L’Ora della Terra, il 23 marzo il WWF invita a spegnere le luci per il bene della Terra

Sessanta minuti di mobilitazione in tutto il mondo per contrastare la crisi climatica e tutelare il Pianeta e la nostra salute, oggi e per le generazioni future

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Un gesto semplice, unito alla forza di milioni di persone, si trasforma in un atto di grande significato: un’ora di respiro per il nostro Pianeta. È questo quello che rappresenta l’Earth Hour, l’evento globale del WWF che torna stato 23 marzo alle 20:30 e che che invita comunità di tutto il mondo a spegnere le luci per 60 minuti. Un’ora di buio che si illumina di speranza e impegno nella lotta contro il cambiamento climatico e a tutela della biodiversità. Lo slogan di quest’anno è: “+AZIONI -CO2: DIAMO UN FUTURO AL NOSTRO FUTURO!”.

Oltre 15 anni di luci spente per un futuro più verde

Dal 2007, il WWF invita persone, istituzioni e aziende di tutto il mondo a unirsi all’Ora della Terra, un gesto simbolico ma potente per dimostrare il proprio impegno verso un futuro più sostenibile. Per 60 minuti, luci di case, negozi, ristoranti, strade, monumenti e palazzi si spengono, regalando al nostro Pianeta un momento di respiro. Un gesto semplice che racchiude un messaggio profondo: la salute del nostro pianeta è strettamente legata alla nostra sopravvivenza e a quella di tutte le specie viventi.

Un appello globale per la Terra

Kirsten Schuijt, Direttrice Generale del WWF Internazionale, ha sottolineato l’importanza di una partecipazione più ampia che mai all’Earth Hour quest’anno, per sfruttare il potere collettivo delle persone e delle comunità. In un periodo caratterizzato da sfide e incertezze, un’azione globale di vasta portata che unisce le persone in una singola richiesta trasmette un messaggio di pace e solidarietà. Solo collaborando possiamo far sentire la nostra voce e chiedere un futuro più sicuro, equo e sostenibile per tutti. È essenziale farsi coinvolgere e sentirsi parte del cambiamento se vogliamo aumentare la consapevolezza sulle sfide ambientali, ridurre le emissioni di gas serra e invertire il declino della biodiversità entro il 2030. La protezione del nostro pianeta è una responsabilità condivisa che richiede un’azione collettiva da parte di ogni settore della società.

Un impegno globale per la Terra

L’Earth Hour non è solo un gesto simbolico, ma un potente promemoria dell’urgenza di agire. È un invito a proteggere la biodiversità e a cogliere la sfida del cambiamento climatico. Nata a Sydney nel 2007, questa manifestazione è cresciuta anno dopo anno, coinvolgendo nel 2023 oltre 190 nazioni con migliaia di spegnimenti e azioni di volontariato dedicate all’ambiente. Nel 2023, oltre 410.000 ore sono state donate al nostro Pianeta grazie a una partecipazione attiva in tutto il mondo, rendendo Earth Hour l’ora più importante per la Terra.

L’Ora della Terra ci ricorda che ognuno di noi può fare la differenza. Spegnendo le luci, non solo riduciamo il nostro impatto ambientale, ma accendiamo un faro di speranza per un futuro più sostenibile. Un impegno che non si limita a un’ora all’anno, ma che deve guidare le nostre scelte quotidiane per proteggere il Pianeta che ci ospita.

Un anno cruciale per il clima

Dopo la COP28 di Dubai, l’edizione 2024 dell’Ora della Terra, che si terrà sabato 23 marzo, assume un significato ancora più rilevante. Sebbene l’accordo per “abbandonare i combustibili fossili” sia stato raggiunto, la sua attuazione rimane incerta e soggetta a continui ritardi. La scienza, però, è chiara: non possiamo più permetterci di procrastinare azioni concrete.

Il 2024 si configura come un anno cruciale. A livello globale, si aprirà il dibattito sui prossimi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. L’abbandono rapido dei combustibili fossili e l’investimento nelle energie rinnovabili, nel risparmio energetico e nell’efficienza diventano urgenti e imprescindibili.

Il clima e il Pianeta stanno subendo rapidi cambiamenti, con rischi per la natura e le persone che aumentano in maniera esponenziale. L’Ora della Terra 2024 rappresenta un momento di riflessione e di impegno collettivo per agire concretamente e contrastare la crisi climatica.

Solo sei anni ci separano dal raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di COP28

Entro il 2030, le emissioni di gas serra dovranno essere ridotte del 43% rispetto al 2019, con un ulteriore taglio del 60% entro il 2035. L’obiettivo è chiaro: limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius, scongiurando scenari catastrofici per il Pianeta e la vita sulla Terra.

I prossimi anni saranno cruciali. Dobbiamo agire con urgenza e determinazione per invertire la rotta del cambiamento climatico. Il decennio in corso rappresenta una sfida epocale, un’opportunità per costruire un futuro più sostenibile per tutti.

Non possiamo fallire. Il destino del Pianeta, la salute dell’ecosistema e il benessere delle persone dipendono dalle nostre azioni. È il momento di unire le forze, di mettere in campo soluzioni innovative e di adottare stili di vita più consapevoli.

L’Italia si unisce per Earth Hour

In Italia, il fulcro dell’evento è fissato a Roma, di fronte al Colosseo, dove dalle 20 in avanti sarà presente un team rappresentante dell’organizzazione ambientalista.

Il WWF Italia ha attivato la sua vasta rete di volontari e Oasi sul territorio, promuovendo l’adesione dei comuni all’Earth Hour mediante lo spegnimento delle luci nelle aree di competenza municipale. A Roma, saranno oscurate le luci del Colosseo, di Piazza San Pietro e degli edifici istituzionali tra cui il Palazzo del Quirinale, Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio e Palazzo Chigi. A Venezia, sarà interrotta l’illuminazione di Piazza San Marco, mentre a Ledro si spegneranno le luci del Museo delle Palafitte. A Torino, la Mole Antonelliana e i ponti monumentali sul fiume Po resteranno al buio, mentre a Padova toccherà al portico di Palazzo Moroni, a Piazza dei Signori, a Piazza dei Frutti, a Piazza delle Erbe, oltre alle luci esterne di Palazzo Capitanio e di via 8 Febbraio. A Firenze, saranno coinvolte le luci di Ponte Vecchio, della Torre di Arnolfo, di Piazzale Michelangelo, della Basilica di Santa Croce, dell’Abbazia di San Miniato e del Duomo. A Trento, infine, saranno oscurati gli spazi espositivi del Museo. Questi sono solo alcuni esempi delle 80 realtà che hanno aderito all’iniziativa.

Un fronte comune per la difesa del Pianeta

L’importanza di Earth Hour 2024 è stata riconosciuta non solo a livello globale, ma anche dalle più alte istituzioni italiane. L’iniziativa ha infatti ricevuto:

  • La Medaglia del Presidente della Repubblica
  • I Patrocini del Senato della Repubblica
  • I Patrocini della Camera dei Deputati
  • Il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri
  • Il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
  • Il Patrocinio dell’ANCI

Un riconoscimento autorevole che sottolinea l’importanza della lotta al cambiamento climatico e la necessità di un impegno comune per la salvaguardia del Pianeta.

Istituzioni e cittadini uniti per un futuro sostenibile

Il sostegno di queste istituzioni rafforza il valore di Earth Hour come simbolo di unione e impegno condiviso. Spegnendo le luci per un’ora, non solo contribuiamo a ridurre l’impatto ambientale, ma inviamo anche un messaggio forte di consapevolezza e responsabilità.