Dal 28 febbraio bollette più salate per questi telefoni: chi paga di più

Alcuni clienti di un noto operatore telefonico vedranno aumentare i costi dei loro piani tariffari: ecco chi sono coloro che pagheranno di più ogni mese

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Dal 28 febbraio alcuni clienti Tim vedranno ingenti aumenti nella la loro bolletta. La nota compagnia telefonica, infatti, ha applicato la prima rimodulazione tariffaria del 2022, che aveva già provveduto ad annunciare qualche settimana fa. Ma chi pagherà di più? E di quanto aumenterà il costo mensile del proprio piano tariffario? È possibile evitare i rincari? Ecco le risposte alle domande più frequenti.

Rincari dal 28 febbraio: chi dovrà pagare di più

In primis è opportuno specificare che il primo aumento delle tariffe di questo 2022 deciso da Tim non riguarderà tutti i clienti, visto che ha a che fare con offerte e pacchetti che sostanzialmente non sono più presenti nelle promozioni del gestore. C’è poi da sottolineare che le offerte che subiranno un aumento del costo prevedono un abbonamento con tariffa ricaricabile.

In sostanza riguarda l’utente che non ha stipulato un contratto vincolante con Tim con una promozione a costi fissi e, pertanto, ha un piano tariffario che può variare a seconda dei costi per le chiamate, per i messaggi di testo e i Gb per la navigazione in rete del momento. Questi vengono modificati su base regolare e con accordi unilaterali.

Quali offerte Tim costeranno di più dal 28 febbraio

Questo non vuol dire che tutti i clienti Tim con un piano tariffario ricaricabile pagheranno di più dal 28 febbraio, indiscriminatamente. L’aumento dei costi è previsto infatti, meglio sottolinearlo, per quelle offerte che non sono più sottoscrivibili e, quindi, sono oggetto di modifiche.

I clienti che hanno aderito a queste offerte in passato, pertanto, le vedranno cambiare. Per continuare a usarle, dovranno pagare 2 euro in più al mese. Tim, per evitare malumori, ha però deciso di concedere ai vecchi clienti altri 20 Giga di traffico dati, in aggiunta a quelli previsti dal piano attivo.

Le offerte in scadenza sono principalmente di due tipologie:

  • operator attack, che hanno lo scopo di sottrarre clienti alla concorrenza con promozioni ad hoc;
  • winback, che puntano a riconquistare ex clienti passato alla concorrenza.

Queste tariffe prevedevano un pacchetto di 50 giga di traffico dati a un prezzo di soli 7,99 euro oppure 9,99 euro al mese. Tim ha comunicato di aver già allertato i clienti interessati attraverso diversi canali:

  • sms;
  • servizio Ivr dedicato, una tecnologia che permette agli utenti di interagire con Tim con menu vocali;
  • sito ufficiale, attraverso la sezione News e Modifiche contrattuali;
  • servizio clienti 119.

Come opporsi all’aumento delle tariffe di Tim

Ovviamente non è obbligatorio accettare l’aumento delle tariffe da parte di Tim. I clienti che vogliono opporsi, infatti, possono esercitare il diritto di recesso entro il 31 marzo 2022. Si può fare attraverso una di queste modalità:

  • recandosi in un negozio Tim;
  • contattando il Servizio Clienti al numero 119;
  • inviando il modulo di disdetta presente sul sito di Tim;
  • inviando una raccomandata A/R.

Inoltre, è possibile cambiare gestore telefonico senza pagare ulteriori costi, come previsto dalle normative vigenti, e anche possibile cambiare l’operatore telefonico, anche in questo caso senza pagare costi aggiuntivi se non per determinate voci nascoste a cui è bene prestare attenzione rileggendo il contratto.

Intanto stanno per arrivare importanti cambiamenti per tutti i clienti Tim, con il progressivo spegnimento della rete 3g da parte dell’operatore.