Atti dello stato civile, ecco quali sono

Cosa sono gli atti dello stato civile? Ecco cosa riguardano e come richiederli

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 12 Marzo 2018 12:22Aggiornato: 30 Maggio 2024 20:45

Cosa sono gli atti dello stato civile? Forse il termine – messo in questo modo – non suggerisce nulla, ma in realtà si tratta di attestati molto importanti, fondamentali per risolvere alcune questioni burocratiche. Questi, infatti, riguardano gli eventi più importanti della vita di una persona, e devono essere documentati negli archivi dello stato civile che si trovano in ogni comune.

Atti dello stato civile

Gli atti dello stato civile sono quei documenti che riguardano la vita di una persona. Sono certificati che attestano la nascita, la cittadinanza, il matrimonio e la morte. In pratica sono dichiarazioni fatte da privati – parenti nella maggior parte dei casi – sullo stato di una persona, e si considerano veri fino a prova contraria.

Gli atti dello stato civile sono pubblici e, in caso ce ne fosse bisogno, hanno valore di prova. Insieme a questi, al comune sono tenute anche tutte le trascrizioni fatte relativamente alla nascita, cittadinanza, vita o morte di una persona. Si tratta in genere di provvedimenti di autorità amministrative e giudiziarie, sia italiane sia straniere.

Atti errati

Sembra impossibile, ma può capitare che un atto dello stato civile sia sbagliato. Sono casi rari ovviamente, ma sono esistite le persone che hanno contratto matrimonio pur essendo già sposate, o che hanno finto la propria morte. In questo caso si aprono diverse possibilità: si può procedere alla rettificazione di un atto inficiato da irregolarità, errori od omissioni, alla ricostruzione di un atto andato perduto, alla formazione di un atto omesso o alla cancellazione di un atto che è stato registrato per errore. Per compiere una di queste azioni però, serve necessariamente un permesso registrato dal tribunale, altrimenti non si può procedere.

Spieghiamo di seguito quella che è la procedura da seguire:

  • errore materiale – Si tratta di uno sbaglio comemsso dall’ufficiale dello Stato Civile, il che prevede la presentazione di un’istanza in bollo presso l’Ufficio che procederà ad acquisire la documentazione necessaria,e seguendo direttamente la correzione;
  • rettificazione – In caso di necessaria rettificazione, il soggetto interessato deve rivolgersi al Tribunale – Sezione di Volontaria Giurisdizione. Si ha la necessità di far depositare l’atto da rettificare presso l’ufficio di Stato Civile.

La richiesta può essere presentata da qualunque soggetto ne abbia l’esigenza. I casi possono essere svariati, come una difformità esistente tra la situazione di fatto e un atto di Stato Civile (nascita, cittadinanza, matrimonio, morte), relativa a sé o a un familiare. Ecco quali documenti presentare:

  • carta d’identità in corso di validità del richiedente;
  • eventuali altri documenti saranno segnalati dall’ufficio dello Stato Civile, considerando la particolarità e complessità dei relativi procedimenti necessari.

Rilascio dei certificati

Se ce ne fosse bisogno, si può richiedere al comune il rilascio di certificati dove sono fornite tutte le indicazioni. Ce ne sono di diversi tipi: esistono gli estratti per riassunto dove, oltre ai dati, sono annotate sull’atto anche delle note integrative sulla situazione più generale. Ad esempio, sul documento di matrimonio può essere indicata l’eventuale separazione, mentre su quello di nascita l’avvenuta morte. Ci sono poi gli estratti per copia integrale, fedeli all’atto originale. Questi sono rilasciati solo su richiesta dell’intestatario, se esiste un interesse motivato del richiedente, o settant’anni dopo la data di formazione.