Alcune pensioni potrebbero subire una riduzione nei mesi di agosto, settembre, ottobre e novembre, e ciò dipenderà dall’esito della prossima dichiarazione dei redditi. Quando i pensionati presenteranno il modello 730, questo sarà cruciale per determinare l’esistenza di eventuali debiti fiscali da saldare. Se il pensionato dovesse risultare in debito con l’Agenzia delle Entrate, quest’ultima potrebbe procedere a ridurre direttamente l’assegno pensionistico a partire dal mese di agosto. Tale processo è noto come “conguaglio 730” e mira a recuperare eventuali somme dovute al Fisco senza richiedere ulteriori azioni da parte del contribuente.
Per chiarire il funzionamento, se la dichiarazione dei redditi rivela un debito, l’Agenzia delle Entrate recupererà l’importo dovuto trattenendo una parte direttamente dalla pensione del contribuente. Questo meccanismo è stato implementato per rendere più efficiente il recupero dei crediti fiscali e garantire il bilancio statale. È importante che i pensionati siano consapevoli di questa possibilità e che adottino eventuali misure preventive per gestire le proprie finanze di conseguenza.
L’obiettivo principale di questa procedura è garantire che il recupero dei debiti fiscali avvenga in modo tempestivo e senza richiedere ulteriori sforzi da parte del contribuente, consentendo così un flusso più fluido delle entrate fiscali per il bilancio statale.
Pensioni, perché gli importi potrebbero essere minori
Come ogni anno, se delle somme devono essere restituite dai pensionati all’Agenzia delle Entrate, si procede attraverso il recupero automatico delle stesse direttamente sull’assegno pensionistico. Visti però i nuovi termini e le scadenze relative alla presentazione del 730/2021, dopo l’emergenza Covid, cambia anche il periodo in cui il recupero avviene.
I dipendenti, i pensionati e altri soggetti individuati dal legislatore possono ricevere eventuali rimborsi fiscali direttamente dal datore di lavoro con la busta paga o dall’ente pensionistico con la pensione, utilizzando il modello 730 in luogo del modello Redditi. Lo stesso avviene, ma al contrario, quando ci sono somme a debito, del contribuente nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, attraverso un conguaglio automatico su busta paga o pensione.
Ora, con la proroga relativa all’invio della dichiarazione dei redditi a seguito dell’emergenza Covid – come sappiamo – sono stati estesi anche i termini relativi ai conguagli 730. Pertanto, se fino allo scorso anno il meccanismo prevedeva il recupero o il versamento delle somme entro il mese di agosto – ovvero entro due mesi dalla denuncia dei redditi – quest’anno le cose cambiano.
Pensioni, i tagli da agosto a novembre
Dal 10 maggio dipendenti e pensionati hanno accesso al 730 precompilato, con possibilità di invio dello stesso entro il 30 settembre 2021. Pertanto, rimborsi e recuperi delle somme sulle pensioni potranno avvenire a partire da agosto 2021. Di conseguenza, i pensionati che hanno presentato dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio 2021 potrebbero vedere gli importi del proprio assegno scendere – a seguito del conguaglio – a partire da agosto 2021.
Per tutti gli altri, invece, i termini slittano. Questo vuol dire che se per i 730 inviati entro il 31 maggio i conguagli avverranno entro agosto, per chi ha inviato la dichiarazione dei redditi entro il 31 settembre 2021 (termine ultimo per farlo) i conguagli verranno effettuati entro novembre 2021. L’arco di tempo in cui i pensionati potrebbero vedere il proprio assegno aumentare o diminuire, pertanto, sarà compreso tra agosto e novembre 2021.