Surroga del mutuo conviene a ottobre 2025? Confronto tra tasso fisso e variabile

Il periodo di stabilità dei tassi apre alla possibilità di valutare la convenienza della surroga tra mutui a tasso fisso e variabile

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

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La conferma dei tassi su depositi al 2% della Bce apre alla possibilità di valutare la surroga del mutuo. Dopo una lunga serie di tagli di 25 punti base, il Consiglio direttivo di Francoforte ha deciso di mantenere lo stesso livello fissato prima dell’estate, alla luce del raggiungimento dell’obiettivo a medio termine a quota 2%. Una tendenza che l’Eurotower dovrebbe portare avanti almeno fino a fine anno, dando qualche certezza in più sui mutui.

La finestra di attuale stabilità potrebbe rappresentare il momento migliore per pensare di cambiare le condizioni dei propri finanziamenti e l’occasione per le famiglie di risparmiare.

I tassi sui mutui

Uno dei principali effetti del mantenimento dei tassi da parte della Bce è lo stop alle variazioni, almeno nel breve termine, dei mutui a tasso variabile, che nel primo semestre del 2025 hanno registrato un calo di circa un punto percentuale.

L’indice di riferimento Euribor a tre mesi si aggira attorno al 2%, rendendo le rate molto più convenienti rispetto all’inizio del periodo di tagli di un anno e mezzo fa.

Il mutuo a tasso variabile è tradizionalmente più basso e conveniente rispetto al fisso, ma allo stesso tempo più rischioso perché influenzato dalle condizioni di mercato e soggetto a rialzi futuri.

Secondo le ultime rilevazioni, negli ultimi giorni di settembre l’Irs a 10 anni, indice di riferimento per i mutui a tasso fisso si è attestato sul 2,74%.

Chi ha sottoscritto un finanziamento con questa soluzione non ha goduto del calo dell’Euribor, ma può beneficiare dei buoni livelli attuali. Per chi vuole aprire un mutuo il tasso fisso rimane l’opzione più sicura nel lungo termine, ma il tasso variabile sta tornando dopo tempo a rappresentare un’alternativa vantaggiosa.

La surroga

Nonostante la domanda di surroga risulti in discesa, nel secondo trimestre del 2025 al 28% sul totale delle richieste, la portabilità del mutuo potrebbe essere una possibilità per chi vuole approfittare di offerte rese favorevoli dalla stabilità dei tassi.

Introdotta dalla cosiddetta legge Bersani (l. 40/2007) e regolata dall’articolo 120-quater del Testo Unico Bancario, la surroga permette il trasferimento del mutuo da una banca a un’altra senza costi, per ottenere condizioni migliori.

Questo passaggio consente dunque di cambiare il tasso di interesse con uno più basso, di cambiare la durata del finanziamento o passare da un mutuo a tasso fisso a uno a tasso variabile, a seconda dell’andamento del mercato.

La convenienza dell’operazione si può concretizzare se il nuovo tasso è almeno 0,5%-1% più basso e se effettuata nei primi anni di ammortamento, quando la maggior parte della rata è composta da interessi: se il mutuo è agli ultimi anni, infatti, minore sarà il debito da rimborsare e il risparmio potrebbe essere relativo.