OPEC è l’acronomino di Organization of the petroleum exporting countries, ovvero un’organizzazione internazionale composta da 13 paesi produttori di petrolio che si sono uniti per coordinare le politiche di produzione e stabilizzare i prezzi del petrolio sul mercato globale.
OPEC, storia e formazione
Fondata nel 1960 a Baghdad dei principali produttori di petrolio del mondo, Iraq, Iran, Kuwait, Arabia Saudita e Venezuela, l’OPEC ha spesso cambiato il numero dei Paesi che lo compongono, con molti di loro che hanno aderito all’organizzazione per poi abbandonarla. Oggi, 2023, ne fanno parte:
- l’Algeria;
- l’Angola;
- l’Arabia Saudita;
- la Guinea Equatoriale;
- gli Emirati Arabi Uniti;
- il Gabon;
- l’Iran;
- l’Iraq;
- il Kuwait;
- la Libia;
- la Nigeria;
- la Repubblica del Congo;
- il Venezuela.
L’ultimo abbandono importante è stato quello del 2018 da parte del Qatar. Attualmente gli Stati OPEC hanno il controllo del 79% delle riserve mondiali di petrolio e del 35% del gas naturale.
L’operato dell’OPEC
L’OPEC ha come obiettivo principale la protezione degli interessi economici dei suoi membri, attraverso la regolamentazione della produzione e delle quote di esportazione di petrolio. L’organizzazione svolge un ruolo significativo nel determinare l’offerta globale di petrolio e influenzare i prezzi attraverso decisioni strategiche, come l’aumento o la riduzione della produzione. Le decisioni dell’OPEC possono dunque avere un impatto significativo sui mercati petroliferi internazionali e sull’economia globale nel suo complesso. L’organizzazione è guidata da un segretario generale che prende decisioni attraverso incontri regolari dei ministri del petrolio dei Paesi membri.