Le auto elettriche si ricaricano dai lampioni, il progetto pilota a Brescia

Inaugurato a Brescia il progetto di A2A “City Plug Lamp” che permette di ricaricare le auto elettriche dai lampioni in strada. Installati i primi 8 pali della luce con 16 prese

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Pubblicato: 22 Febbraio 2025 16:02

Dimenticatevi i vecchi lampioni, perché ora anche loro diventano super smart. A Brescia è appena stato inaugurato il progetto City Plug Lamp, che permette ai pali della luce sparsi per la città non solo di illuminare strade e piazze, ma anche di ricaricare le auto elettriche, come già accade in altre città del mondo, come Londra e Amsterdam.

L’infrastruttura urbana viene reinventata, insomma, grazie a un progetto pilota targato A2A. Il piano ha una durata iniziale di 5 anni, con possibilità di rinnovo se i risultati saranno quelli attesi, o anche migliori.

Come funzionano i pali della luce che fungono da ricarica per le e-car

Il progetto si inserisce nel percorso di riqualificazione dell’illuminazione pubblica avviato nel Comune di Brescia nel 2016, con la sostituzione di circa 43mila lampioni con luci a led, che ha già portato alla riduzione dei consumi energetici di oltre il 40% e al taglio di 2.700 tonnellate di emissioni di Co2 ogni anno.

A2A ha installato per la prima volta in Italia, a Brescia appunto, 8 pali City Plug Lamp, capaci di unire illuminazione pubblica ad alta efficienza, con 14 centri luminosi a led, e ricarica a bassa potenza per auto elettriche con 16 prese City Plug. Queste soluzioni di ricarica sono alimentate al 100% da energia rinnovabile.

È una soluzione di smart mobility che trasforma un semplice lampione in un micro hub multifunzionale: oltre a garantire l’illuminazione stradale, infatti, il palo della luce diventa il punto in cui agganciare sistemi per la ricarica di veicoli elettrici, sensori ambientali, telecamere di videosorveglianza, reti 5G e molto altro.

L’obiettivo è massimizzare l’uso di infrastrutture già esistenti senza andare ad occupare altro suolo pubblico, contribuendo alla transizione verso città più sostenibili e tecnologicamente avanzate. Come ha spiegato l’Ad di A2A Renato Mazzoncini, “questo progetto rappresenta una sintesi perfetta tra tecnologia, efficienza energetica e servizi per la mobilità elettrica, elementi fondamentali per accelerare la decarbonizzazione delle nostre città”.

Brescia città all’avanguardia per la mobilità smart e sostenibile

Brescia apre quindi la strada a un modello replicabile su scala nazionale per rendere le città in cui viviamo sempre più smart, sostenibili e a misura di cittadino. E i vantaggi si vedono già: oltre all’impatto positivo sulla e-mobility e sul miglioramento della fruizione e della vivibilità degli spazi pubblici, la realizzazione dei nuovi lampioni integrati ha consentito di aumentare i punti luce del parcheggio, migliorando la percezione di sicurezza della zona, oltre che di ampliare l’offerta di ricarica per le e-car.

Ricordiamo che proprio a Brescia, nel 2023, è stato avviato il progetto delle prime colonnine City Plug, dal design innovativo firmato da Giugiaro, progettate per la città e pensate per una ricarica in strada a bassa potenza fino a 7kW, senza limiti di tempo. Questa soluzione non richiede stalli riservati: i posti auto rimangono utilizzabili anche da veicoli non elettrici.

Se pensiamo che in Italia circa il 75% delle auto percorre meno di 60 km al giorno – un’autonomia che può essere raggiunta in circa 3 ore con una potenza di 3,7 kW o in un’ora e mezza a 7,4 kW – si tratta di un tempo assolutamente compatibile con le soste medie in contesti urbani.