Assegno unico, per chi arrivano gli aumenti: le tabelle con i nuovi importi

Maggiorazioni in arrivo per alcune categorie rispetto all'Assegno unico universale introdotto nel nostro Paese dal 1° marzo 2022

Pubblicato: 5 Ottobre 2022 13:54

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Nei primi cinque mesi di competenza dell’Assegno unico, sono stati erogati alle famiglie contributi per oltre 6 miliardi di euro. I pagamenti hanno riguardato complessivamente 5,3 milioni di nuclei familiari per 8,6 milioni di figli (esclusi quelli dei nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza).

Ora, arriva un’ottima notizia in merito all’Assegno unico. Come molti di voi ormai sapranno, con il decreto 29 dicembre 2021, n. 230, il governo ha istituito, a decorrere dal 1° marzo 2022, il cosiddetto Assegno unico e universale per i figli a carico, destinato ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, attestata dall’ISEE.

>Ora, grazie al decreto Semplificazioni approvato il 21 giugno scorso, vengono aumentati gli importi per una specifica categoria: si tratta dei nuclei familiari con figli disabili maggiorenni. Il decreto ha infatti modificato gli importi, aumentandoli per ora solo per il 2022, per aiutare le famiglie con figli disabili a prescindere dalla loro età.

Assegno unico, cosa cambia

Ma vediamo le novità e cosa cambia:

Nuclei familiari orfanili

Novità del decreto Semplificazioni riguardano anche il diritto all’Assegno da parte di nuclei familiari orfanili, composti da soggetti disabili gravi e titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto.

Con riferimento ai nuclei familiari orfanili, il Governo ha deciso di estendere l’Assegno anche agli orfani maggiorenni, ma a determinate condizioni. Serve infatti che la persona abbia:

Assegno unico: tutti gli aumenti per categoria

Vista la riformulazione prevista, per il 2022 – cioè per il periodo che va dal 1° marzo 2022 al 28 febbraio 2023 – i figli maggiorenni disabili senza limiti di età sono equiparati ai figli minorenni, mentre, per quanto riguarda l’importo spettante come maggiorazione per disabilità, i figli maggiorenni disabili fino al compimento di 21 anni di età sono equiparati ai figli minorenni disabili.

Quindi, riassumendo, ecco cosa cambia rispetto all’Assegno unico:

La distinzione tra figli disabili minorenni, figli disabili di età compresa tra 18-20 anni e figli disabili di età pari o superiore a 21 anni tornerà ad applicarsi a partire dal 1° marzo 2023.

Ricordiamo anche che, se le cose non cambieranno con il nuovo governo Meloni, dal 2023 l’Assegno unico verrà riconosciuto in automatico.

Maggiorazione transitoria per i figli disabili

Nel caso di nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, gli importi della maggiorazione vengono aumentati di 120 euro al mese per il 2022.

Per il periodo 1° marzo 2022 – 28 febbraio 2023, quindi, l’importo della maggiorazione transitoria che è dovuto in presenza di un ISEE non superiore a 25mila, euro e a condizione dell’effettiva percezione nel 2021 di assegni al nucleo familiare (ANF), viene maggiorato di 120 euro mensili nel caso di nucleo familiare con almeno un figlio a carico con disabilità.

La quota della maggiorazione transitoria, cui applicare l’incremento pari a 120 euro mensili, spetta se la differenza tra la somma delle componenti familiare e fiscale sottratta all’ammontare dell’assegno unico ha valore positivo.

Quando scattano gli aumenti

Gli aumenti per queste categorie scattano a partire dalle mensilità di marzo 2022, e includono anche le mensilità di gennaio e febbraio 2023.

Quindi, per le domande presentate entro il 30 giugno 2022, l’INPS provvederà ai dovuti conguagli delle rate di Assegno unico spettanti ed eventualmente già erogate a decorrere dal mese di marzo 2022. Per le domande presentate dal 1° luglio 2022 gli importi in pagamento sono già aggiornati.

Ecco lo schema riassuntivo con le novità e i nuovi importi dell’Assegno unico:

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