Il Black Friday è una grande attrattiva per migliaia di potenziali acquirenti a caccia di offerte. Si compra per sé e per anticiparsi sugli incombenti regali di Natale, risparmiando a seconda della categoria e della data d’uscita del prodotto.
Le reali offerte non mancano, così come quelle fasulle. La stessa routine che si ripete ogni anno, da un bel po’, con i più attenti che fanno ricorso a estensione Chrome e simili per verificare l’andamento del prezzo di un dato prodotto in un ampio lasso di tempo. Si possono scoprire numerose truffe in questo modo. Quelle più rischiose e gravose, però, sono ben altre e possono far perdere centinaia di euro o veder svuotato il conto in banca.
Hacker su Amazon
Una vetrina colma di prodotti in sconto per il Black Friday, su scala internazionale, rappresenta un terreno fertile per tentativi di truffe. Nel corso degli anni abbiamo spesso parlato dei rischi del web. Ecco, dunque, le offerte troppo ghiotte per essere vere, da farsi sfuggire senza alcuna remora, salvaguardando dati e soldi.
Alcuni account affidabili, con alle spalle centinaia o migliaia di commenti positivi, sono stati hackerati. Ciò si è tradotto in una pioggia di offerte clamorose, atte unicamente a trarre in trappola quanti più utenti possibile.
Per giorni è stata pubblicizzata la PlayStation 5 a 330 euro. Un taglio considerevole rispetto al prezzo dei venditori fisici, che avrebbe dovuto generare dei sospetti. Essendo però giunta in negozio la versione Pro, in molti hanno pensato che questo sconto, per un tempo limitato, avesse senso.
Centinaia di utenti hanno proceduto all’acquisto, della Ps5 e di altri prodotti tecnologici molto richiesti. Dopo i necessari click, però, ecco giungere un messaggio privato che mette in guardia l’acquirente: pagamento non avvenuto. Al fine di non perdere l’oggetto, si allerta l’utente sulla necessità di ripetere il tutto, stavolta al di fuori della piattaforma Amazon.
Un tentativo di truffa così evidente da poter trarre in inganno soltanto gli utenti meno smaliziati. Il problema, però, è che in un Paese non giovanissimo come l’Italia, tale soglia non è bassa come si potrebbe pensare. A ciò si aggiunge anche la voglia di non lasciarsi sfuggire l’occasione, a fronte magari di un regalo da fare a una persona cara.
Il prodotto non arriverà mai, anche perché non è mai esistito. Il pagamento effettuato al di fuori della rete sicura di Amazon, inoltre, non potrà in alcun modo essere rimborsato.
Call center Amazon
Negli ultimi anni gli utenti sono stati spesso messi in guardia dal rischio degli sms o mail truffa “provenienti da Amazon”. Malintenzionati, consci del fatto che tantissimi utenti sono in attesa di pacchi tra novembre e dicembre (più che in ogni altro periodo dell’anno), inviano messaggi con finti tracking o link malware con pagine d’accesso per rubare dati sensibili e svuotare i conti in banca registrati.
I tempi però cambiano e ora, al fine di rendere il tutto più credibile, si è passati alle telefonate. I malcapitati ricevono una chiamata da un finto operatore. Si propone all’utente un modo per ottenere dei guadagni extra a fine mese.
Occorre però accettare di procedere con un investimento iniziale di 250 euro. In cambio di tale somma vengono promesse delle azioni Amazon, con garanzia di profitti, e un buono pari all’esatto importo speso, da poter sfruttare sulla piattaforma.
Il denaro “investito” sarà del tutto perduto ma, purtroppo, questo non è l’unico rischio. Il vero pericolo risiede nel fatto che, nel corso della telefonata, il truffatore avrà ricevuto dati sensibili come le eventuali coordinate finanziarie.