Avvocato, difensore dei diritti civili, sostenitore della non violenza e del dialogo, ha passato gran parte della sua vita in carcere e una volta libero seppe portare il Sudafrica in una nuova fase della sua storia in pace.
Nelson Mandela
Nelson Mandela è stato un simbolo della lotta alla segregazione razziale in Sudafrica, fino a diventare presidente del Paese nel 1994.
BIOGRAFIA
Nelson Rolihlahla Mandela è stato un politico e attivista sudafricano e primo presidente sudafricano non bianco. La biografia di Mandela è densa di avvenimenti importanti, specie per il suo contributo al contrasto dell’apartheid.
Nasce il 18 luglio 1918 a Mvezo, un piccolo villaggio del Sudafrica nella provincia del Capo Orientale, figlio di un capo della tribù Thembu.
Nel 1940, quando aveva ventidue anni, insieme a suo cugino Justice gli fu imposto l’obbligo di sposare una ragazza scelta dal capo della tribù Thembu Dalindyebo visto il suo status di figlio di un monarca. Entrambi per sottrarsi al matrimonio combinato scapparono in direzione della città di Johannesburg.
Qui Mandela si iscrisse al Fort Hare University College, un’università per gente nera, ma venne espulso per aver partecipato a uno sciopero studentesco. Successivamente frequentò l’University of Witwatersrand Law School laureandosi in giurisprudenza, nel 1943.
Questi furono gli anni in cui Mandela si avvicinò al Congresso Nazionale Africano (ANC), un movimento anti-apartheid che lottava per i diritti dei neri sudafricani.
Pochi anni dopo, nel 1944 Nelson Mandela, Walter Sisulu e Oliver Tambo crearono la Lega giovanile dell'ANC, che aveva lo scopo di assicurare un ricambio generazionale e l'inizio di un forte impegno per la non violenza.
Nel 1948, con la salita al potere del Partito Nazionale, promotore di una politica di segregazione razziale, Mandela entrò nell’esecutivo dell’ANC.
CARRIERA
La carriera politica di Nelson Mandela è stata ricca ed estremamente ricca di eventi.
Nel marzo 1950, Nelson Mandela fu eletto presidente nazionale della Lega giovanile dell'ANC. I quel ruolo si fece conoscere per la forte campagna di resistenza alle politiche razziste del governo sudafricano.
Nel 1955 ebbe un ruolo fondamentale nell’assemblea popolare che portò all’adozione della Carta della libertà, un programma fondamentale della causa anti-apartheid.
Nello stesso periodo anni con Oliver Tambo fondò l'Ufficio legale Mandela e Tambo che forniva assistenza a basso costo alle donne e agli uomini di colore che non se la potevano permettere.
Il 5 dicembre 1956 fu arrestato con altre 150 persone con l'accusa di tradimento. Il processo durò fino al 1961 e tutti furono assolti.
Nel marzo del 1960, dopo il massacro di Sharpeville (durante il quale morirono 70 persone uccise dalla polizia) e l’interdizione dell'ANC e di altri gruppi anti-apartheid, Mandela e i suoi colleghi militanti iniziarono ad appoggiare la lotta armata.
Nel 1963 Nelson Mandela venne arrestato e condannato per sabotaggio e cospirazione contro il governo. Sconterà una pena di 27 anni, la maggior parte della quale a Robben Island. Durante questo periodo Mandela è diventato un simbolo vivente della lotta contro l'apartheid, con il motto “Free Nelson Mandela” (Nelson Mandela libero).
Più volte Mandela ha rifiutato la scarcerazione, che gli era stato offerta in cambio della rinuncia alla lotta armata. Passò la prigionia leggendo libri e poesie in due lingue, Afrikaner e inglese, senza togliersi mai la divisa con il numero 46664.
L'11 febbraio del 1990 il presidente sudafricano Frederik de Klerk, ordinò il rilascio di Nelson Mandela e la legalizzazione del suo partito.
Nel 1993, de Klerk e Mandela vinsero il Premio Nobel per la Pace “Per il loro lavoro per la risoluzione pacifica del regime di apartheid, e per aver gettato le basi per un nuovo Sudafrica democratico”.
Nel 1994 Mandela venne eletto presidente sudafricano da un voto con suffragio universale, fu il primo non bianco.
Nel 1999, a ottant’anni lasciò la vita politica, ma continuò la battaglia per il suo paese, iniziando la lotta contro un altro nemico: l’HIV. In quegli anni il virus aveva contagiato centinaia di migliaia di persone in Sudafrica.
VITA PRIVATA
Tre i matrimoni per Nelson Rolihlahla Mandela.
Il primo nel 1944 con Evelyn Mase, con la quale ha avuto quattro figli. Il matrimonio termina nel 1958 con il divorzio.
Nello stesso anno, sposa la politica e attivista sudafricana Winnie Madikizela. Da questa unione nascono altre due figlie, ma le vicissitudini, le battaglie e gli arresti di quel periodo portarono Mandela verso un altro divorzio nel 1996.
La terza moglie è stata Graça Machel, già vedova del presidente mozambicano Samora Machel. Sposata nel 1998 è rimasta al fianco di Mandela fino al 2013, anno della sua morte.
Durante i suoi ultimi anni di vita, e dopo il ritiro dalla vita pubblica, Mandela ha dedicato gran parte del suo tempo alla famiglia e alla sua fondazione, la Nelson Mandela Foundation.
ONORIFICENZE E PREMI
Onorificenze sudafricane
- Gran Mastro dell’ordine della Buona Speranza
- Ordine di Mapungubwe in Platino
Onorificenze straniere
- Compagno Onorario dell'Ordine dell'Australia (Australia)
- Cavaliere di I Classe dell'Ordine dei Monti Balcani (Bulgaria)
- Gran Cordone dell'Ordine Nazionale della Repubblica (Burundi)
- Compagno Onorario dell'Ordine del Canada (Canada)
- Collare d'Oro dell'Ordine olimpico (CIO)
- Ordine di José Martí (Cuba)
- Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca)
- Gran Cordone dell'Ordine del Nilo (Egitto)
- Ordine della Stella d'Onore dell'Etiopia Socialista (Etiopia)
- Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine della Rosa bianca (Finlandia)
- Membro Onorario dell'Ordine della Giamaica (Giamaica)
- Bharat Ratna (India)
- Gran Cordone dell'Ordine della Repubblica Islamica dell'Iran (Iran)
- Gran Commendatore del Cortesissimo Ordine del Lesotho (Lesotho)
- Cavaliere dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Lussemburgo)
- Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale del Mali (Mali)
- Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Azteca (Messico)
- Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia)
- Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Paesi Bassi)
- Cavaliere di I Classe dell'Ordine del Pakistan (Pakistan)
- Cavaliere dell'Ordine del Sorriso (Polonia)
- Gran Collare dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo)
- Membro Onorario dell'Ordine al Merito (Regno Unito)
- Balivo di Gran Croce del Venerabile Ordine di San Giovanni (Regno Unito)
- Grande Stella dell'Ordine della Stella dell'Amicizia tra i Popoli (Repubblica Democratica Tedesca)
- Ordine dell'Amicizia (Russia)
- Premio Principe delle Asturie per la cooperazione internazionale (Spagna)
- Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
- Medaglia d'oro del Congresso (Stati Uniti)
- Medaglia Presidenziale della Libertà (Stati Uniti)
- Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia)
- Gran Cordone dell'Ordine della Repubblica (Tunisia)
- Ordine di Jaroslav il Saggio di I Classe (Ucraina)
- Premio Lenin per la Pace (URSS)
- Premio Sakharov per la libertà di pensiero (Parlamento Europeo)
CURIOSITÀ
Il nomignolo Madiba, col quale molti si riferivano a Mandela, è stato il suo nome all’interno del clan di appartenenza, dell’etnia Xhosa, un gruppo di origine Bantu proveniente dall’Africa centrale e attualmente presente nella parte sudorientale del Sudafrica, soprattutto nella provincia del Capo Orientale. Il significato di Madiba avrebbe il valore di un titolo onorifico e di rispetto, adottato dai membri anziani della sua famiglia, che è diventato col passare degli anni sinonimo stesso del suo nome, tanto che anche le più alte personalità politiche mondiali lo hanno spesso chiamato così.
Dal 2010, il 18 luglio si celebra il Nelson Mandela International Day.
Mandela amava molto lo sport e lo ha usato come collante per la sua nazione. In particolare preferì quello che definiva “sport dei bianchi”: il rugby.
Sono almeno tre i film dedicati a lui: Il colore della libertà - Goodbye Bafana del 2007, Invictus del 2009 di Clint Eastwood, e Mandela - La lunga strada verso la libertà del 2013.
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