Nella quarantanovesima settimana del 2025 l’incidenza delle infezioni respiratorie acute in Italia registra un’ulteriore impennata. I dati del sistema di sorveglianza RespiVirNet, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, mostrano un valore nazionale pari a 12,4 casi ogni mille assistiti. Il dato conferma la fase di crescita epidemica, tipica del periodo prenatalizio.
Il quadro nazionale
Un deciso aumento rispetto alla settimana precedente, quando era arrivato a 9,34 casi ogni mille assistiti. Il rialzo è sostenuto in particolare dai virus influenzali, che mostrano un alto tasso di positività del 25,3% nei prelievi effettuati in comunità. Accanto all’influenza, contribuiscono all’aumento dei casi il Rhinovirus e Adenovirus. Come di consueto, la fascia pediatrica è la più vulnerabile. Tra i bambini da 0 a 4 anni l’incidenza raggiunge il valore di circa 38 casi ogni mille assistiti, superiore a tutte le altre classi di età. Questi sono i dati nel dettaglio:
- 0-4 anni: 37,89
- 5-14 anni: 16,86
- 15-24 anni: 13,92
- 25-44 anni: 13,47
- 45-64 anni: 9,88
- 65+ anni: 6,19
I dati delle regioni
I dati delle regioni mostrano differenze significative: Piemonte e Sardegna registrano le incidenze più alte, seguite a breve distanza dalla Lombardia. Non sono invece disponibili i dati della Calabria. La tabella sintetizza i dati della settimana 49 del 2025 (6-12 dicembre) del sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità:
| Regione / Provincia Autonoma | Totale Casi (Settimana 2025-49) | Incidenza Totale (per 1.000 assistiti) |
|---|---|---|
| Abruzzo | 1.512 | 11,73 |
| Basilicata | 76 | 12,95 |
| Calabria | – | – |
| Campania | 206 | 11,09 |
| Emilia-Romagna | 1.810 | 13,50 |
| Friuli-Venezia Giulia | 339 | 10,41 |
| Lazio | 2.585 | 10,91 |
| Liguria | 511 | 7,44 |
| Lombardia | 6.575 | 14,44 |
| Marche | 255 | 12,59 |
| Molise | 19 | 5,69 |
| Piemonte | 1.589 | 14,63 |
| Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen | 74 | 10,26 |
| Provincia Autonoma di Trento | 143 | 8,61 |
| Puglia | 1.544 | 10,57 |
| Sardegna | 202 | 14,57 |
| Sicilia | 1.491 | 12,16 |
| Toscana | 481 | 9,94 |
| Umbria | 60 | 7,10 |
| Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste | 116 | 12,76 |
| Veneto | 1.370 | 12,74 |
I virus che girano
Tra i virus respiratori circolanti, l’influenza si conferma il protagonista sia in comunità (25,3% di positività) che in ambito ospedaliero (28,8%). Nella caratterizzazione dei ceppi, il sottotipo A(H3N2) risulta ampiamente predominante rispetto all’A(H1N1)pdm09, sia negli ambulatori che negli ospedali. Per quanto riguarda il SARS-CoV-2, le percentuali più alte si concentrano nella fascia over 65, a dimostrazione dell’importante della campagna vaccinale in corso per le categorie a rischio.
Nel flusso ospedaliero, accanto all’influenza, si segnalano alte positività per Rhinovirus e Virus Parainfluenzali. Parallelamente, il bollettino riporta un aggiornamento sull’influenza aviaria: all’11 dicembre, sono stati notificati 32 focolai in allevamenti avicoli in Italia, con un picco in Lombardia. È stata inoltre identificata un’infezione da virus A(H5N1) ad alta patogenicità in una volpe in Friuli Venezia Giulia. Si precisa che al momento non è stata rilevata nell’uomo la circolazione di ceppi influenzali “non sottotipizzabili” riconducibili a virus aviari.
Quando arriva il picco
L’andamento attuale, con un’incidenza in rapida ascesa e la chiara predominanza del ceppo A(H3N2), suggerisce che la fase culminante dell’epidemia potrebbe essere imminente. Diversi virologi hanno stimato un picco influenzale tra la fine di dicembre e le prime settimane del gennaio 2026.
L’infettivologo Matteo Bassetti, commentando i nuovi dati della sorveglianza Iss sulle sindromi respiratorie acute, afferma:
È partita l’ondata, la curva sta salendo e continuerà per tutto dicembre per arrivare al picco tra la prima e la seconda settimana di gennaio. In questa settima sono arrivati in reparto casi complicati di polmonite, pericardite e miocardite.