Per la prima volta al mondo è stato brevettato il riciclo di batterie ad alta tensione. Bmw, in collaborazione con Sk, è riuscita a creare nuove batterie attraverso il suo sistema di riciclo a circuito chiuso, migliorando la sostenibilità sia della sua catena di produzione sia dell’approvvigionamento e della fornitura. Un risultato importantissimo per il settore auto, che apre scenari molto promettenti per un segmento in crisi profonda, in cui l’elettrico non sta dando al momento i risultati sperati.
Indice
L’innovativo sistema di riciclo a circuito chiuso
Il fatto che i colossi auto stiano finalmente iniziando a ragionare sull’uso efficiente e circolare delle risorse, e non solo sulla produzione dei veicoli del futuro, è un indubbio passo avanti.
Dopo aver lanciato con successo il suo sistema di riciclo a circuito chiuso per il riutilizzo delle materie prime delle batterie ad alto voltaggio grazie alla Bmw Brilliance Automotive Joint Venture (BBA) in Cina nel 2022, lo scorso anno Bmw ha lavorato concentrandosi non solo sullo smaltimento di batterie, ma anche sulla loro creazione: è riuscita così a tracciare una linea di spartiacque che si potrebbe quasi definire storica, ponendo le prime solide basi per un’economia circolare delle batterie ad alta tensione.
Come funziona questa rivoluzionaria tecnologia
Il 1° novembre 2024 Bmw ha lanciato una partnership paneuropea con Sk, fornitore leader di soluzioni innovative per il ciclo di vita della tecnologia. Lo speciale processo di riciclaggio che sono riusciti a inventarsi è in grado di recuperare cobalto, nichel e litio dalle batterie usate prima di reimmetterle nella catena del valore per creare nuove batterie.
D’ora in poi, tutte le vecchie batterie ad alta tensione provenienti dallo sviluppo, dalla produzione e dai mercati di Bmw Group in Europa che non sono più idonee all’uso verranno consegnate a Sk, che le convertirà in metalli di alta qualità che a loro volta verranno reintrodotti nel processo e utilizzati per la produzione di nuove batterie.
In questo processo, le batterie vengono triturate meccanicamente e i metalli in esse presenti vengono concentrati per rilasciare un materiale chiamato massa nera. I materiali preziosi, e cioè cobalto, nichel e litio, vengono poi recuperati in un processo chimico altamente efficace chiamato idrometallurgia. Queste materie prime secondarie verranno utilizzate, tra l’altro, per la nuova catena cinematica chiamata Gen6.
Gli scenari futuri con il riciclo delle batterie
Da sottolineare che oggi l’Europa sta compiendo progressi significativi proprio per quanto riguarda alcune materie prime critiche fondamentali per l’assemblaggio di batterie, e in particolare cobalto, nickel, litio e manganese. In particolare, entro il 2030 l’Europa potrebbe arrivare a coprire il 60% della domanda mondiale di litio, e anche l’Italia gioca una partita da non sottovalutare.
Se è vero, come dimostrano alcuni studi, che le batterie delle auto elettriche possono durare fino a vent’anni, è anche vero dall’altra parte che la promozione dell’economia circolare è un tema strategico per Bmw. “Lo sviluppo di prodotti riciclabili, l’aumento di materiali secondari nei componenti e la chiusura dei cicli svolgono un ruolo altrettanto importante”, ha dichiarato Nadine Philipp, Vicepresidente Sostenibilità Rete di fornitori. “E attraverso l’economia circolare stiamo anche aumentando la nostra resilienza nelle catene di approvvigionamento”.
Il processo di riciclaggio delle batterie Sk ha ricevuto numerosi premi per la sostenibilità e l’innovazione in tutto il mondo, dal Business Intelligence Group’s Sustainability Service of the Year allo UN Global Compact’s Apex Award. Prossimo obiettivo è portare questa tecnologia negli Stati Uniti, in Messico e in Canada già nel 2026.