Secondo il report Istat sul mercato immobiliare, pubblicato il 19 dicembre 2024, sono aumentati i prezzi delle case in Italia.
Nonostante i segnali contrastanti nel primo trimestre del 2024, con alcuni settori, come quello abitativo, che continuano a risentire di una dinamica di rallentamento, le convenzioni notarili e i prezzi delle case registrano un aumento significativo, pari al 3,9% nel terzo trimestre del 2024.
I dati Istat sull’aumento dei prezzi delle case in Italia
Nel primo trimestre del 2024, l’andamento del mercato immobiliare italiano presenta una combinazione di segnali contrastanti. Da un lato, le transazioni immobiliari nel settore abitativo hanno registrato una flessione, con 210.233 convenzioni notarili di compravendita e atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari, in calo del 5,3% rispetto al trimestre precedente. Dall’altro lato, però, i prezzi delle abitazioni continuano a crescere, con un incremento del 3,9% su base nazionale nel terzo trimestre 2024, un dato che evidenzia una resilienza del mercato nonostante la contrazione delle compravendite.
Questa crescita dei prezzi è particolarmente significativa in alcune zone del paese. Per esempio, nelle Isole si è registrato un aumento dei prezzi delle abitazioni pari al 5,5%. Probabilmente perché le aree turistiche, e in particolare quelle insulari, stanno vivendo una domanda sostenuta, in parte grazie alla continua espansione del settore turistico. L’aumento dei prezzi in queste zone potrebbe essere legato non solo alla domanda stagionale, ma anche alla crescente ricerca di seconde case o investimenti immobiliari, che spingono i prezzi al rialzo.
Nonostante il rallentamento delle transazioni nel comparto abitativo, il mercato continua a essere caratterizzato da un forte dinamismo nei prezzi. In particolare, la contrazione delle compravendite nelle zone del Nord-est (-8,6%), del Nord-ovest (-5,6%) e al Sud (-3,7%) segnala una difficoltà nel mercato residenziale, probabilmente influenzata dalla minore accessibilità economica legata agli alti tassi di interesse e ai mutui più costosi.
L’andamento del settore economico
Nel settore economico, le transazioni immobiliari hanno mostrato un andamento diverso, con una crescita complessiva del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento è stato particolarmente forte nel Nord-est (+12%) e nelle Isole (+10%), dove si è registrato un forte interesse per le attività commerciali e gli investimenti economici. Al contrario, al Sud e nel Nord-ovest si sono registrate flessioni più contenute, rispettivamente del -0,3% e del +0,1%.
Un altro dato interessante riguarda i mutui e i finanziamenti in questo settore. Nel primo trimestre 2024, le convenzioni notarili per mutui e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono diminuite del 12% su base annua, proseguendo la tendenza negativa degli ultimi trimestri. Questo calo si è verificato in tutte le aree del paese, ma le Isole hanno mostrato una flessione meno marcata (-4,6%). La diminuzione nei mutui può essere attribuita a un periodo di incertezze economiche, con tassi di interesse ancora elevati che scoraggiano le nuove richieste di finanziamento.
Prospettive future
Guardando al futuro, i dati suggeriscono che il mercato immobiliare italiano sta attraversando una fase di transizione. Sebbene il numero delle compravendite immobiliari stia diminuendo, i prezzi continuano a crescere (in parte – come abbiamo visto – grazie a un aumento della domanda di immobili nelle aree più richieste, come le Isole). Tuttavia, il settore abitativo continua a mostrare segni di rallentamento, e la previsione è che la domanda possa continuare a essere moderata, almeno fino a quando i tassi di interesse non subiscano una riduzione significativa.
Questo tipo di crescita dei prezzi in un contesto di transazioni in calo implica una discrepanza tra domanda e offerta, che pare suggerire un comportamento predominante: gli acquirenti sono disposti a pagare di più per immobili in determinate aree, mentre in altre, magari meno richieste, la domanda sta rallentando.
La previsione che la domanda potrebbe rimanere moderata suggerisce che, almeno nel breve termine, non ci sarà un ritorno a tassi di crescita elevati nel settore residenziale, a meno che non si verifichi una riduzione significativa dei tassi di interesse, che renderebbe l’acquisto di case più accessibile e conveniente.
Di fatto, il mercato immobiliare italiano si trova in una fase di adattamento a nuove condizioni economiche e finanziarie.