Nonostante mirare a una precisione estremamente accurata nelle previsioni meteorologiche, specialmente per quanto riguarda le prospettive stagionali a lungo termine, risulti praticamente impossibile, i moderni strumenti di calcolo computerizzato utilizzati nei più recenti modelli fisico-matematici, basati su dati statistici, consentono di ottenere informazioni più attendibili o, in ogni caso, meno discordanti rispetto a ciò che potrebbero essere gli effettivi sviluppi climatici. Secondo gli ultimi aggiornamenti provenienti dal Centro Europeo di Reading (ECMWF), sembra adesso avanzare l’ipotesi di un anno senza inverno, o quasi.
Inverno 2023-2024: ECMWF prevede un anno senza inverno
Secondo il Centro Europeo di Previsioni Meteorologiche a Medio Termine, l'inverno 2023-2024 sarà caratterizzato da temperature straordinariamente elevate in tutto il mondo. I dati estrapolati dalle analisi del centro indicano che i valori termici saranno superiori alla media degli ultimi 30 anni.
"Ogni mese il Centro Europeo di Reading (ECMWF) che oggi ha pure una sede in Italia a Bologna, emette aggiornamenti per la prossima stagione, sia dal punto di vista climatico, sia da quello pluviometrico", spiega l'esperto.
L'ipotesi di un inverno senza inverno è un'ulteriore conferma degli effetti del cambiamento climatico sul nostro pianeta. Se l'ipotesi si avverasse, sarebbe un evento senza precedenti e avrebbe un impatto significativo sulla vita di tutti noi.
Inverno 2023-2024: temperature record in Italia
Antonio Sanò, fondatore de IlMeteo.it, prevede un inverno eccezionalmente caldo per l’Europa e il mondo. Basandosi sulle analisi del Centro Europeo di Reading (ECMWF), l’esperto afferma che le temperature saranno mediamente superiori di 2 gradi centigradi rispetto alla media stagionale. Questo significa che “non ci saranno nevicate in pianura, le gelate saranno quasi assenti, il clima sarà mite a Natale al Centrosud da Roma in giù, e l’estate continuerà sulla Sicilia, sulla Calabria e sulla Sardegna meridionale”.
Le previsioni meteo per i prossimi mesi
Secondo il meteorologo Sanò, le temperature in Italia potrebbero rimanere sopra la media per i prossimi mesi, a causa di una situazione anomala dell’atmosfera. Questo non significa solo un autunno caldo, ma anche un inverno poco rigido e nevoso. Infatti, la condizione attuale potrebbe durare fino a febbraio 2024, rendendo il 2023/2024 uno degli anni più caldi da quando si registrano i dati. Sanò spiega che si tratta di un fenomeno eccezionale e non prevedibile, che potrebbe avere conseguenze anche sul clima globale.
El Niño e cambiamento climatico
Alcuni climatologi attribuiscono il surriscaldamento al fenomeno de El Niño, che tende ad intensificarsi verso il periodo natalizio sull’Oceano Pacifico, causando effetti in tutto il mondo. Tuttavia, Sanò sottolinea che questo possibile surriscaldamento deve essere collegato al preoccupante trend di aumento della temperatura globale. Questo è indiscutibilmente legato alla maggiore concentrazione di Anidride Carbonica (CO2) nell’atmosfera, prodotta dalla combustione di idrocarburi per scopi energetici.
Impatto Globale del Fenomeno El Niño
El Niño è un fenomeno climatico ciclico che influisce sul clima globale e sul movimento delle grandi masse d’aria sul pianeta, caratterizzando il tempo in diverse macro-aree. Nonostante le previsioni non siano sempre precise per una specifica zona, l’influenza di depressioni e anticicloni a livello planetario permette di fare previsioni abbastanza accurate anche per un paese piccolo come l’Italia. El Niño influisce sul clima provocando un forte riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale (America Latina) nei mesi di dicembre e gennaio, in media ogni cinque-sette anni.
Le conseguenze climatiche non riguardano direttamente l’Europa, ma a causa dello spostamento delle grandi masse d’aria, anche questa regione del pianeta viene influenzata da El Niño. Infatti, il vecchio continente viene colpito da una fase negativa dell’Oscillazione Nord Atlantica (NAO), che rende il clima più freddo e secco del normale alla fine della stagione invernale. Il fenomeno di El Niño provoca inondazioni nelle aree direttamente interessate e siccità nelle zone più lontane, con altre perturbazioni che variano ad ogni sua manifestazione. I paesi in via di sviluppo che dipendono fortemente dall’agricoltura e dalla pesca, in particolare quelli che si affacciano sull’Oceano Pacifico, sono i più colpiti. Tuttavia, si ritiene che El Niño possa avere effetti su scala globale attraverso modificazioni della circolazione atmosferica in tutto il pianeta.
Inverno 2023-2024 in Italia: mite e poco nevoso
Analizzando il passato e i dati statistici, si osserva che durante il fenomeno de "El Niño" gli effetti sull'Europa e sull'Italia si traducono in un aumento delle temperature con anomalie di circa +1/1,5°C rispetto alle medie storiche già a partire da dicembre e gennaio. Tuttavia, non si può escludere la possibilità di brevi, ma intense ondate di freddo, come accaduto negli anni precedenti, anche recentemente. Molto dipenderà dall'andamento del vortice polare, in grado di influenzare le masse d'aria su tutto il continente.
In breve, sia le previsioni stagionali che gli indici atmosferici indicano un inizio dell'inverno troppo mite e con poche nevicate, almeno in pianura e lungo le coste. Vedremo se nei prossimi aggiornamenti si confermeranno queste ipotesi o se ci saranno delle sorprese. È importante ricordare che si tratta solo di proiezioni generali a lungo termine e non di previsioni meteo classiche, quindi non sono utili per pianificare attività.