Lo stilista imprenditore Enzo Fusco racconta la sua Ten c.

Il patron della holding FGF Industry punta sull’alta qualità dei tessuti per il suo brand Ten c.

Foto di Paolo Gelmi

Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

Un imprenditore ma ancora prima uno stilista. La storia di Enzo Fusco parte dalla tradizionale gavetta iniziando la sua carriera a Torino come commesso e poi vetrinista in un negozio di moda. In un secondo tempo inizierà a disegnare abiti ,che sono la sua più grande passione, intraprendendo in breve tempo collaborazioni con alcuni importanti brand nazionali ed internazionali come Kenzo, Armani, Versace, Moschino e Yves Saint Laurent per citarne alcuni.

La svolta imprenditoriale arriverà con la collaborazione con il famosissimo brand di denim degli anni 80 “Americanino” ,che lo porterà a spostarsi da Torino al Veneto, dove vive attualmente. Nel 1998 fonda la FGF Industry una Holding che si muove nel settore moda con sede nel vicentino, ma la sede operativa si trova nel padovano, dove ha ristrutturato una villa del 700 facendola diventare anche sede creativa del suo team; una società la FGF Industry gestita insieme alla sua famiglia, la moglie Silvana Sattanino, la figlia Federica Fusco ed il genero Giuseppe D’Amore che ricopre la carica di CEO. La svolta per la sua società arriva con il marchio americano Blauer ,una scommessa vincente per lo stilista/imprenditore Fusco. FGF Industry ha al suo interno oltre al marchio Blauer anche Ten c, BPD e Blauer HT per offrire a buyer e consumatori un catalogo completo e variegato. Quest’azienda ,in pieno stile Fusco , punta tutto sulla ricerca dei materiali e sullo stile, con una spasmodica dedizione per le materie prime e le sue molteplici applicazioni.

Per questa occasione abbiamo incontrato Enzo Fusco, per concentrarci insieme a lui su Ten C ,il luxury brand di capispalla e maglieria, diventato famoso per i suoi iconici parka, che anno dopo anno insieme agli altri brand del gruppo sta dando grandi soddisfazione alla FGF Industry conquistando molti mercati stranieri. Tra questi vediamo spiccare la Spagna, Svezia, Germania, Polonia, Regno Unito e quasi tutto il resto d’Europa intraprendendo operazioni commerciali importanti e di successo con mercati più lontani e storicamente più ostici come quelli giapponesi, americani, canadesi e coreani.

ten c

Qual è l’identità stilistica di Ten c?
L’identità stilistica di Ten c è determinata da accurate scelte di design, di materiali premium, di dettagli di costruzione e scelta di tessuti speciali che, mischiati tra di loro, rendono ognuno dei nostri modelli dei capi unici.

Dalle divise militari a capi d’abbigliamento casual chic, qual è la vostra filosofia?
Da sempre, con Ten c, abbiamo strizzato l’occhio al mondo delle uniformi, operando un repulisti estetico concentrato su una sartorialità quasi essenziale, ma di pregio; poche sono le concessioni allo streetwear, ma è sempre presente la volontà di incontrare la nostra identità per “trascinarla” in una memoria collettiva ben identificabile. Uno sguardo positivo ed innovativo che si può toccare con mano attraverso capi unici da poter indossare in qualsiasi occasione e sempre realizzati con materiali innovativi.

Quali sono i tessuti prediletti per le vostre collezioni?
Oltre l’ormai iconica microfibra, l’uso di tessuti di alta qualità e l’attenzione ai dettagli nella produzione dei nostri capi credo sia diventato asset. Ten c ha guadagnato notorietà per l’uso di tessuti tecnici e funzionali, spesso ispirati a materiali militari ed altamente performanti. Uno dei tessuti distintivi utilizzati da Ten c è  “Originai Japanese Jersey,” che è una versione personalizzata di un tessuto giapponese che migliora nel tempo e con l’uso.

Chi è l’uomo che veste Ten c?
L’uomo TEN C è generalmente colui che apprezza l’artigianato di qualità, un uomo appassionato di design classico che ama indossare la perfetta combo tra funzionalità e lunga durata.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?
La nostra forza è avere la possibilità di essere presenti in tutto il mondo, il Giappone, la Corea insieme all’Inghilterra sono, per ora, le piazze di maggior successo.

In tema di sostenibilità, come si sta muovendo il suo gruppo?
Nel limite di ciò che oggi è oggettivamente realizzabile ed attualizzabile e, nonostante molte idee che muovono il mondo dell’eco sostenibilità siano divisive, ci impegniamo già da più di dieci anni, in particolar modo nel brand BLAUER, nella realizzazione di capi, materiali, fodere, addirittura di piumini in cachemire riciclato, senza esserci mai fermati. Sebbene molti di questi tessuti abbiano un costo molto più elevato di quelli realizzati in modo classico, cerchiamo in maniera molto decisa di non far pagare questo rincaro al nostro consumatore finale, cercando di portarlo a fare delle scelte più consapevoli; per quanto ci riguarda continueremo ad investire ed a crederci fermamente.

Come coniuga le due figure, di stilista e imprenditore?
Non è sempre stato facile riuscire a coniugare ed a far vivere in armonia i due ruoli: ci sono dei giorni dedicati interamente alla fase creativa, dei giorni dedicati a concretizzare ogni idea attraverso grandi scelte e decisioni imprenditoriali: l’importante è riuscire a stare sempre sul pezzo!

 Quali sono le vostre Fiere di riferimento?
Il nostro riferimento principale è la piazza di Parigi, l’interesse è sempre attivo nei periodi delle fashion week. Oltre a Milano dove presentiamo le nostre collezioni Ten c durante la settimana della moda.

 Quali novità porterà la Collezione A/I 24?
Il focus, per quanto riguarda la collezione A/I, sarà senza dubbio sulla sperimentazione e l’introduzione in collezione di nuovi trattamenti, per la Spring Summer, invece, fibre naturali, tessuti cotonieri con aspetto tecnico saranno i protagonisti.

Ten c ha al suo interno un direttore creativo; da stilista affermato con una storia importante alle spalle, quale criterio ha usato per selezionare questa figura?
Ho sempre visto la figura del designer simile a quella di uno scrittore letterario che ha il compito di raccontare una storia, ispirandosi al passato, ma rendendola accattivante ed attuale, senza mai invalidare la sua essenza. Non ho mai creduto nella creatività a “tempo determinato” ecco perché, per il processo creativo, ci avvaliamo di un professionista come Alessandro Pungetti: lo conosco da molti anni, insieme abbiamo rilanciato C.P.Company e creato Ten c, è un uomo che condivide le mie idee, un uomo in grado di far scorrere, in modo intelligente, la storia di ciò che siamo riusciti a creare interpretandola in un modo sempre più consolidato, senza mai appesantirla o denaturalizzarla.