Facebook elimina i ‘Mi Piace’: cosa cambia per le pagine di aziende e utenti

La scelta di Mark Zuckerberg coinvolgerà le pagine fan, comprese quelle delle aziende: cosa cambia e perché è stata presa questa decisione

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

La fine di un’era, almeno per chi su Facebook ha una pagina fan, aziende comprese. Mark Zuckerberg, infatti, ha deciso di eliminare uno dei pilastri del social network più famoso del mondo: via il tasto ‘Mi Piace‘. Questo continuerà a trovare spazio unicamente all’interno dei profili ordinari. Non una semplice cancellazione, sia chiaro, bensì una sostituzione. Al suo posto, infatti, spazio a un nuovo tasto, in linea con una visione differente, legata a Instagram, ovvero ‘Segui‘. Non una novità assoluta, dal momento che questa opzione era già presente. La vera svolta sta nel fatto che ora sarà l’unico modo previsto dal sistema per restare aggiornati sui contenuti pubblicati da una pagina.

Facebook elimina i 'Mi Piace': cosa cambia per le pagine di aziende e utenti
Fonte: Screenshot Facebook
Facebook elimina i ‘Mi Piace’: cosa cambia per le pagine di aziende e utenti

Facebook elimina i ‘Mi Piace’: cosa cambia per le pagine di aziende e utenti

Facebook ha deciso di eliminare il tasto ‘Mi Piace’ nelle pagine per un chiaro ed evidente motivo. Zuckerberg sta infatti provando in tutti i modi a ripensare al tipo di esperienza che viene garantito all’interno di queste sezioni del suo social. Per evitare che la piattaforma muoia, provando a garantirle un futuro nello scenario attuale e futuro online, occorre avere il coraggio di progredire. Il problema di fondo, però, è che il pubblico che per la maggior parte resta ancorato a Facebook non è giovanissimo. Il solo fatto d’aver imparato a usare la piattaforma è notevole. Spingerli a cambiare abitudini potrebbe essere un problema. Dietro questa operazione c’è Asad Awan, responsabile della sezione Public Connections and Monetization di Facebook. Il suo obiettivo è quello di  slegare il voler seguire una pagina dall’esserne fan.

Nel senso che, per restare aggiornato, un utente potrebbe per esempio voler seguire un esponente di un partito che non voterebbe mai, ma su cui vorrebbe sempre essere informato senza essere legato ufficialmente dal ‘Mi Piace’, che lo renderebbe un ‘fan’ agli occhi degli altri utenti.

Sin dalla nascita delle pagine Facebook, i ‘Mi Piace’ servivano per caricare nella home dell’utente ‘fan‘ i contenuti di quelle stesse pagine. E, ovviamente, più ‘Mi Piace’ aveva una pagina, più era appetibile anche dal punto di vista del marketing.

Facebook, via i ‘Mi Piace’: resta solo la funzione ‘Segui’

Ma dopo l’arrivo del testo ‘Segui’ è cambiato tutto: questa funzione ha consentito infatti di seguire gli aggiornamenti di una pagina senza esplicitarne il gradimento connesso a un tasto significativo come il ‘Mi Piace’.

I social media manager degli account aziendali sono andati in confusione, almeno all’inizio, dato che il numero dei fan/Mi Piace non corrisponde praticamente mai a quello dei follower/Segui: ed essendo due dati difformi, non si è mai determinato con certezza quale fosse il più importante.

Facebook ha infatti spiegato che l’eliminazione dei ‘Mi Piace’, e il conseguente focus sui follower, semplifica il modo in cui le persone si connettono con le loro pagine preferite. Diversamente dai like, infatti, i follower sono utenti che desiderano ricevere aggiornamenti dalle pagine: ciò – secondo il social network – aiuterà le figure pubbliche ad avere una rappresentazione più forte della loro fan base.