Il governo britannico sta esaminando l’introduzione di un sistema di deposito su scala nazionale alla fine del 2018, con l’avvio del suo piano su risorse e rifiuti. Nel sistema, i clienti dovranno pagare una piccola cauzione al momento dell’acquisto di bevande, che potranno recuperare restituendo l’imballaggio per il riciclaggio tramite un canale verificato utilizzando le macchine per il rendiconto inverso.
Indice
Qualche dato sui consumi
Ogni anno nel Regno Unito vengono consumati enormi quantitativi di imballaggi per bevande, tra cui circa 14 miliardi di bottiglie di plastica, 9 miliardi di lattine e 5 miliardi di bottiglie di vetro. Questi prodotti vengono spesso utilizzati per un breve periodo di tempo e poi gettati via, contribuendo all’accumulo di rifiuti e all’impatto negativo sull’ambiente.
Come funziona il sistema di deposito cauzionale
Il sistema di deposito cauzionale è semplice ed efficiente: quando un consumatore acquista una bevanda, paga una cauzione per il contenitore che viene inclusa nel prezzo del prodotto. Tuttavia, questa cauzione gli viene restituita completamente quando riporta il contenitore al rivenditore. Questa iniziativa, come parte della campagna “Carrelli di plastica”, mira a ridurre drasticamente la quantità di contenitori per bevande che vengono gettati come rifiuti, con l’obiettivo di ridurli del 85% in tre anni. La decisione di introdurre questo sistema è stata presa dopo molti anni di discussioni e proposte, iniziate con la proposta di David Cameron nel 2010 e seguite da quella del ministro Michael Gove nel 2017.
I limiti del sistema di deposito cauzionale del Regno Unito
Il sistema di deposito cauzionale è stato concepito come una rivoluzione nel modo in cui le bevande vengono vendute e riciclate nel Regno Unito, ma ci sono alcune limitazioni rispetto all’idea originale. Inizialmente, questo sistema sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2024, ma ora si prevede che ciò accada solo entro ottobre 2025.
Inoltre, in Inghilterra e Irlanda del Nord non sarà incluso il vetro, a causa delle pressioni dell’industria alimentare che aveva già lamentato gli effetti dei piani per il rafforzamento della responsabilità del produttore. Le ONG considerano questa decisione come un passo indietro, poiché anche le bottiglie di vetro fanno parte dei 126 contenitori per persona che vengono sprecati ogni anno nel Regno Unito. In Galles, tuttavia, il sistema includerà anche il vetro, come già accade in Scozia. Queste modifiche richiederanno una complessa collaborazione con l’industria per preparare le infrastrutture e le modifiche dell’etichettatura necessarie. Secondo il programma originale, il DRS avrebbe dovuto includere contenitori per bevande in metallo, plastica e vetro.
L’iter del percorso e le reazioni dei produttori
Nel 2021 è stata avviata una consultazione pubblica con una partecipazione di 2590 persone. Il 59% di queste ha espresso il proprio supporto per un deposito di 20 centesimi. Tuttavia, la commissione esatta verrà stabilità da un’organizzazione di gestione dei depositi (DMO), che verrà creata l’anno prossimo. Il Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali ha recentemente pubblicato la propria risposta alla consultazione, presentando il piano d’azione. Il DMO sarà probabilmente costituito da un consorzio di rivenditori, produttori e industria. La società Coca-Cola ha espresso la propria soddisfazione per l’impegno del governo nell’introdurre sistemi di restituzione dei depositi in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. “Chiediamo da tempo un sistema ben progettato che possa funzionare perfettamente in tutta la Gran Bretagna per ridurre i rifiuti abbandonati e migliorare la raccolta e il riciclaggio di imballaggi di alta qualità“, ha dichiarato Dusan Stojankic, Vice Presidente delle operazioni di Coca-Cola in Gran Bretagna e Irlanda.
Costi e benefici
Nel 2017, il Regno Unito ha incaricato la società di consulenza Eunomia di elaborare un metodo di calcolo che permettesse ai comuni di stimare i costi specifici associati alla gestione dei rifiuti urbani. Questo è un fattore cruciale per tutti i paesi, tra cui l’Italia, che stanno considerando l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale. Secondo Eunomia, i comuni potrebbero guadagnare 35 milioni di sterline all’anno dal programma. Tuttavia, alcune municipalità hanno sollevato preoccupazioni per una possibile riduzione delle entrate dovuta alla vendita di materiali riciclabili che verrebbero sottratti dal sistema.
Il deposito cauzionale in Europa
Negli ultimi anni, tranne in Italia, Francia e, in parte, Spagna, molti paesi hanno fatto significativi progressi nell’adozione dei sistemi di deposito cauzionale. Ancora una volta, i paesi del Nord Europa, in particolare gli scandinavi, sono in prima linea. Questo trend è stato recentemente descritto nel rapporto del Laboratorio Ref Ricerche “Plastica monouso e obiettivi di intercettazione. Le soluzioni in campo”.
In Svezia, il sistema di deposito cauzionale (DRS) è stato attivato nel 1984, in Finlandia nel 1996 e in Germania, un esempio di successo, nel 2003. Slovacchia, Lettonia e Malta sono le ultime a introdurre il deposito cauzionale nazionale quest’anno. Mentre in Italia si discute ancora su quando e come introdurlo, Germania e Paesi Bassi hanno recentemente deciso di espandere i loro sistemi DRS, includendo ulteriori tipi di bevande (succhi dal 2022 e latte dal 2024 in Germania) e ulteriori tipi di imballaggi (bottiglie in PET inferiori a mezzo litro dal 2021 e lattine dal 2022 nei Paesi Bassi).