Mutui, surroga sempre più diffusa: riguarda oltre 4 prestiti concessi su 10

La surroga del mutuo viene scelta nel 43% dei casi. Il mercato ha ricevuto una spinta dopo il taglio dei tassi della Bce. Il tasso fisso vince di gran lunga sul variabile

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 6 Agosto 2024 12:09

Il taglio dei tassi di interesse, effettuato a giugno dalla Bce, ha dato sprint al mercato dei mutui: le banche hanno reagito introducendo nuove offerte. Sul tasso fisso si è passati, mediamente, da offerte attorno al 2,5% nel primo trimestre al 2,2% nel secondo trimestre 2024. Il mercato dei mutui ha segnato un +1,9% nel primo trimestre 2024 e un +3,4% nel primo semestre, rispetto agli stessi periodi del 2023. Ma è la surroga che restituisce vivacità al panorama dei prestiti per l’acquisto casa.

È il dato che emerge dal monitoraggio della Bussola Mutui Crif di MutuiSupermarket.it. La domande di surroga del mutuo, nel secondo trimestre 2024, riguardano il 43% del totale dei finanziamenti. Un salto in avanti, dopo quattro trimestri consecutivi di contrazione. Lo scorso anno la domanda di surroga aveva toccato quota 36% del totale delle richieste nel periodo gennaio-marzo, per poi crollare al 22% nel periodo ottobre-dicembre.

Il mutuo a tasso fisso è il preferito

Anche l’importo medio dei mutui è cresciuto leggermente (+1,0%), arrivando a 145.687 euro. Il report mostra poi come anche nel secondo trimestre del 2024 chi compra casa si orienta, per un nuovo mutuo, verso il tasso fisso con una preferenza plebiscitaria del 99% dei casi.

Le simulazioni

Questa la situazione, secondo il rapporto, per il miglior tasso fisso medio nel primo trimestre 2024 relativamente a un mutuo a 20 anni di 140.000 euro finalizzato all’acquisto di un immobile del valore di 220.000 euro, ipotizzando che il richiedente abbia 35 anni:

  • nel primo trimestre 2024 si poteva ambire a un tasso del 2,56%, con una rata mensile fissa di 632 euro;
  • nel secondo trimestre 2024 la situazione cambia, con un tasso fisso medio che cala al 2,22% e una rata mensile di 608 euro.

“Privati e famiglie sembrano ancora oggi adottare un atteggiamento cauto e attendista relativamente al progetto casa, giudicando i tassi attuali di offerta ancora troppo elevati. Coerentemente, la percentuale di compravendite residenziali effettuate grazie all’assistenza di nuovi mutui casa rimane al 39% sul primo trimestre 2024 contro un 50% medio registrato prima dell’avvio del caro tassi di metà 2022”, questo il commento di Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it.

Valori di mercato in crescita

Il report mostra, poi, come il prezzo al metro quadro per gli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario registri un incremento nel secondo trimestre 2024 arrivando a quota +2,5%, rispetto al secondo trimestre 2023. Gli immobili usati registrano un incremento del prezzo al metro quadrato pari al +2,9% mentre gli immobili nuovi viaggiano a quota +4,2%. Il mercato, in sostanza, premia gli edifici più recenti e con più alte prestazioni energetiche. Per gli immobili ristrutturati la crescita è più contenuta: +2,2%.

Mutui case green

Ma per il prossimo futuro il mercato dei mutui risentirà pesantemente anche della nuova coscienza ecologica. Simone Capecchi, Executive Director di Crif, commenta a proposito: “Un elemento che in prospettiva condizionerà ulteriormente lo sviluppo del mercato è la direttiva “Case Green” che, approvata dal Parlamento Europeo lo scorso marzo, pone degli obiettivi di efficientamento degli immobili per il 2035, con target intermedi da raggiungere nel 2030″.