Fascicolo sanitario, scadenza 30 giugno: cos’è e come opporsi

Non tutti sanno cos'è il Fascicolo sanitario elettronico e che tra pochi giorni tutte le proprie informazioni mediche saranno inserite in un database nazionale

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Manca ormai davvero poco alla scadenza per riuscire a opporsi all’inserimento dei dati all’interno del fascicolo sanitario. Qualcosa di cui molti sono ancora all’oscuro. Ma di cosa stiamo parlando? Nel dettaglio si tratta di un vero e proprio fascicolo sanitario elettronico. Una cartella medica digitalizzata che vanta all’interno tutta la nostra storia in termini di salute fisica. Dire no è ancora possibile per poche ore e il diniego riguarda di fatto i dati sanitari “più vecchi”. Di seguito tutte le informazioni del caso per prendere una decisione consapevole, fino a quando ci sarà ancora tempo per farlo.

Cos’è il Fascicolo sanitario elettronico

Quando si parla di FSE, ovvero di fascicolo sanitario elettronico, non si fa riferimento a una novità in senso assoluto, anzi. Questo sistema esiste dal 2012 ma, entro la fine dell’anno, diventerà nazionale. L’obiettivo è quello di riuscire a facilitare la gestione della salute dei cittadini. Ciò avverrà attraverso una piattaforma condivisa, che consente agli operatori del Ssn di accedere con rapidità a informazioni anche cruciali riguardo i propri pazienti.

Da questo punto di vista, dunque, i soggetti non dovranno necessariamente ricordare nel dettaglio la propria storia medica. Al tempo stesso, inoltre, si eviteranno (o quantomeno si abbasserà la statistica) errori dovuti a un novero di informazioni monco. Al tempo stesso, saranno garantiti anche dei servizi utili per gli utenti:

  • prenotazione esami;
  • pagamento ticket;
  • scelta del medico di base.

Fa tutto parte di un sistema di digitalizzazione del Pubblico italiano, che ha subito una netta accelerazione nel corso della pandemia di Covid-19.

La scadenza

Come detto, mancano non molte ore alla scadenza del diritto di opposizione all’inserimento delle proprie informazioni in questo fascicolo digitalizzato. Nello specifico occorre segnare in rosso sul calendario la data del 30 giugno 2024.

Restando in ambito tempistiche, sappiamo che la piattaforma sarà a pieno regime entro metà 2026, garantendo la storia clinica di ogni paziente, in toto. Effettuare la procedura per rifiutare l’inserimento dei dati “vecchi”, vuol dire opporsi al caricamento di informazioni e documenti precedenti al 19 maggio 2020. Per ciò che è successivo, invece, la normativa non prevede in alcun modo il “previo consenso”.

Fascicolo sanitario elettronico, cosa contiene

È previsto l’inserimento del Fascicolo sanitario elettronico di dati e documenti di ogni sorta. Si fa dunque riferimento anche alle prestazioni che sono state erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale. Un novero di informazioni che, comprensibilmente, ha gettato tantissimi in una condizione d’allarme. Al netto dei servizi ottenuti, infatti, spaventa un po’ sapere che una sorta di biografia medica personale sia a disposizione di tanti soggetti, in una banca dati nazionale. Ecco di cosa parliamo, nel dettaglio:

  • dati identificativi;
  • dati amministrativi (esenzioni per reddito, patologie, contatti ecc.);
  • referti;
  • verbali del pronto soccorso;
  • lettere di dimissione ospedaliere;
  • profilo sanitario in sintesi;
  • prescrizioni specialistiche;
  • prescrizioni farmaceutiche;
  • cartelle cliniche;
  • erogazione farmaci a carico del Ssn e non;
  • vaccinazioni;
  • erogazione di prestazioni d’assistenza specialistica.

Come opporsi

In nessun caso si potrà fare qualcosa in merito ai dati post maggio 2020, come specificato. Ciò vuol dire che le informazioni relative alle vaccinazioni anti Covid, ad esempio, saranno inserite nel database nazionale (non che prima fossero introvabili).

Chiunque volesse, potrà in questi pochi giorni restanti accedere al portale Tessera sanitaria. Da qui si può selezionare il servizio online FSE – Opposizione al pregresso. Disponibili dunque tre modalità differenti. Occorre ovviamente identificarsi attraverso i vari sistemi a disposizione, come lo Spid. Il diritto è però garantito anche a chi non avesse sottoscritto un servizio di identità digitale.

Esiste infatti una sezione libera del sito Tessera sanitaria. Basterà inserire il proprio codice fiscale, il numero della tessera e la data di scadenza. Il tutto può avvenire inoltre anche attraverso un operatore dell’Asl.