Meno nuove aperture e più fallimenti: la fotografia dell’ISTAT delle imprese italiane

Nel primo trimestre del 2022 sono 71mila le nuove imprese aperte in Italia: -8,6% rispetto alla fine del 2021. Crescono i fallimenti, ma è il secondo dato più basso degli ultimi 10 anni

Pubblicato: 17 Maggio 2022 15:28

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Redazione

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Calano le nuove attività e crescono i fallimenti pur segnando il secondo miglior risultato degli ultimi dieci anni. Questa è la fotografia scattata dai dati ISTAT sull’andamento delle imprese in Italia, in un quadro che vede sullo sfondo un mercato in forte difficoltà per via dell’inflazione, dell’aumento del costo dell’energia, della mancanza di materie prime e delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina.

Calano le nuove attività: -8,6% nel primo trimestre del 2022

Secondo i dati pubblicati a maggio da ISTAT, nel primo trimestre del 2022 si è verificato un calo della registrazione di nuove imprese – dato depurato dalla stagionalità – pari al -8,6% dopo il recupero del +5,4% dell’ultimo trimestre del 2021 .

L’inizio del 2022 è stato quindi segnato da un calo generalizzato anche se ci sono differenze tra i vari settori del mercato.
A pagare di più in questo periodo è stato ad esempio il settore dei trasporti, che ha registrato un -16,6% di nuove aperture. Difficoltà si sono registrate anche in settori che di fatto stanno crescendo grazie ai bonus: è il caso delle costruzioni che presentano un dato negativo del -12,9%. Poco distante si ferma anche il commercio con un -11,5% di nuove aperture.

In 3 mesi oltre 71mila nuove aperture

In termini assoluti, le nuove aperture di imprese nel primo trimestre del 2022 sono state 71.069, ben lontano dal dato peggiore registrato degli ultimi 10 anni: quello del secondo trimestre del 2020 quando le aperture totali erano state “solo” 46.566.
Il settore che spicca nel primo trimestre del 2022 per numero di aperture è quello delle costruzioni con 19.785 imprese avviate, anche se – come detto – il dato è decisamente in calo rispetto alle 22.727 del quarto trimestre del 2021.
In seconda posizione – sempre in termini assoluti – troviamo i Servizi finanziari, immobiliari, professionali, di supporto imprese, agenzie di viaggio con 16.535 nuove imprese.

Crescono i fallimenti, ma i dati rimangono buoni

Se i dati delle nuove imprese sembrano aver subito una forte rimbalzo rispetto alla crescita del quarto trimestre del 2021, come stanno andando i fallimenti?
In totale, nel primo trimestre del 2022 i dati destagionalizzati mostrano come i fallimenti siano stati 1.940.
Anche in questo caso si registra un peggioramento rispetto al quarto trimestre del 2021 quando ci si era fermati a 1.896. Nonostante il trend negativo, si tratta comunque del secondo miglior risultato almeno dal 2011. In genere, i fallimenti trimestrali sono infatti sempre stati sopra le 2.000 unità tranne nel secondo trimestre del 2020 quando – a causa del blocco dei licenziamenti e in generale del mercato erano stati solo 677. I settori con il più alto numero di fallimenti nel primo trimestre del 2022 sono stati il commercio all’ingrosso e dettaglio con 470 imprese che hanno chiuso e il settore delle costruzioni con 392.