Il governo sta ragionando su una generale revisione delle agevolazioni fiscali concesse, in relazione alle opere edilizie. Ciò in vista della Manovra 2025. Come già spiegato, si dirà addio una volta per tutte alla strategia definita dei “bonus a pioggia”.
Spazio a un approccio integrato, come evidenziato dal Pniec, con una riforma delle detrazioni fiscali che andrà a superare l’attuale frammentazione. Da tenere in considerazione, eccome, la direttiva europea sulle Case Green, con taglio entro il 2030 del 16% dei consumi degli edifici residenziali. Ecco cosa cambierà per i soggetti in maggiori difficoltà economiche.
Case Green, sconti maggiori
Ci sarà un aumento delle detrazioni fiscali per le famiglie meno abbienti, al fine di procedere a degli interventi strutturali che possano contribuire al rispetto delle direttive europee. Questo il piano del governo di Giorgia Meloni. Agevolazioni per chi è in maggiori difficoltà economiche, al fine di poter montare un cappotto energetico sulle facciate, così come installare dei pannelli fotovoltaici.
Niente più bonus a pioggia, bensì interventi più mirati. Una necessità assoluta, considerando anche l’eredità gravosa del Superbonus sui conti dello Stato. L’esecutivo si prepara a rimodulare in manovra tutte le varie detrazioni per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico. Occorre accelerare per trasformare i nostri centri urbani, calcolando con precisione le emissioni delle abitazioni che, stando a quanto si legge nel Piano nazionale integrato energia e clima, generano il 44% dei consumi finali e il 26% degli inquinanti.
Quali saranno, dunque, gli sgravi approvati? I tecnici del ministero dell’Economia e dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sono al lavoro da mesi. Al netto del fatto che l’Italia sia in contrasto con i tagli alle emissioni previsti dall’Ue, per percentuale e tempi, questi corrispondono a un -16% entro il 2030 e –22% entro il 2035.
Manovra 2025, nuovi incentivi
Non è da escludere che si possa intervenire con delle rivisitazioni al piano Ue sulle Case Green ma, intanto, il governo sta pensando a una programmazione degli incentivi edilizi su base triennale. Stando al Pniec, si riuscirà a ottimizzare le tempistiche, così come i costi di riqualificazione. Si favoriranno, si ritiene, i processi di riqualificazione profonda, al fine di una vera opera di sostenibilità.
Giorgia Meloni e il suo esecutivo sarebbero pronti a confermare i circa 2 miliardi di euro annui per le detrazioni in tale ambito. È la cifra stimata dall’Ufficio parlamentare di bilancio per le l’efficientamento energetico.
Uno degli sgravi che potrebbe subire modifiche notevoli nella Manovra 2025 è quello sugli infissi. Il credito d’imposta, ad oggi, varia tra il 50 e il 65% per le famiglie. Ciò cambia a seconda dello sfruttamento dell’Ecobonus o del bonus mobili. In futuro, però, l’agevolazione sembra proprio possa divenire unica.
Stando alle indiscrezioni attuali, si starebbero valutando incentivi potenziali pari al 65% unicamente per interventi atti a garantire l’aumento della classe energetica dell’edificio:
- cappotti sulle facciate;
- pompe di calore connesse a sistemi di riscaldamento a pavimento;
- ventilazione meccanica controllata;
- fotovoltaico
Per il momento, infine, non è dato conoscere i dettagli relativi all’individuazione dei soggetti meno abbienti. È noto come Meloni intenda attuare sovvenzioni mirate ma, ad oggi, su aliquote e importi massimi non si hanno informazioni. Occorrerà attendere la disponibilità del Mef e la rilevazione del Mase sul numero complessivo di strutture abitative che necessitano di riqualificazioni green.