Guerra Ucraina-Russia, quale strategia per Zelensky? Tajani: “Italia non in guerra con Mosca”

La guerra in Ucraina si intensifica con attacchi di droni ucraini su sei regioni russe, mentre Mosca risponde rafforzando le sue difese aeree

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 22 Agosto 2024 09:10

La guerra in Ucraina entra in una fase sempre più serrata, con Kiev che intensifica le sue azioni sul territorio russo. Nelle ultime ore, le truppe ucraine hanno lanciato una serie di attacchi che hanno spinto Mosca a dichiarare di aver sventato un’incursione nella regione di Bryansk. A peggiorare il quadro, la notte è stata illuminata dal fuoco di 28 droni ucraini, abbattuti dalle difese aeree russe. Cresce la tensione internazionale.

Droni e reazioni immediate: la Russia si blinda

Se qualcuno si aspettava un rallentamento delle operazioni militari, i fatti smentiscono brutalmente questa speranza. Mosca ha alzato i muri di difesa e il cielo notturno di sei regioni russe è stato solcato dai droni ucraini. Nella regione di Volgograd, le autorità hanno bloccato le operazioni all’aeroporto, mettendo temporaneamente in standby i voli. In tutta la zona, dall’alba si contano i danni, ma le forze russe rivendicano di aver tenuto a bada le offensive. Neanche la Russia rimane a guardare, e infatti ha iniziato un’offensiva più potente nel Donbass.

L’Italia tra aiuti e diplomazia: Tajani traccia la linea

Mentre il conflitto si accende, l’Italia non resta a guardare. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha messo in chiaro la posizione del governo: l’Italia non ha mai dichiarato guerra alla Russia. “Difendere l’Ucraina è un conto, attaccare la Russia è un altro”, ha affermato senza mezzi termini. L’obiettivo di Roma rimane chiaro: supportare Kiev nel proprio diritto alla difesa, ma senza oltrepassare la linea rossa dell’aggressione. E proprio su questa linea l’Italia continua a muoversi, in bilico tra l’esigenza di sostenere l’Ucraina e l’urgenza di trovare una via diplomatica.

Da mesi, la comunità internazionale cerca di spingere la Russia a mettere fine alla guerra attraverso negoziati politici. Tajani ha parlato degli sforzi della Svizzera, che si è proposta come mediatore per aprire un canale di dialogo tra Mosca e Kiev. In Italia e in Europa c’è chi spera che questi colloqui possano prendere piede e allentare la morsa del conflitto. Ma il tempo stringe e la diplomazia sembra arrancare, mentre la guerra continua a macinare vittime e a devastare intere regioni.

Scholz e l’incursione segreta: il ruolo della Germania nel conflitto

Sul fronte europeo, anche la Germania è stata coinvolta in una questione spinosa. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha rivelato che l’Ucraina ha agito senza informare Berlino riguardo all’incursione militare del 6 agosto nella regione di Kursk. Una mossa che non è certo piaciuta alla Germania. Nonostante questo, Scholz ha ribadito che il sostegno all’Ucraina rimane saldo, con Berlino in prima fila nel fornire aiuti.

Dove vuole arrivare Zelensky

Volodymyr Zelensky non sta semplicemente cercando di difendere l’Ucraina: sta giocando una partita complessa, dove la posta in gioco è il futuro geopolitico del suo Paese e, in fondo, dell’intera Europa. Le incursioni nel Kursk, condotte nel più stretto riserbo, dimostrano chiaramente che Zelensky non ha intenzione di piegarsi né di attendere passivamente il supporto occidentale. Il presidente ucraino è determinato a sorprendere Mosca e a colpire quando meno se lo aspettano, anche a costo di lasciare i suoi alleati all’oscuro fino all’ultimo momento. Questa riservatezza, condivisa solo con il comandante Oleksandr Syrskyi, mostra quanto siano elevate le sue ambizioni: non si accontenta di resistere, vuole ribaltare il fronte e dettare lui le condizioni della guerra.