Pensioni, proposta nuova modalità di anticipo (gratuito)

Pensione anticipata grazie al riscatto della laurea gratuito: la nuova proposta del Presidente Inps Pasquale Tridico per incentivare i giovani a continuare gli studi

Pubblicato: 26 Giugno 2022 10:31

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Anticipare la pensione grazie al riscatto della laurea è possibile: lo prevede l’Inps, con un meccanismo che implica il pagamento di una somma in denaro (equivalente alla copertura contributiva del periodo di formazione).

Le cose però potrebbero cambiare, grazie alla proposta di cui si è fatto portavoce Pasquale Tridico, Presidente dell’Istituto.

Riscatto della laurea: come funziona

Il riscatto del corso di laurea è un istituto che permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi. Il servizio è rivolto a tutti coloro che abbiano conseguito il diploma di laurea o titolo equiparato (a patto quindi che abbiano portato a termine il percorso di studi).

Si possono riscattare:

  • i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;
  • i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;
  • i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
  • i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
  • i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.

I periodi che non danno possibilità di riscatto sono quelli:

  • di iscrizione fuori corso;
  • già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto che sia non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa.

Nelle ipotesi di riscatto di laurea richiesto da soggetti inoccupati (che possono esercitare questa possibilità) l’onere è costituito dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile annuo degli artigiani e commercianti moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), vigente nell’anno di presentazione della domanda.

Riscatto della laurea gratuito: quanto costa oggi anticipare la pensione tramite questo metodo

Oggi il riscatto della laurea ai fini pensionistici non è gratuito, ma prevede il versamento di un contributo all’INPS, in apposita evidenza contabile separata del Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti (FPLD), rivalutato secondo le regole del sistema contributivo, con riferimento alla data della domanda.

L’onere di riscatto dei periodi del corso di studi universitario è determinato con le norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.

Quindi, se i periodi oggetto di riscatto si collocano nel sistema retributivo, l’importo della somma da versare varia in rapporto a fattori quali l’età, il periodo da riscattare, il sesso e le retribuzioni percepite negli ultimi anni. Il costo dell’operazione comportante il calcolo della riserva matematica viene a identificarsi con il capitale di copertura corrispondente alla quota di pensione che a seguito del riscatto risulta potenzialmente o effettivamente acquisita dall’interessato (beneficio pensionistico).

Relativamente ai periodi da riscattare per i quali la relativa quota di pensione andrebbe calcolata con il sistema contributivo, invece, il corrispondente onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto, nella misura prevista per il versamento della contribuzione obbligatoria dovuta alla gestione pensionistica dove opera il riscatto stesso. La retribuzione cui va applicata la predetta aliquota contributiva è quella assoggettata a contribuzione nei 12 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda ed è rapportata al periodo oggetto di riscatto.

La retribuzione presa a base di calcolo dell’onere e rapportata al periodo riscattato è accreditata sulla posizione del soggetto, collocandosi temporalmente in corrispondenza dei periodi oggetto di riscatto. Ai fini del calcolo della pensione (qui la simulazione), la rivalutazione del montante individuale dei contributi afferente ai periodi oggetto di riscatto ha effetto dalla data di presentazione della domanda.

Per il 2022 il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dai commercianti è pari a 16.243 euro. A questo importo va applicata l’aliquota del 33%. Quindi, per le domande presentate nel corso del 2022, il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.360,19 euro.

La proposta di Tridico, invece, vuole introdurre un nuovo sistema, che potrebbe incentivare i giovani a studiare, consapevoli del fatto che un giorno il periodo passato all’Università potrebbe essere valido ai fini contributivi (proprio come un lavoro), senza richiedere somme aggiuntive per il riconoscimento dello stesso.

“C’è da fare un intervento importante che ovviamente necessita di risorse importanti, quello della copertura di quel periodo formativo su base contributiva in modo che si possa, come avviene in Germania, riscattare la laurea in modo gratuito” ha spiegato lo stesso nel corso del Festival del Lavoro a Bologna. Il primo nodo da sciogliere, però, resta quello delle risorse. Questa nuova modalità di riscatto ai fini pensionistici costerebbe allo Stato circa 4-5 miliardi all’anno.

E in un periodo di grandi ristrettezze economiche, crisi e carenza di risorse, forse potrebbe non essere così semplice trovare i fondi necessari.

Riscatto della laurea: come fare domanda

Intanto, a oggi, il cittadino laureato che vuole presentare la domanda di riscatto online all’INPS può farlo attraverso il servizio dedicato. Il pagamento dell’onere si effettua utilizzando l’Avviso di pagamento pagoPA.

Si ricorda, a tal proposito, che è possibile stampare gli Avvisi di pagamento pagoPA attraverso il Portale dei Pagamenti, accedendo tramite le proprie credenziali di autenticazione dal seguente percorso: Prestazioni e servizi> Servizi > Portale dei pagamenti > Riscatti Ricongiunzioni e Rendite > Entra nel servizio. L’accesso al Portale dei Pagamenti è consentivo anche con il codice fiscale e il numero pratica indicato nel provvedimento inviato dall’Istituto.

In alternativa, si può richiedere l’invio tramite posta o email dell’Avviso di pagamento al Contact center chiamando al numero 803 164, gratuito da telefono fisso, oppure al numero 06 164164 da cellulare, con tariffazione stabilita dal proprio gestore.

Il versamento della relativa somma può avvenire online, tramite il servizio offerto dal sito INPS, oppure attraverso canali sia fisici che online di banche e altri Prestatori di Servizio di Pagamento.

Infine, il pagamento può essere rateale, anche mediante addebito diretto sul conto. È sufficiente recarsi nell’agenzia bancaria o nell’ufficio postale presso cui si ha il conto e compilare un modello SDD.