Comprare casa è il sogno di molti, ma con i prezzi degli immobili e i tassi dei mutui alle stelle, non è per tutti. In Italia, il reddito medio delle famiglie è di 35.995 euro all’anno, circa 2.999 euro al mese. Ma con queste cifre, cosa ci si può permettere davvero? Una casa in periferia o un bilocale in città?
L’Ufficio studi di Tecnocasa ha provato a dare una risposta, facendo i conti in tasca agli italiani. Se si guadagna circa 36.000 euro all’anno, ci si può permettere un mutuo per una casa da 220.000 euro, con una rata mensile di 900 euro. Ma attenzione: per iniziare si ha bisogno di almeno 50.000 euro da parte per l’anticipo e le spese accessorie. E non è finita qui. Vediamo quanto costa davvero comprare casa in Italia e cosa ci si può permettere con uno stipendio medio.
Quanto possono spendere le famiglie?
Quanto si spende davvero per comprare casa se in famiglia si guadagna circa 36.000 euro all’anno? Secondo Tecnocasa, con questo reddito ci si può permettere un mutuo per una casa dal valore massimo di 220.000 euro.
Questo solo se:
- la rata mensile non supera il 30% dello stipendio, cioè circa 900 euro al mese;
- si riesce a ottenere un mutuo a 25 anni con un tasso d’interesse del 3,70%;
- si ha da parte almeno il 20% del valore della casa per l’anticipo, cioè circa 44.000 euro per una casa da 220.000 euro.
Ma non basta avere solo l’anticipo. Comprare casa significa anche affrontare spese accessorie come il notaio, l’agenzia immobiliare e le imposte di acquisto. Alla fine, tra anticipo e spese varie, ti servono tra 50.000 e 60.000 euro di risparmi per iniziare.
Quali sono le spese iniziali per comprare casa?
L’anticipo non basta per comprare casa. Ci sono molte spese accessorie di cui tener conto. Per esempio l’anticipo del 20% sul valore dell’immobile. Per una casa da 220.000 euro, come abbiamo detto, serve avere circa 44.000 euro da parte.
Poi ci sono le spese di istruttoria, perizia e apertura del mutuo. Queste possono variare tra 1.500 e 3.000 euro a seconda della banca. Tra le altre spese, ci sono le imposte di acquisto:
- per la prima casa da privato l’imposta di registro è al 2% sul valore catastale dell’immobile;
- per la prima casa da impresa (nuova costruzione) l’Iva è al 4% sul prezzo di vendita.
Aggiungiamo al calcolo anche le spese notarili (dai 2.000 ai 4.000 euro in base al valore dell’immobile) e la provvigione dell’agenzia immobiliare. Di solito questa è del 2-4% del valore dell’immobile, quindi tra 4.400 e 8.800 euro per una casa da 220.000 euro.
In pratica, tra anticipo e spese varie, servono circa 50.000-60.000 euro prima ancora di iniziare a pagare il mutuo. Se si hanno meno di 36 anni, ci sono agevolazioni e mutui specifici. Per esempio si può richiedere un mutuo al 100%, cioè senza dover anticipare il 20% del valore della casa. Inoltre, ci sono incentivi fiscali per la prima casa, come l’esenzione dall’imposta di registro o dall’Iva.
Dove comprare casa: i prezzi medi in Italia
Usiamo ancora l’esempio del valore da 220.000 euro. Che casa si può comprare? Dipende tutto dalla città. In Italia, il prezzo medio delle abitazioni è di 1.821 euro al metro quadro, ma i prezzi variano molto da una città all’altra.
Vediamo l’esempio di alcune città:
- a Milano i prezzi sono tra i più alti – con 220.000 euro ci si può permettere un bilocale in periferia o un appartamento più piccolo in zona semicentrale, dove i prezzi vanno da 4.400 a 5.400 euro al metro quadro;
- a Roma c’è più scelta – con 220.000 euro si può acquistare un bilocale in periferia o un trilocale in zona meno centrale;
- a Napoli i prezzi sono più bassi rispetto al Nord Italia – si può acquistare un trilocale in semicentro o una casa più grande in periferia, con valori tra 2.000 e 3.000 euro al metro quadro;
- a Palermo i prezzi sono ancora più accessibili – con 220.000 euro si può comprare un appartamento di 150-200 mq in periferia o una casa più piccola in centro, dove i prezzi vanno da 1.000 a 1.500 euro al metro quadro.