Casa, quanto deve guadagnare una persona single per potersela permettere

Secondo i dati, una persona single spende il 50% in più rispetto a una coppia e questo rende ancora più difficoltoso potersi permettere una casa

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Acquistare un’abitazione nelle principali città italiane può rappresentare un sogno irraggiungibile per molti. Secondo un’analisi di Immobiliare.it Insights, un reddito netto di 3.500 euro mensili consente di comprare un trilocale a Roma, ma solo un bilocale a Milano. Nella città lombarda, infatti, per un trilocale occorre un reddito superiore ai 5.500 euro al mese, una cifra fuori portata per la maggior parte degli acquirenti.

Inoltre, vivere da soli, secondo l’analisi della Coldiretti, comporta un costo della vita quasi raddoppiato (+86%) rispetto a quello pro capite di una famiglia tipo di tre persone, una situazione aggravata ulteriormente dall’inflazione. Questo studio, basato sui dati Istat del 2022, mette in evidenza le difficoltà economiche anche nel comprare casa.

Le differenze di accessibilità tra Roma e Milano

L’indagine di Immobiliare.it Insights ha calcolato il reddito netto necessario per acquistare appartamenti di varie tipologie nelle due metropoli. A Milano, solo il 52% dei bilocali è accessibile con il reddito medio di una coppia di lavoratori, mentre a Roma la percentuale sale al 70%. Per quanto riguarda i trilocali, a Milano solo il 16% è accessibile, contro il 40% nella Capitale.

La situazione è ancora più critica per gli immobili nuovi o in costruzione. A Milano, solo il 25% degli immobili nuovi è accessibile, mentre a Roma quasi la metà (48%) è alla portata di chi guadagna circa 3.200 euro netti al mese. Nella città lombarda, per lo stesso tipo di immobile, servono quasi 2.500 euro in più.

Vivere da soli in Italia: quanto costa ai single

In Italia, vivere da soli comporta una spesa notevolmente superiore rispetto a vivere in coppia o in famiglia. Secondo i dati di Moneyfarm, una persona che vive da sola spende in media quasi il 50% in più rispetto a una coppia e il 90% in più rispetto ai singoli componenti di una famiglia. Questo rende comprensibile perché molti giovani under 30 siano riluttanti a lasciare la casa dei genitori.

Oltre 8 milioni di persone vivono da sole in Italia e un single spende in media circa 800 euro al mese solo per casa, cibo e utenze. Il costo della casa per chi vive da solo è tra il 47% e l’87% in più rispetto a coppie e famiglie. Nelle grandi città, vivere da soli in affitto può costare più di 600 euro per una stanza.

Le principali voci di spesa per chi vive da solo includono l’abitazione, sia in affitto che in acquisto. La spesa media per vivere in affitto da soli è di circa 400 euro al mese a livello nazionale, con picchi superiori a 600 euro nelle grandi città come Milano. Comprare un monolocale o un bilocale è più costoso a causa del prezzo al metro quadro più elevato. Le spese aggiuntive includono commissioni di agenzia, spese di registrazione e caparra, che di solito equivale a due mensilità.

La rata mensile di un mutuo è una delle voci più significative nel bilancio di un single, influenzata dai tassi di interesse in aumento. Le spese condominiali variano in media intorno ai 100 euro al mese e il riscaldamento centralizzato è generalmente più conveniente a livello di efficienza. Altre spese includono utenze di luce e gas, internet e telefono, spese alimentari e trasporti. I rincari delle bollette possono influire notevolmente sul bilancio e i costi di benzina, bollo e assicurazione auto pesano di più sui single.

La pressione del mutuo sugli stipendi

Per i single che cercano casa, la pressione del mutuo sullo stipendio supera spesso il 30%, considerato il limite massimo sostenibile. A Roma, solo il monolocale è mediamente accessibile con una pressione del 34%, mentre per i bilocali e trilocali la pressione sale rispettivamente al 46% e al 64%.

A Milano, la situazione è ancora più critica, con il mutuo per un monolocale che richiede il 40% dello stipendio e il 56% per un bilocale. I trilocali sono fuori portata, richiedendo oltre il 90% del reddito.

Le coppie e il mercato immobiliare

Le coppie se la cavano meglio rispetto ai single. A Roma e Milano i monolocali risultano accessibili con una pressione sul reddito rispettivamente del 19% e 21%. I bilocali richiedono una pressione del 26% a Roma e del 31% a Milano. I trilocali restano inavvicinabili per molte coppie, con una pressione superiore al 35% a Roma e al 50% a Milano.

Quanti anni servono a un single per comprare casa nelle città italiane

Un’analisi condotta dall’ufficio studi del Gruppo Tecnocasa ha rivelato che acquistare una casa a Milano richiede ben 13,4 annualità di stipendio. Con un prezzo medio di 4219 euro al metro quadro, il capoluogo lombardo si conferma la città più cara d’Italia per il mercato immobiliare.

Milano è seguita da Roma, dove sono necessarie 9,5 annualità, e Firenze con 9,2 annualità. Al contrario, le città più economiche in termini di anni di stipendio necessari per comprare casa sono Palermo e Genova, con rispettivamente 3,6 e 3,5 annualità. A Palermo il prezzo medio per metro quadro è di 1146 euro, mentre a Genova è di 1114 euro. Altre città come Bologna (8,3 annualità), Napoli (7,5), Bari (5,6), Verona (5,4) e Torino (5,2) si collocano in una fascia intermedia.

Il caso di Genova

Il minimo storico delle annualità richieste per acquistare una casa è stato registrato a Genova nel 2020, con soli 3,3 anni di stipendio necessari. Questo dato riflette la significativa perdita di valore delle abitazioni che la città ha subito a partire dal 2007.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’attuale periodo non è il più difficile per acquistare una casa in Italia. Nel 2007, per esempio, i prezzi delle abitazioni erano al loro massimo storico, richiedendo poco più di 10 anni di stipendio. In quel periodo, Roma era la città più costosa, con 14,8 annualità necessarie, seguita da Milano con 14. Tuttavia, dal 2019 Milano ha superato Roma, richiedendo 11 anni di stipendio per acquistare una casa, un trend che si è ulteriormente accentuato con il passare degli anni.

Dove conviene cercare casa a Roma e Milano

A Milano, chi cerca un bilocale dovrebbe considerare i quartieri di Bisceglie-Baggio-Olmi, Ponte Lambro-Santa Giulia, Cimiano-Crescenzago-Adriano e Forlanini, dove il reddito netto mensile necessario è di circa 2.000 euro. Per un trilocale, l’unica zona accessibile è Bisceglie-Baggio-Olmi, con un reddito necessario di poco superiore ai 3.000 euro al mese.

A Roma, i quartieri più accessibili per chi cerca un bilocale sono Ponte di Nona-Torre Angela, Lunghezza-Castelverde, Bufalotta-Casal Monastero-Settebagni, Borghesiana-Finocchio e Casal Lumbroso-Massimina-Ponte Galeria, tutti con il 100% dell’offerta accessibile. Per i trilocali, le zone più convenienti sono Borghesiana-Finocchio, Lunghezza-Castelverde, Ponte di Nona-Torre Angela e Labaro-Prima Porta-Valle Muricana, con redditi necessari tra i 1.800 e i 2.600 euro al mese.