Quando è consentito usare lo spray al peperoncino

L'uso degli spray anti-aggressione è legale anche in Italia, ma nel rispetto di alcuni limiti: ecco come usarlo responsabilmente, evitando conseguenze legali

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 8 Dicembre 2018 23:23Aggiornato: 29 Giugno 2023 13:30

L’uso di spray a base di sostanze urticanti è sempre più diffuso anche nel nostro Paese come strumento di autodifesa. Si tratta dei cosiddetti spray al peperoncino, normalmente contenuti in bombolette facili da nascondere in tasca o in borsa che possono rivelarsi utili armi di difesa contro potenziali aggressori. Tuttavia, trattandosi di oggetti contenenti sostanze pericolose, è necessario che rispondano a determinati requisiti di legge che ne autorizzino la vendita e l’utilizzo senza incorrere in sanzioni.

Nel 2011 il Ministero dell’Interno ne ha liberalizzato l’acquisto, la detenzione e il porto precisando che tale diritto è esteso a “qualsiasi strumento di autodifesa che nebulizzi un principio attivo naturale a base di Oleoresin capsicum contenuto nell’apposita bomboletta che non abbia attitudine a recare offesa alla persona“.

Ciò significa che lo spray al peperoncino può essere utilizzato soltanto per difesa personale: ogni altro utilizzo è considerato reato. Anche la Cassazione ha confermato di recente che questi spray non devono in alcun modo recare offesa alle persone, e che devono essere utilizzati solo in caso di pericolo per legittima difesa.

Spray al peperoncino: i requisiti

L’uso di queste sostanze, in Italia, è consentito alle Forze dell’Ordine e a tutti coloro che abbiano superato i 16 anni di età, a patto che vengano rispettate le regole previste dal Decreto 103 del 2011.

La legge stabilisce che il ricorso allo spray al peperoncino è consentito solo per legittima difesa, e in generale in tutte quelle circostanze in cui la propria incolumità o quella di altre persone sia oggettivamente in pericolo. Inoltre, il regolamento entrato in vigore il 9 gennaio 2012 elenca i parametri che questi prodotti devono rispettare:

  • La miscela nebulizzata deve essere a base di Oleoresin Capsicum, sostanza urticante ricavata dalla pianta Cayenna
  • La bomboletta non può superare i 20 ml
  • La gittata non deve superare i 3 metri
  • La concentrazione massima di sostanza urticante non deve essere superiore del 2,5%
  • La bomboletta deve essere venduta sigillata,deve riportare sull’etichetta le informazioni riguardante la produzione e non deve contenere sostanze infiammabili, corrosive o tossiche.

Spray al peperoncino: composizione ed effetti

L’efficacia di questi spray è assicurata dal potere altamente urticante degli estratti della Cayenna, diluiti in una soluzione di acqua, glicoli ed altre sostanze chimiche. Tuttavia, è la capsaicina – l’alacaloide responsabile della “piccantezza” delle piante di peperoncino – a rendere la miscela davvero irritante per le mucose e gli occhi.

Chiunque venga esposto alla nebulizzazione di questa sostanza, infatti, avverte immediatamente una forte irritazione a occhi e bocca con conseguente lacrimazione. In caso di ingestione, si può verificare affaticamento a carico delle vie respiratorie, gonfiore e tosse.

Gli effetti di questi spray sono comunque temporanei e in genere non si protraggono per più di 30 minuti. Tuttavia, basta anche solo un piccolo spruzzo ben direzionato per neutralizzare l’aggressore.

Dove comprarlo

Per essere sicuri di acquistare uno spray a norma di legge, meglio rivolgersi ad un rivenditore autorizzato come i negozi d’armi a prezzi che oscillano mediamente tra i 15 e i 30 euro.

Nel caso di utilizzo di uno spray al peperoncino che non rispetti i requisiti previsti dalla normativa, i reati ipotizzabili sono piuttosto gravi. Si può essere accusati di getto pericoloso di cose o di lesioni personali. Identiche conseguenze se lo spray viene utilizzato come arma di offesa e non di difesa.