Tassa di concessione governativa, scadenza il 17 marzo: chi deve pagarla e come

Entro il 17 marzo bisogna versare la tassa di concessione governativa per la vidimazione dei libri sociali. Vediamo a quanto ammonta e chi è tenuto a farlo secondo la legge

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 8 Marzo 2025 13:57

Entro il 17 marzo 2025 – la scadenza sarebbe stata il 16, ma cade di domenica – le società di capitali devono versare la tassa di concessione governativa. Questo obolo deve essere versato ogni anno anche dalle aziende che sono in liquidazione. I seguenti soggetti sono tenuti a effettuare il versamento:

  • le società a responsabilità limitata, anche quelle semplificate;
  • le società per azioni;
  • le società in accomandita per azioni.

La tassa di concessione governativa deve essere versata per la numerazione e per la bollatura dei libri e registri sociali previsti dall’articolo 23, nota 3, Tariffa Dpr n. 641/72.

L’importo da versare è fisso, indipendentemente dal numero dei libri o dei registri sociali. La tassa viene parametrata al capitale sociale o al fondo di dotazione della società aggiornato al 1° gennaio dell’anno di riferimento. Il versamento deve essere effettuato utilizzando un modello F24.

Tassa di concessione governativa, chi deve effettuare il versamento

La tassa di concessione governativa per la vidimazione dei libri sociali deve essere versata dai seguenti soggetti:

  • la società di capitali, tra le quali rientrano Spa, Srl e Sapa;
  • le società in liquidazione ordinaria e quelle che sono state sottoposte a delle procedure concorsuali, escluse quelle fallite, purché sussista l’obbligo alla tenuta dei libri libri numero così come prevede la legge;
  • gli enti commerciali previsti dall’articolo 73 del Dpr n. 917/1986, ossia il Tuir.

Chi è esonerato dal versamento

A essere esonerati dal versamento della tassa di concessione governativa sono invece le seguenti società:

  • i consorzi che non hanno assunto la forma di società consortile;
  • le società di capitali che siano state dichiarate fallite;
  • le società cooperative di mutua assicurazione;
  • le società di mutua assicurazione;
  • le società sportive dilettantistiche, anche quando siano delle società di capitali, purché non abbiano degli scopi di lucro e siano affiliate a una Federazione Sportiva Nazionale, a un ente di formazione sportiva o a una disciplina sportiva associata.

I libri sociale per i quali è obbligatoria la vidimazione

Attraverso la tassa di concessione governativa devono essere vidimati una serie di documenti, che variano a seconda del tipo di società che effettua l’operazione. Ai sensi dell’ex articolo 2421 del Codice civile, le società per azioni devono gestire i seguenti libri sociali:

  • il libro dei soci;
  • il libro delle obbligazioni;
  • il libro delle adunanze di tutti gli organi della società;
  • il libro degli strumenti finanziari.

Per quanto riguarda le società a responsabilità limitata, è prevista la gestione dei seguenti libri:

  • il libro dei soci;
  • il libro delle decisioni dei soci, quello degli amministratori e quello delle decisioni del collegio sindacale o del revisore nominati ai sensi dell’art. 2477.

Ricordiamo che per ogni singolo libro giornale per il libro degli inventari continua a esserci l’obbligo di numerazione progressiva per anno. Deve essere, inoltre, assolta l’imposta di bollo.

Discorso diverso, invece, per i libri e i registri che sono previsti esclusivamente dalla normativa fiscale, la numerazione progressiva risulta essere l’unico obbligo a cui le aziende sono tenute.

A quanto ammonta la tassa di concessione governativa

L’importo che deve essere versato a titolo di tassa di concessione governativa è determinato in forma forfettaria. Le aziende lo devono versare un importo fisso indipendentemente dal numero dei libri o dei registri – e delle relative pagine che sono state utilizzate nel corso dell’anno.

La tassa di concessione governativa deve essere versata in relazione a tutte le formalità di numerazione e bollatura che sono state effettuate nel corso dell’anno di riferimento.

L’importo versato risulta essere deducibile ai fini Irap ed Ires. La tassa è proporzionata al capitale sociale o al fondo di dotazione della società così come risulta al 1° gennaio dell’anno nel quale deve essere effettuato il versamento.

Ma quali sono i parametri da prendere in considerazione per effettuare i versamenti? Volendo sintetizzare al massimo, per determinare l’importo viene calcolato sui seguenti valori aggiornati al 1° gennaio 2024:

  • nel caso in cui il capitale o il fondo di dotazione sia inferiore a 516.456,90 euro, l’imposta da versare è pari a 309,87 euro;
  • nel caso in cui il capitale o il fondo di dotazione sia superiore a 516.456,90 euro, l’imposta da versare è pari a 516,46 euro.

Gli obblighi relativi ai libri sociali

Prima che vengano utilizzati, i libri sociali obbligatori devono essere numerati progressivamente su ogni pagina. Ma non solo: devono essere bollati su ogni foglio. Da un punto di vista strettamente fiscale questi libri, nel caso in cui siano tenuti analogicamente, sono soggetti ai seguenti doveri:

  • per ogni 100 pagine o frazione di esse deve essere inserita un’imposta di bollo da 16 euro;
  • per ogni 500 pagine o frazioni di esse deve essere versata la tassa di concessione governativa pari a 67 euro.

Nel caso in cui i libri sociali siano tenuti digitalmente, la tassa di concessione governativa e l’imposta di bollo dovranno essere parametrate a una pagina virtuale di 25 righe.

Con la risposta all’interpello n. 42/E/25, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che è necessario effettuare il calcolo prendendo come parametro una misura convenzionale pari a 25 righe nel momento in cui si visualizzano i libri in Pdf: 2.500 registrazioni sono pari, in via analogica a 100 pagine. Seguendo lo stesso ragionamento, per la tassa di vidimazione dei libri, la stessa deve essere versata per ogni 500 pagine, che corrispondono a 12.500 ricche o frazioni.

Come deve essere effettuato il versamento

Sono diverse le modalità attraverso le quali deve essere versata la tassa di vidimazione dei libri sociali.

Nel caso in cui la società sia nel primo anno di attività, deve provvedere a corrispondere la tassa prima della presentazione della Dichiarazione di inizio attività (che deve essere effettuata utilizzando il Modello AA7/9). In questo caso deve essere utilizzato un bollettino postale ed il versamento effettuato sul c/c n. 6007 intestato all’Ufficio delle entrate Centro Operativo di Pescara.

Negli anni successivi, invece, il versamento deve essere effettuato utilizzando un Modello F24, utilizzando il Codice tributo 7085 – Tassa annuale vidimazione libri sociali.