay for use”, tariffe personalizzate con un costo proporzionale al numero di chilometri che si stima di arrivare a fare nel corso dell’anno.

Assicurazione auto in base al consumo: come funziona

Questo tipo di soluzione è sempre più diffusa tra chi non è costretto a macinare chilometri ogni giorno o a percorrere lunghi tragitti e vuole pagare in base al consumo.

Secondo gli addetti ai lavori, l’assicurazione “Pay for use” è adatta per i guidatori che percorrono 5mila chilometri l’anno, ma se si superano i 10mila chilometri rischia di non essere più conveniente (qui per sapere se l’assicurazione si può detrarre dal 730).

La nuova formula della tariffa RC sulla base dell’uso effettivo del proprio veicolo prevede una quota fissa di premio, che serve come garanzia per la polizza, e in alcuni casi una quota variabile misurata in base ai chilometri annui.

Per controllare se si superano le distanze previste dalla tariffa le compagnie forniscono un dispositivo da installare sul veicolo, una specie di scatola nera dotata anche di valore legale nel caso di sinistri e complicazioni varie, che registra i chilometri effettuati con l’automobile (qui 5 consigli per tagliare il prezzo dell’RC auto).

Assicurazione auto in base al consumo: le opzioni

Sul mercato assicurativo esistono oggi diverse opzioni (qui abbiamo spiegato come cambierà il mercato dell’RC auto). Una di queste è l’app di proprietà di Unipol “BeRebel“, che permette di personalizzare l’assicurazione auto, facendo la previsione dei costi sulla base dei dati che forniamo su quanto stimiamo di utilizzare il nostro veicolo.

L’app richiede il rinnovo con il versamento di una somma minima fissa e alla fine del mese calcola l’eventuale conguaglio a seconda se i chilometri effettivamente percorsi differiscano dalla simulazione.

In situazioni ideali il costo dovrebbe aggirarsi in media intorno ai 20 euro, ma può crescere se si guida di più. L’assicurazione copre i danni causati da eventi naturali (grandine, neve, ghiaccio) e garantisce assistenza stradale in caso di incidenti.

Un’alternativa è rappresentata da “Datafolio” l’assicurazione “Pay for use” offerta da Assigeco al costo di pochi centesimi al chilometro, che si paga soltanto quando il proprietario del veicolo è su strada.

Anche in questo caso il pagamento avviene tramite una semplice app ed è la stessa che calcola automaticamente i chilometri percorsi durante il tragitto, fermandosi poi alla fine del percorso.

Infine, dalla Germania arriva l’assicurazione al consumo della Porsche, chiamata “Porsche Car Policy Flex“: allo stesso modo delle concorrenti funziona pagando un canone mensile di base e un premio aggiuntivo per ogni chilometro percorso.

Non è richiesto alcun pagamento anticipato, la fatturazione avviene a fine mese e la polizza può essere disdetta su base mensile. Inoltre non c’è necessità di segnalare alla compagnia assicurativa se il chilometraggio cambia.