IT Wallet porta carta d’identità e patente sullo smartphone: le novità del portafogli digitale

Dal 2025 IT Wallet cambierà il modo di approcciarsi alla pubblica amministrazione, mettendo a portata di smartphone molti documenti

Pubblicato: 26 Maggio 2024 12:42

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

A partire dal 2025 un nuovo sistema di identità e documentazione digitale cambierà il modo dei cittadini di approcciarsi alla pubblica amministrazione. IT Wallet non sostituirà soltanto Spid e Cie, ma raccoglierà una serie di informazioni e documenti sulla persona permettendo di avere tutto, dalla Carta d’identità alla patente, a portata di smartphone.

Le prime sperimentazioni saranno disponibili già da settembre e poi, dal 2025, le varie funzioni di IT Wallet diventeranno rapidamente operative. Il loro aumento sarà comunque graduale, con un progressivo allargamento delle opzioni a disposizione del cittadino fino al completamento del progetto a 2026 inoltrato.

IT Wallet: quando entrerà in funzione il nuovo portafogli digitale

Nuova rivoluzione nella trasformazione tecnologica in Italia. Come annunciato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Trasformazione Digitale Alessio Butti, avrà presto inizio la sperimentazione del nuovo strumento di identità digitale: IT Wallet. Non si tratterà semplicemente di un sostituto di Spid o della Cie, ma di un nuovo servizio che permetterà di digitalizzare moltissimi documenti di ogni tipo, rendendoli disponibili direttamente all’interno del proprio smartphone.

Questa rivoluzione non accadrà in breve tempo, ma seguirà la pubblicazione dei vari decreti attuativi che renderanno operativa la legge che ha stabilito IT Wallet. Il primo passo sarà fatto a settembre del 2024, ma si tratterà soltanto di una sperimentazione limitata. Alcune persone vedranno comparire nella propria AppIO il nuovo strumento, che includerà diversi documenti digitalizzati. In questo modo gli sviluppatori potranno individuare problemi, bug o falle nella sicurezza o nell’esperienza dell’utente, per perfezionare il prodotto in vista del vero lancio, quello del 2025.

Durante tutto il prossimo anno IT Wallet non verrà soltanto reso disponibile per tutti gli italiani, sempre tramite la AppIO, ma comincerà ad includere sempre più documenti fondamentali, rendendoli disponibili tramite smartphone. Si tratta di un altro passo per lo snellimento della pubblica amministrazione e delle sue funzioni tramite la digitalizzazione delle documentazioni e di buona parte dei processi necessari per richiederle.

Durante il 2025 sarà introdotta anche una delle ragioni principali per cui l’Italia sta cambiando il suo sistema di identità digitale: lo European Digital Identity Wallet (Eudi). Con questo strumento sarà possibile ottenere documenti validi in tutta l’Unione europea in maniera completamente digitale. Una forma di identità smaterializzata a livello continentale che favorirà l’integrazione degli Stati e la vita di chi risiede all’estero ma all’interno dei confini Ue.

Dalla carta d’identità alla patente, tutte le novità a portata di smartphone

Dal 2025 quindi moltissimi documenti potranno essere completamente digitalizzati all’interno del proprio smartphone. L’elenco completo di quelli che saranno disponibili anche tramite IT Wallet è:

  • Carta nazionale dei servizi o Tessera sanitaria, fondamentale per ricevere le detrazioni su beni e servizi relativi alla sanità;
  • Carta di identità, probabilmente il documento più importante contenuto in IT Wallet, essenziale per il riconoscimento e per lo svolgimento di numerose pratiche burocratiche;
  • Patente di guida, obbligatoria per condurre un veicolo ma utile anche come documento di riconoscimento;
  • Carta della disabilità, fondamentale per le persone disabili che vogliono avere accesso ai vantaggi messi loro a disposizione;
  • Titoli di studio, in modo da avere accesso rapido a un tipo di documenti spesso difficile da reperire;
  • Prescrizioni mediche, che saranno quindi disponibili non più soltanto sul proprio fascicolo sanitario nazionale;