Vladimir Putin ha presentato al mondo il nuovo bombardiere russo Tu-160M, un aereo ipersonico in grado di trasportare testate nucleari e che sarebbe pronto per essere schierato nell’aviazione di Mosca. Secondo quanto riferito l’agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti, ad effettuare il presunto volo di prova del velivolo “Ilya Muromets” sarebbe stato lo stesso presidente russo.
Il presunto volo di Putin sul bombardiere nucleare
“Ribadirò quello che ho già detto al comandante dell’aereo e ai vertici del ministero della Difesa: può certamente entrare in servizio nelle Forze Armate“, ha dichiarato Putin citato dalla Tass, descrivendo il Tu-160M come affidabile. “Stiamo ricevendo nuove tecnologie straordinarie, davvero di nuova generazione” ha aggiunto.
Da quanto riferito dall’agenzia russa Ria Novosti, l'”Ilya Muromets” sarebbe atterrato sulla pista di uno stabilimento aeronautico di Kazan dopo circa 30 minuti dal decollo.
La rotta è stata definita “un segreto militare” dal portavoce del Cremlino, il quale ha aggiunto che la preparazione al volo del presidente russo sarebbe durata circa 45 minuti.
Il presunto utilizzo del nuovo bombardiere nucleare è l’ennesima velata minaccia atomica lanciata dal capo del Cremlino, a meno di un mese dalle presidenziali russe e a poche ore dalla ricorrenza dei due anni dell’aggressione militare all’Ucraina, avvenuta il 24 febbraio 2022 (qui la minaccia di guerra nucleare di Putin durante un discorso di dicembre 2022).
Cos’è il bombardiere nucleare Tu-160M
Al di là del valore propagandistico del test, il bombardiere Tu-160M, come riportato da La Stampa, rappresenta il più grande aereo supersonico nella storia dell’aviazione militare e il più pesante del mondo in grado di trasportare missili cruise con testata nucleare. Nella Nato il velivolo sarebbe identificato con il nome in codice “Blackjack” (qui abbiamo parlato del documento segreto della Germania secondo il quale Putin sarebbe pronto alla guerra).
L'”Ilya Muromets”, dal nome di un famoso “bogatyr”, un guerriero dei poemi epici cavallereschi della tradizione russa, sarebbe la risposta al bombardiere Rockwell B-1 Lancer sviluppato negli Stati Uniti (qui abbiamo riportato l’esercitazione Nato per simulare un attacco russo, mentre qui abbiamo scritto dell’esercitazione nucleare in Italia).
Come riportato da Il Messaggero, il nuovo bombardiere nucleare è la versione potenziata del Tupolev Tu-160, ribattezzato dai piloti russi “cigno bianco”, di fabbricazione Urss prima e russa poi, sviluppato negli anni ’80 dall’OKB Tupolev ed entrato in servizio l’aeronautica militare sovietica nel 1987.
In seguito al crollo dell’Urss, la flotta di questi aerei fu spartita tra Russia e Ucraina: con il supporto economico degli Stati Uniti, Kiev demolì gli esemplari in dotazione della sua aviazione, mentre la produzione di questi bombardieri si fermò definitivamente nel 1994.
Nel 2007 la KAPO (Kazan Aircraft Production Association) ha iniziato lavori di aggiornamento e modernizzazione degli aerei Tupolev Tu-160 rimasti, equipaggiandoli con una nuova avionica completamente digitale, resistente alle emissioni elettromagnetiche e nucleari.
Nel 2015, il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu decise che la linea di produzione dei bombardieri dovesse essere ripresa e adattata ai parametri dell’aviazione contemporanea: ripartita la progettazione, nel corso degli anni è stato sviluppato il nuovo Tu-160M, fino al test effettuato in questi giorni.