Ore di apprensione per le condizioni di salute del ministro della Difesa Guido Crosetto che nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 febbraio è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Carlo di Nancy di Roma per sospetti problemi cardiaci. Il ministro, 60 anni, ha infatti accusato un malessere e persistenti dolori al petto che lo hanno portato a ricorrere alle cure ospedaliere. Crosetto, dopo non essere stato bene per tutta la giornata di lunedì, rientrando a casa ha avvertito ancora una volta delle fitte al petto che lo hanno preoccupato, fino a prendere la decisione di recarsi in ospedale, dove è arrivato da solo, senza ambulanza. Dal monitoraggio è emersa una pericardite. Ma cos’è e quali sono i sintomi più comuni?
Come sta Guido Crosetto
La notizia del ricovero di Guido Crosetto al San Carlo di Roma è arrivata nella mattina di martedì 13 febbraio. Il ministro, che si è recato in autonomia e a piedi presso il pronto soccorso del nosocomio della Capitale, ha dichiarato ai medici di aver avvertito per tutta la giornata forti e persistenti dolori al petto. Nella serata, poi, ancora un forte malessere che ha portato il 60enne a raggiungere l’ospedale.
Il Ministero, che ha sottolineato che Crosetto ha raggiunto da solo e a piedi il San Carlo, ha reso noto che sono state subito avviate tutte le analisi di monitoraggio del caso, compresa una coronarografia che ha dato esito negativo. Il timore, infatti, inizialmente era quello di un possibile infarto.
Crosetto, che già nel 2013 aveva accusato problemi cardiaci legati a un eccessivo consumo di sigarette, ha riferito quindi tutti i sintomi che avevano fatto sospettare della pericardite che successivamente è stata diagnosticata in forma lieve e senza danni cardiaci, come informa la Difesa.
Intanto, seppur in ripresa e in condizioni di salute migliori rispetto alla notte, il ministro ha dovuto cancellare tutti i suoi impegni dei prossimi giorni e rimandare qualsiasi pensiero sul piano in caso di guerra contro gli Houthi nel Mar Rosso. Nella giornata di martedì era atteso alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dei carabinieri, insieme al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Pericardite: sintomi, cause e rischi
Ma cos’è la pericardite? Si tratta di un’infiammazione al pericardio, la doppia membrana che circonda e protegge il cuore. In presenza di pericardite, le membrane si infiammano e può verificarsi un aumento di liquido, che in alcuni casi può comprimere il cuore e causare dolore toracico, come avvertito dal ministro Guido Crosetto, che potrebbe far sospettare l’attacco cardiaco.
Spesso la pericardite è preceduta da una malattia virale o batterica e può essere legata a una malattia autoimmune o a precedenti interventi sul cuore, ma nella maggior parte dei casi una causa vera e propria non è rintracciabile.
I sintomi tipici sono il dolore toracico, principalmente nella parte anteriore del torace, che può irradiarsi anche alla spalla e al braccio sinistro e che allarma molto il paziente, che pensa di avere un infarto in atto. Un dolore che però, a differenza dell’attacco cardiaco, si attenua se il paziente si mette seduto con il busto inclinato in avanti, mentre si accentua quando ci si sdraia.
Tra i sintomi anche la dispnea, la cosiddetta fame d’aria, ma anche palpitazioni. In presenza di tali sintomi è consigliato un elettrocardiogramma ed un ecocardiogramma che consentono di vedere se, oltre all’infiammazione dei foglietti pericardici, si è prodotto un versamento.