Un’intensa perturbazione atlantica sta interessando il Nord del Paese e stravolgerà il tempo, durante il week-end, anche del Centro e del Sud. Si scontrerà con un ciclone mediterraneo nella giornata di domenica. Una nuova fase di maltempo con freddo e rovesci, neve, temporali e venti forti, accompagnerà l’Italia per tutta la fine del mese. Intanto la Protezione Civile ha emanato per sabato 24 febbraio un bollettino di criticità che interessa diverse regioni, dove sono scattate l’allerta arancione e l’allerta gialla. Sui rilievi del Nord imbiancati è scattata l’allerta valanghe ed è sconsigliato praticare attività in alta quota senza i dovuti accorgimenti.
Indice
Allerta arancione in Lombardia e Friuli Venezia Giulia
L’allerta arancione con moderata criticità per rischio idraulico scatta in una regione per fenomeni di forte intensità associati a fiumi, torrenti e canali. Potrebbero portare a condizioni di pericolo per le zone interessate, con l’innalzamenti dei livelli dell’acqua oltre i margini, esondazioni e allagamenti. I territori interessati sono:
- Friuli Venezia Giulia: Bacino dell’Isonzo, Pianura di Udine e Gorizia.
L’allerta arancione con moderata criticità per rischio idrogeologico, secondo le indicazioni operative della Protezione Civile, corrisponde a scenari di eventi meteorologici intensi ed estesi, con piogge continue e molto abbondanti che possono causare esondazioni, smottamenti e frane significative e pericolose per la popolazione. Qua i territori interessati:
- Friuli Venezia Giulia: Bacino montano del Tagliamento e del Torre, Bacino del Livenza e del Lemene;
- Lombardia: Laghi e Prealpi orientali, Orobie bergamasche.
Allerta gialla in 11 regioni: le zone a rischio
L’allerta gialla scatta in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. In importanti porzioni di queste regioni potrebbero verificarsi temporali, piogge significative e inondazioni.
Rischio idrogeologico
L’allerta gialla per rischio idrogeologico è un livello di ordinaria criticità e viene emessa in previsione di piogge intense che possono causare situazioni di pericolo. Possono verificarsi l’innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua minori, frane superficiali e smottamenti, danni alle infrastrutture, agli edifici e alle attività agricole. La viabilità stradale e quella ferroviaria possono essere compromesse. È stata emanata per:
- Abruzzo: Bacino dell’Aterno, Marsica, Bacino Alto del Sangro;
- Campania: Basso Cilento, Alto Volturno e Matese, Piana campana, Napoli, Isole e Area vesuviana, Alta Irpinia e Sannio, Tanagro, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini, Tusciano e Alto Sele, Piana Sele e Alto Cilento;
- Emilia-Romagna: Montagna emiliana centrale, Alta collina piacentino-parmense, Montagna bolognese;
- Friuli Venezia Giulia: Bacino dell’Isonzo e Pianura di Udine e Gorizia;
- Lazio: Bacini di Roma, Appennino di Rieti, Bacino Medio Tevere, Bacini Costieri Nord, Bacino del Liri, Bacini Costieri Sud, Aniene;
- Lombardia: Media-bassa Valtellina, Laghi e Prealpi Varesine, Valcamonica, Appennino pavese, Lario e Prealpi occidentali, Nodo Idraulico di Milano;
- Molise: Alto Volturno – Medio Sangro;
- Toscana: Serchio-Garfagnana-Lima, Bisenzio e Ombrone Pt, Mugello-Val di Sieve, Reno;
- Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano;
- Umbria: Nera – Corno, Chiascio – Topino, Medio Tevere;
- Veneto: Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Piave pedemontano.
Rischio idraulico
L’allerta gialla per rischio idraulico di ordinaria criticità indica la possibilità di eventi meteo che possono influenzare i corsi d’acqua, con potenziali rischi di inondazione nelle aree limitrofe. Scatta in:
- Emilia-Romagna: Montagna emiliana centrale, Pianura reggiana, Pianura modenese, Bassa collina piacentino-parmense, Montagna piacentino-parmense, Alta collina piacentino-parmense, Pianura reggiana di Po, Collina emiliana centrale, Pianura piacentino-parmense;
- Friuli Venezia Giulia: Bacino di Levante e Carso, Bacino montano del Tagliamento e del Torre, Bacino del Livenza e del Lemene;
- Lombardia: Alta pianura orientale, Pianura centrale, Laghi e Prealpi orientali, Orobie bergamasche;
- Veneto: Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Livenza, Lemene e Tagliamento, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone.
Rischio temporali
L’allerta gialla di ordinaria criticità per i temporali viene emesso quando sono previsti temporali che potrebbero causare situazioni di rischio per la popolazione e l’ambiente. Viene diramata in presenza di fenomeni meteorologici in rapida evoluzione e in presenza di fulmini, grandinate e fortissime raffiche di vento.
- Abruzzo: Bacino dell’Aterno, Marsica, Bacino Alto del Sangro;
- Lazio: Bacini di Roma, Appennino di Rieti, Bacino Medio Tevere, Bacini Costieri Nord, Bacino del Liri, Bacini Costieri Sud, Aniene;
- Molise: Frentani – Sannio – Matese, Alto Volturno – Medio Sangro, Litoranea;
- Umbria: Chiani – Paglia, Nera – Corno, Trasimeno – Nestore, Chiascio – Topino, Medio Tevere, Alto Tevere.
Neve e vento forte sull’Italia: il meteo del week-end
Vediamo dunque come sarà il tempo durante il week-end, dopo che lo scorso week-end il “febbraprile” sembrava aver fatto arrivare la primavera in anticipo. La buona notizia è che il ritorno delle precipitazioni potrebbe aiutare a superare l’emergenza smog che ha colpito molte città italiane negli ultimi giorni. Per sabato 24 febbraio, le previsioni del meteo dell’Aeronautica Militare indicano quanto segue.
- Al Nord il cielo sarà molto nuvoloso su Levante Ligure, Lombardia e Triveneto con piogge sparse, rovesci e temporali isolati, soprattutto a quote oltre gli 800 e 1.000 metri, dove sono attese nevicate. Variabilità nuvolosa nelle altre regioni settentrionali, con rovesci temporaleschi locali nel pomeriggio sul Piemonte e sui rilievi appenninici.
- Al Centro e in Sardegna è atteso cielo irregolarmente nuvoloso, con ore di maggiore copertura nuvolosa associate a rovesci e temporali nel pomeriggio. La sera potrà presentare ancora qualche fenomeno sull’alta Toscana, nelle coste tirreniche e occidentali della Sardegna.
- Al Sud e in Sicilia è prevista una copertura nuvolosa estesa con deboli piogge su Molise, Centro e Nord della Campania e nel Gargano. Le precipitazioni saranno più diffuse e insistenti sulle altre aree.
Le temperature massime saranno in aumento in alta Toscana, Nord Sardegna, entroterra siciliano e nelle aree pianeggianti tra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Stazionarie nel resto del Veneto e Friuli Venezia Giulia, e in diminuzione nelle altre regioni. I venti saranno deboli e moderati e soffieranno dai quadranti meridionali, con alcuni rinforzi per Levante Ligure, Appennino centro-settentrionale, Sardegna e aree ioniche. I mari saranno molto mossi, con una tendenza per il Ligure, il Tirreno, lo Stretto di Sicilia e il medio-alto Adriatico a tornare gradualmente mossi.
Per Domenica 25 febbraio invece il meteo dell’Aeronautica Militare prevede quanto segue.
- Al Nord ci sarà cielo molto nuvoloso con nevicate sui rilievi alpini e prealpini oltre gli 800 e i 1.000 metri e qualche pioggia debole sul resto della Lombardia. Nel pomeriggio, si prevedono parziali aperture in Emilia-Romagna e nelle zone pianeggianti venete e friulane, ma un nuovo peggioramento è atteso in serata sulle regioni occidentali della Lombardia, con precipitazioni lievi ma più frequenti e neve fino a 500 metri sul Cuneese.
- Al Centro e in Sardegna la mattinata vedrà schiarite più ampie su Marche, Umbria, Lazio settentrionale e zone costiere della Sardegna, con molte nubi altrove e qualche pioggia leggera sui settori più meridionali di Abruzzo e Lazio, ma con una tendenza al miglioramento nel pomeriggio. In serata torneranno nubi poco consistenti su Toscana e Sardegna, dove però la copertura sarà più significativa e potrebbero verificarsi rovesci.
- Al Sud e in Sicilia è atteso maltempo con piogge e temporali, anche intensi in aree limitate di Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Nel pomeriggio dovrebbe arrivare un parziale miglioramento per Molise, Puglia garganica, Campania, Sicilia occidentale e meridionale, Molise e nord Campania.
Le minime saranno in calo in diverse aree, tra cui Alpi occidentali e rilievi del Friuli, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Appennino e coste laziali, Molise, Puglia settentrionale, Sicilia occidentale e meridionale e coste della Sardegna. Le massime saranno in aumento su Appennino tosco-emiliano, Umbria e Lazio e in diminuzione in Pianura Padana, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, bassa Calabria e Sicilia.