Un futuro di auto elettriche è già il presente, in Norvegia

L'80% delle nuove auto immatricolate in Norvegia sono alimentate a batteria

Foto di Alessandro Mariani

Alessandro Mariani

Giornalista green

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

In Norvegia il futuro delle auto elettriche è già arrivato. Circa l’80% delle nuove auto vendute in Norvegia sono alimentate a batteria, il che significa che l’aria è più pulita e che le strade sono più silenziose. Tuttavia, esistono ancora problemi, come quelli legati all’affidabilità delle colonnine di ricarica.

Auto elettriche al top in Norvegia

La Norvegia si trova al vertice della transizione verso la mobilità a emissioni zero, con circa l’80% delle nuove auto vendute lo scorso anno che sono a propulsione elettrica. Il Paese è diventato un osservatorio per comprendere quali potrebbero essere gli effetti della rivoluzione delle auto elettriche sull’ambiente, sui lavoratori e sugli stili di vita in generale. La Norvegia ha obiettivi ambiziosi in questo ambito: intende porre fine alla vendita di auto a combustione interna entro il 2025.

Il Paese scandinavo dimostra che le auto elettriche portano benefici senza le conseguenze disastrose previste da alcuni critici. Naturalmente, ci sono ancora problemi, tra cui le colonnine di ricarica poco affidabili e le lunghe attese in periodi di alta domanda. Rivenditori e commercianti di auto hanno dovuto adattarsi a questa nuova realtà, che ha rimescolato l’intera industria automobilistica.

Leggi anche: Incentivi auto per la super elettrica: come calano i prezzi

Auto elettriche e mobilità sostenibile in Norvegia

In Norvegia è già possibile trovare stazioni di rifornimento di nuova generazione, in cui le auto elettriche dominano il mercato. Queste hanno molte più colonnine di ricarica che pompe di benzina. Durante i fine settimana estivi, quando gli abitanti di Oslo fuggono in campagna, la fila per la ricarica talvolta si allunga fino alla rampa di uscita.

La Norvegia sta dimostrando che è possibile raggiungere una mobilità a emissioni zero senza rinunciare alla comodità e all’affidabilità delle automobili. Tuttavia, il Paese è ancora alle prese con alcuni ostacoli, come il costo delle auto elettriche e l’adeguamento dell’infrastruttura di ricarica per rendere il viaggio ancora più facile e conveniente. Nonostante ciò, la Norvegia sta dimostrando che il futuro delle auto elettriche è già qui, e che il resto del mondo dovrebbe seguire il suo esempio per garantire un futuro sostenibile.

La transizione alle auto elettriche è più semplice di quanto sembri

Contrariamente a ciò che molti credono, la transizione alle auto elettriche non richiede alcun sacrificio drastico. L’Associazione Norvegese per i Veicoli Elettrici, che rappresenta i proprietari di questi mezzi, afferma che l’abbandono delle auto tradizionali per i veicoli elettrici è in realtà un passo che la gente adotta con entusiasmo. Il Paese ha iniziato a promuovere l’uso di veicoli elettrici già negli anni ’90 per sostenere l’industria automobilistica elettrica. I veicoli alimentati a batteria erano esenti da imposte sul valore aggiunto, sull’importazione e dai pedaggi autostradali.

Il governo norvegese ha anche finanziato la costruzione di stazioni di ricarica rapida, fondamentali in un Paese molto grande e con soli 5,5 milioni di abitanti. La combinazione di incentivi e di un sistema di ricarica diffuso ha eliminato tutti i fattori di attrito. Gli sforzi della Norvegia hanno portato il Paese più di dieci anni avanti rispetto a molti altri Stati, come gli agli Usa. L’amministrazione Biden, ad esempio, punta a far sì che il 50% delle nuove auto vendute sia elettrico entro il 2030, una obiettivo raggiunto dalla già Norvegia nel 2019.

Leggi anche: Quanto costa ricaricare le auto elettriche

L’esempio di Oslo nella mobilità elettrica

La città di Oslo ha adottato una politica eco-friendly che ha portato a un’aria più pulita e meno inquinata. Grazie al progressivo abbandono di auto a benzina e diesel, le emissioni di gas serra sono diminuite del 30% dal 2009 senza tuttavia causare disoccupazione tra i dipendenti delle stazioni di servizio o il collasso della rete elettrica. I livelli di ossidi di azoto a Oslo, inquinanti atmosferici che provocano lo smog e l’asma, sono diminuiti in modo significativo. Tuttavia, Oslo deve ancora fare i conti con livelli di micro-particolato che hanno superato i limiti di legge, causati in parte dall’abrasione delle gomme sulle strade.

Gli abitanti della città lamentano anche la difficoltà a trovare posti auto dotati di prese di ricarica. Il comune ha dichiarato che la città desidera installare più colonnine di ricarica pubbliche, ma vuole anche ridurre il numero di auto del 30% per rendere le strade più sicure e per favorire la mobilità ciclabile e pedonale. I veicoli elettrici fanno parte di un piano più ampio di Oslo per ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica a quasi zero entro il 2030.

Il mercato delle auto elettriche in Europa

Nonostante la difficile situazione complessiva, l’Europa occidentale ha registrato un aumento del 31,6% nelle vendite di auto elettriche, nel 2022, nonostante un calo del 13,7% nel mercato delle autovetture in generale. La crescita delle auto elettriche è stata particolarmente incisiva, con incrementi registrati in tutti i trenta mercati dell’area, ad eccezione di Austria (-5,5%) e, sfortunatamente, Italia. Quest’ultima ha subito una contrazione del 22,7% nel mercato dell’auto nel primo semestre dell’anno, superiore al calo dell’intera UE occidentale. Tuttavia, il mercato delle elettriche pure ha subito una contrazione meno marcata, del solo 17,6%.

Il risultato positivo delle auto elettriche in Italia rispetto al mercato generale è da considerarsi un dato importante, soprattutto considerando i ritardi nell’adozione di incentivi per l’acquisto di auto elettriche nel Paese. Il provvedimento in questione è stato adottato solo il 6 aprile, ed è entrato in vigore con lentezza, senza dare i risultati sperati, in particolare a causa della mancanza di una sufficiente rete di alimentazione delle auto elettriche, con un numero insufficiente di colonnine di ricarica.

Leggi anche: Le auto elettriche più vendute in Italia