Richiamo alimentare per salame, rischio corpi estranei di colore blu

Il ministero della Salute ha pubblicato un richiamo per un salame, contiene plastiche pericolose per la salute

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Il ministero della Salute, nella sua funzione di monitoraggio dei prodotti che mettono a rischio la salute, ha richiamato un prodotto. Si tratta di un salume, il salame Poltronieri.

I rischi legati al consumo sono diversi. L’avvertenza è di non consumarlo. Non è però presente un’avvertenza piuttosto comune in questi casi, ovvero quella ai supermercati di non venderlo o per i clienti di riportarlo in sede di acquisto. Inconsueto soprattutto perché il salame richiamato presenta pezzi di plastica blu al suo interno. Il consiglio, in questo caso, è parlare con il supermercato dove è avvenuto l’acquisto, perché potrebbe avere informazioni dal produttore e c’è la possibilità di un rimborso o cambio merce.

Richiamo per salame Poltronieri: rischio presenza plastica di colore blu

Con la nota del 27 maggio il ministero della Salute (presente anche sull’app dedicata) ha deciso il richiamo di un salame. Si tratta di un salame del marchio “Poltronieri salume sas”.

Il produttore e il marchio di identificazione dello stabilimento è proprio Poltronieri salume sas, nello specifico dallo stabilimento di via Molino di Sopra 6, Nogara vicino Verona. Per identificare al meglio il tipo di prodotto sotto richiamo si può controllare il lotto accusato: 1924A.

Il salame, che presenta un’etichetta blu, ha scritto sulla confezione “tastasale C/C”, ha fatto scattare l’allarme per via della presenza di plastica. In particolare sembra essere una rete di plastica blu, come quella di imballaggio della frutta, ma a maglie più larghe. La presenza fatto scattare l’allarme e la preoccupazione per il rischio salute dei consumatori. Il richiamo, previsto dalla data 27 aprile 2024 in merito al prodotto con data di conservazione ampia(da 20 giugno 2024 a 1 luglio 2024), ha un’avvertenza. Nella nota si legge che il prodotto non deve essere consumato.

 Rischi di ingestione plastica (anche se a uso alimentare): quali sono

Assumere plastica può comportare diversi e gravi rischi per la salute, specialmente se ingerita in grandi quantità. Tra i rischi più associati all’ingestione di plastica, come nel caso del salame ritirato, si possono causare danni tratto gastrointestinale. La plastica infatti può essere tagliente o abrasiva e può danneggiare la mucosa dello stomaco e dell’intestino, causando irritazioni, infiammazioni o appunto lesioni.

C’è inoltre il rischio concreto di soffocamento, soprattutto se i pezzi di plastica sono abbastanza grandi da incastrarsi nelle vie respiratorie di bambini o animali domestici.

Ci sono poi i rischi di tossicità chimica, non sempre ma quasi collegati all’accumulo nell’organismo. La plastica infatti può contenere una varietà di sostanze chimiche dannose, come i bisfenoli (come il BPA) e i ftalati, che sono noti per interferire con il sistema endocrino umano e possono causare problemi di salute come disfunzioni ormonali e danni agli organi. Anche se il corpo umano è capace di espellere in modo naturale piccole quantità di plastica, l’ingestione (se regolare) può portare all’accumulo di frammenti di plastica nell’organismo. Le conseguenze nel lungo periodo, oltre quelle sopra riportate, sono ancora poco chiare.