Via alle assunzioni nelle Pa per gli under 24: il piano del Governo

Sono almeno 17mila i posti per giovani sotto i 30 anni, con particolare attenzione per gli under 24, che la Pubblica amministrazione si prepara a offrire dal 2024

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Nel corso del 2024, la Pubblica Amministrazione sta progettando di avviare un nuovo ciclo di assunzioni mirate, con un focus particolare sui giovani al di sotto dei 30 anni, con un’attenzione ancora più specifica rivolta agli individui al di sotto dei 24 anni. L’obiettivo primario di questa iniziativa è ridurre l’età media all’interno degli uffici, attualmente attestata oltre i 50 anni, per promuovere un ambiente lavorativo più dinamico e in linea con le nuove generazioni.

Secondo l’ultima relazione annuale della Ragioneria dello Stato, emerge che soltanto 180.000 dipendenti statali, su un totale di oltre 3 milioni, hanno un’età inferiore ai 30 anni.

Gli obiettivi del governo

Il quotidiano Il Messaggero riporta che sulla scrivania è già presente una bozza di decreto ministeriale che prevede l’allocazione del 10% del budget destinato alle assunzioni nei prossimi anni, almeno fino al 2026, per un rinnovamento generazionale negli uffici statali. Questa iniziativa potrebbe generare circa 17.000 nuove opportunità di lavoro, con la possibilità di ulteriori incrementi a livello comunale, dove il 20% dei fondi per le assunzioni potrebbe essere dedicato ai futuri dipendenti più giovani. In sintesi, si prospetta un provvedimento che potrebbe facilitare il passaggio diretto dai banchi dell’università alle scrivanie degli uffici, senza necessità di discutere una tesi.

Per agevolare questi nuovi ingressi, si prevede di adottare due strumenti finora poco utilizzati nella Pubblica Amministrazione, ma ampiamente impiegati nel settore privato: l’apprendistato e i contratti di formazione-lavoro. Dal punto di vista contrattuale, i nuovi dipendenti saranno integrati negli organici della Pubblica Amministrazione a partire dal primo livello di funzionari, con uno stipendio stimato di circa 1.700 euro. Dopo aver superato una selezione, il neodipendente otterrà un contratto a tempo determinato della durata di 36 mesi. Al termine di questo periodo, la trasformazione del contratto in un rapporto a tempo indeterminato sarà possibile a condizione di ricevere una valutazione positiva da parte del proprio dirigente.

I criteri di selezione

Il processo di selezione attribuirà un peso determinante sia ai voti universitari che alle esperienze professionali pregresse. In particolare, il voto “ponderato” conseguito durante gli esami avrà un ruolo significativo nel giudizio finale, rappresentando almeno il 25% del punteggio totale.

Gli avvisi per le posizioni disponibili saranno divulgati attraverso InPa, la piattaforma unica dedicata ai concorsi pubblici. Le prove di selezione comprendono un esame scritto, eventualmente strutturato come quiz a risposte multiple, seguito da un colloquio finale. Le selezioni saranno condotte a livello territoriale, anche in base alle convenzioni che gli enti pubblici potranno stipulare direttamente con le università più vicine e quelle delle regioni limitrofe.

Il risultato finale nelle fasi di selezione sarà notevolmente influenzato dalla media ponderata degli esami universitari del candidato. In situazioni di parità di punteggio, verrà data precedenza al candidato più giovane, seguito da coloro che possono vantare esperienze professionali pertinenti alla posizione oggetto di selezione. La valutazione complessiva terrà conto anche delle discipline affrontate durante il percorso universitario e della correlazione tra tali materie e le competenze richieste per la mansione in questione.

Questo sistema di reclutamento sarà attivo per un periodo di tre anni, perdurando sino alla fine del 2026. Durante questo arco temporale, l’obiettivo è garantire un processo selettivo equo e trasparente, promuovendo l’accesso di giovani talenti alle opportunità di impiego nella Pubblica Amministrazione.