Bonus tende da sole 2024, sconti fino al 50%: quali documenti da conservare per richiederlo

L'incentivo prevede sconti pari al 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 60mila euro

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il bonus per le tende da sole è un’agevolazione rivolta sia a privati che ad aziende. Rinnovato per l’anno in corso, questo incentivo sarà disponibile fino al 31 dicembre, a meno che non venga ulteriormente prorogato. Questo bonus rientra tra gli interventi agevolati dall’Ecobonus, permettendo di indicare la detrazione nella dichiarazione dei redditi, sia nel Modello 730 che nel Modello Redditi.

Chi può richiederlo e gli edifici applicabili

Il bonus tende da sole consiste in una detrazione Irpef o Ires (a seconda del profilo del richiedente) pari al 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 60mila euro (per un esborso complessivo di 120mila euro), per l’acquisto e l’installazione di questi dispositivi. Questa misura è progettata per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre il surriscaldamento degli ambienti interni. Tra i dispositivi inclusi nel bonus vi sono tende da sole a telo avvolgibile, tende a rullo, a lamelle orientabili (le cosiddette veneziane) e infine le tende frangisole a copertura di pergole agganciate all’abitazione.

I soggetti che possono accedere alle detrazioni sono:

  • Proprietari e nudi proprietari
  • Titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie
  • Locatari o comodatari (con il consenso del legittimo possessore)
  • Soci di cooperative, sia divise che indivise
  • Imprenditori individuali e soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti equiparati, imprese familiari) per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali

Il bonus è applicabile solo agli edifici già esistenti, regolarmente accatastati alla data di inizio dei lavori e in regola con il pagamento di eventuali tributi. L’agevolazione riguarda immobili residenziali e non residenziali, inclusi abitazioni private, condomini e strutture ricettive.

Per quanto riguarda le caratteristiche delle schermature, le tende da sole devono essere installate con un orientamento che massimizza l’efficacia della schermatura solare, tipicamente a sud, est, ovest, sud-est o sud-ovest. Non sono ammessi incentivi per tende orientate a nord, nord-est e nord-ovest. Le schermature devono contribuire al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio.

Il bonus è previsto anche per le diverse soluzioni che si possono installare per riparare i terrazzi dal sole e, in questo caso, creare un spazio vivibile in più. Tra le strutture ammesse alla detrazione rientrano anche le pergole, purché siano agganciate alla facciata. È importante che la finalità di base di riparare le vetrate dal sole sia sempre garantita e che la copertura sia regolabile.

Inoltre, è possibile installare chiusure oscuranti, a condizione che rispettino i valori di trasmittanza termica richiesti dall’Enea. Le chiusure oscuranti comprendono scuri e persiane, oltre a veneziane e tapparelle. Possono beneficiare dell’agevolazione fiscale anche le zanzariere, purché soddisfino i requisiti richiesti. Queste devono essere in grado di proteggere la casa dal sole e di evitare gli sbalzi di temperatura.

Come richiedere il Bonus Tende da Sole

È importante conservare la documentazione necessaria per poter accedere a questa agevolazione. Per essere sicuri di rientrare nel bonus si devono effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale parlante, indicando la causale del versamento, i codici fiscali del beneficiario della detrazione e del fornitore. Dopo il completamento dei lavori, inviare una scheda descrittiva degli interventi all’Enea entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori o dal collaudo delle opere.

Per ottenere l’agevolazione, si può scegliere tra tre opzioni:

  • Detrazione Irpef in 10 anni a rate: tramite dichiarazione dei redditi.
  • Sconto diretto in fattura: disponibile solo per interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023, come previsto dal Decreto blocca cessioni convertito in legge.
  • Cessione del credito d’imposta a un soggetto terzo: possibile solo per interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023, come previsto dal Decreto blocca cessioni convertito in legge.