Sospensione delle rate del mutuo per alluvione, proroghe e nuove misure per il Centro-Nord

La sospensione delle rate dei mutui arriva in seguito ai danni del maltempo e delle alluvioni: ecco in quali Regioni e Province sono stati sospesi i mutui

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Prevista la sospensione delle rate del mutuo causa maltempo e alluvione per una serie di territori. In alcuni casi si tratta di nuove istituzioni, mentre in altri casi si tratta di proroghe. L’Abi (Associazione Bancaria Italiana) ha diffuso una serie di circolari agli istituti di credito associati per segnalare la conversione in legge del Decreto legge dell’11 giugno 2024 n. 76 recante disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità.

I territori interessati

La lettera contiene i dettagli sulle proroghe e sulle nuove istituzioni in merito alle sospensioni delle rate dei mutui. Questi i territori interessati:

  • nelle Marche la sospensione dei mutui viene ulteriormente prorogata fino al 17 settembre 2025 in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal 15 settembre 2022;
  • in Friuli-Venezia Giulia la sospensione dei mutui viene prorogata di 12 mesi per gli eventi correlati al maltempo dal 13 luglio al 6 agosto 2023;
  • in Piemonte (limitatamente alla provincia di Cuneo) proroga di 12 mesi per gli eventi meteorologici che hanno flagellato il territorio giorno 6 luglio 2023;
  • in Emilia-Romagna (limitatamente alle province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio-Emilia) i mutui subiscono una proroga di 12 mesi per gli eventi atmosferici verificatisi dal 20 al 29 giugno 2024;
  • in Veneto proroga della sospensione dei mutui di 12 mesi per gli eventi meteorologici verificatisi dal 13 luglio al 6 agosto 2023;
  • in Lombardia proroga di 12 mesi ai mutui per gli eventi meteo verificatisi dal 4 al 31 luglio 2023.

Le comunicazioni dell’Abi fanno seguito alle ordinanze della Protezione Civile tramite le quali si fa esplicito riferimento all’accordo sottoscritto dall’associazione bancaria e dalle associazioni dei consumatori per assicurare tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali. L’ordinanza è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Con la pubblicazione in Gazzetta sarà possibile per le banche dare corpo alla richiesta dell’Abi di dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui per i territori interessati.

Come richiedere la sospensione del mutuo

I titolari di mutui relativi a edifici sgomberati, oppure relativi a immobili adibiti ad attività commerciali ed economiche (anche agricole) svolte nei medesimi edifici devono presentazione una autocertificazione contenente i dettagli relativi ai danni subiti. L’autocertificazione deve essere redatta ai sensi del Dpr n.445 del 28 dicembre 2000 e successive modificazioni e integrazioni. Si può chiedere alla propria banca la sospensione delle rate dei mutui, optando tra l’intera rata o la sola quota capitale. L’agevolazione si applica fino all’agibilità o all’abitabilità dell’immobile in questione, e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza.

Le comunicazioni delle banche

La procedura prevede che entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza le banche e gli intermediari finanziari informino i mutuatari, almeno tramite un avviso esposto in filiale e pubblicato sul proprio sito internet.

L’avviso conterrà la possibilità di chiedere la sospensione delle rate con i nuovi tempi di rimborso e i costi dei pagamenti sospesi calcolati in base a quanto previsto dall’accordo del 18 dicembre 2009 tra l’Abi e le associazioni dei consumatori in tema di sospensione dei pagamenti, nonché il termine, non inferiore a 30 giorni, per l’esercizio della facoltà di sospensione.

Se l’istituto o l’intermediario che hanno erogato il mutuo non forniranno le informazioni del caso, la legge li costringe a sospendere ogni pretesa nei confronti dei mutuatari fino al 22 luglio 2025, senza oneri aggiuntivi per le rate in scadenza entro tale data.