Cosa significa speculazione e quanti tipi ne esistono

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Francesca Cimellaro

Avvocato Civilista

Laureata presso l'Università degli Studi di Milano, in seguito alla formazione presso il Foro di Milano, è iscritta all'albo degli avvocati di Varese e si occupa principalmente dell'ambito civilistico.

Pubblicato: 14 Ottobre 2020 17:32Aggiornato: 18 Aprile 2024 15:44

Con il termine speculazione si indica, in generale, un tipo di operazione commerciale con la quale si intende ottenere il guadagno rappresentato dalla differenza tra il prezzo di un bene nel momento attuale e il prezzo dello stesso bene in un momento futuro. In sostanza, l’operazione si fonda sull’acquisto di un bene al momento attuale sulla base della previsione di un aumento del prezzo del bene stesso in futuro, al fine di rivenderlo con un margine di guadagno: si parla in questo caso di speculazione al rialzo.

Al contrario, la speculazione può consistere pure nella vendita di un bene al prezzo attuale con lintento di riacquistarlo in futuro ad un prezzo minore: si parla quindi di speculazione al ribasso o ribassista. A differenza di altre attività economiche basate sul concetto di valore atteso, come ad esempio gli investimenti finanziari, le speculazioni non si poggiano su previsioni solide, determinate da andamenti dei dati sufficientemente predeterminabili e da statistiche consolidate, ma su mere ipotesi soggettive.

Non a caso il termine deriva dall’accezione filosofica, come conseguenza tratta da una asserzione priva di dimostrazione. A livello etimologico, la parola deriva dal latino specula, ovvero vedetta: una persona quindi che, ponendosi su un luogo sopraelevato, era in grado di vedere lontano o, come significato traslato, di vedere nel futuro. Poiché dunque le speculazioni si basano su delle mere previsioni incerte relative alle possibili fluttuazioni dei prezzi, sono inevitabilmente caratterizzate da un elevatissimo margine di rischio.

Anche per questo, nel linguaggio corrente, il termine speculazione ha spesso assunto un significato deteriore, con il quale si indica una modalità di azione particolarmente aggressiva e spregiudicata, potenzialmente o frequentemente posta in essere a detrimento dei diritti o degli interessi altrui. In verità le speculazioni rispondono semplicemente a delle leggi economiche e, come ogni altra azione umana, possono essere mosse dagli intenti più disparati ed avere finalità positive o negative.

A seconda dell’ambito nel quale si effettua un investimento con intento speculativo, si distinguono diverse tipologie di speculazione. Le più importanti e frequenti sono la cosiddetta speculazione edilizia, che riguarda il mercato dei beni immobili, e la speculazione finanziaria, che riguarda il mercato degli strumenti finanziari. Vediamo dunque nello specifico di cosa si tratta.

La speculazione edilizia

La speculazione edilizia consiste nell’attività di acquisto e di vendita in tempi successivi di immobili, in particolare edifici e terreni, con l’intento di guadagnare la differenza di prezzo tra le due operazioni. Con riferimento specifico all’acquisto di terreni, si tratta frequentemente di acquistare aree non edificabili nella previsione che le stesse diventino edificabili a seguito di eventuali modifiche dei piani regolatori, eventualmente anche al fine di poter costruire e poi vendere i fabbricati, con i conseguenti guadagni.

Prima che delle politiche virtuose ponessero dei limiti, in Italia come altrove la speculazione edilizia ha effettivamente generato situazioni critiche e deteriori, come la cementificazione dei litorali e la crescita disordinata delle periferie nelle grandi città, rispettivamente descritte anche da Italo Calvino nel romanzo breve intitolato appunto La speculazione edilizia, ambientato nella Liguria degli anni Cinquanta del Novecento, e da Francesco Rosi nel film Le mani sulla città, ambientato invece a Napoli negli anni Sessanta. Il linguaggio giornalistico aveva al tempo coniato persino un neologismo specifico, la “rapallizzazione”, ad indicare la cementificazione selvaggia di alcune zone turistiche a seguito degli anni del boom economico.

La speculazione finanziaria

La speculazione finanziaria attiene invece specificatamente al mercato degli strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni o derivati. Questi vengono comprati o venduti sulla base delle previsioni relative alle oscillazioni del mercato. Lo speculatore in borsa, definito anche trader, è quindi un soggetto che, avendo un’ottima conoscenza dei mercati finanziari e una notevole capacità di previsione relativa a fluttuazioni connesse a fattori diversi dalle statistiche usuali, è in grado di trarre un vantaggio attraverso la compravendita di strumenti finanziari.

Esistono alcune tecniche ormai consolidate per fare speculazione finanziaria, come la tecnica basata sull’incrocio delle medie mobili o la tecnica basata sugli oscillatori (ad esempio l’oscillatore stocastico). Tuttavia, la caratteristica principale dello speculatore finanziario è proprio la capacità di pensare fuori dagli schemi delle previsioni ordinarie, scommettendo sulla validità delle proprie intuizioni e assumendosi inevitabilmente dei rischi molto consistenti.

Un leggendario speculatore, Benjamin Graham, nel suo best seller mondiale The intelligent investor, ha del resto scritto in modo cristallino che l’essenza ontologica della speculazione finanziaria è il rischio: “Un investimento è un’operazione che, sulla base di un’approfondita analisi, garantisce la sicurezza del capitale e un adeguato ritorno. Operazioni che non presentano tali requisiti sono speculative”.

Bisogna aggiungere che, quando le speculazioni sono effettuate su larga scala, i rischi non esistono soltanto per il singolo trader, ma anche per la tenuta complessiva del mercato. Per questo motivo la speculazione finanziaria, pur essendo lecita per la legislazione italiana, è sottoposta a dei limiti che ne definiscono la correttezza.

Ad esempio, il nostro ordinamento penale prevede il reato di aggiotaggio, al fine di punire la condotta di colui che diffonda notizie false, tendenziose o esagerate al fine di pilotare il mercato e ottenere un guadagno attraverso la fluttuazione dei prezzi così indotta. È illecito anche l’insider trading, ovvero l’utilizzo di informazioni aziendali riservate da parte di soggetti apicali di grandi società al fine di effettuare operazioni vantaggiose sul mercato borsistico.

Un esempio più liminale sono le speculazioni allo scoperto, che consistono nella vendita di titoli finanziari non posseduti, ma presi in prestito da una Banca o da un intermediario, al fine di riacquistarli in un momento successivo a un prezzo inferiore, al fine di poterli restituire insieme ad un interesse e ottenere un margine di guadagno. La vendita allo scoperto, detta anche short selling secondo la definizione anglosassone, è una forma di speculazione ribassista che può avere un impatto notevole sui mercati e, per questo motivo, viene talvolta vietata, anche per periodi limitati di tempo, dalla Consob o dalle altre authority dei vari paesi europei.

La speculazione finanziaria online

Nel moderno mondo digitale, la speculazione finanziaria si declina anche online, ovvero l’acquisto e la vendita di titoli attraverso internet, direttamente dal proprio computer. Il trading online ha certamente una grossa attrattiva, promettendo potenzialmente a chiunque di avventurarsi su un terreno un tempo riservato quasi esclusivamente a figure qualificate, ottenendo magari dei guadagni interessanti.

Per farlo è necessario anzitutto aprire un account presso un broker finanziario, utilizzando un software che prende il nome di piattaforma di trading. Esistono online delle piattaforme che hanno commissioni bassissime o nulle rispetto agli Istituti di credito, che hanno deposito minimi molto bassi e che addirittura forniscono corsi di trading oppure offrono l’aiuto di un trader esperto.

Su alcune piattaforme è persino disponibile una funzione mediante la quale è possibile copiare le strategie dei migliori trader che utilizzano la medesima piattaforma. Non bisogna però dimenticare la lezione di Graham: il trading online comporta tutti i rischi della speculazione finanziaria e i danni economici, per chi si avventurasse in modo troppo ingenuo in una simile attività, possono essere ingenti.